* La proposta *

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Nys'Alysar

Aveva fatto sesso tre volte di seguito con un fiorista alto due metri, con degli insoliti capelli bianchi e una cicatrice da bruciatura sulla guancia sinistra.Si trovavano ora seduti sopra una cerata e i loro stessi vestiti proprio vicino al termoconvettore, in realtà Falkan lo stava tenendo tra le braccia, mentre giocherellava con una ciocca dei suoi capelli.Erano in silenzio già da un po', ma non serviva parlare, non era quel genere di situazione imbarazzante in cui non si sa cosa dire, piuttosto un comune godere della reciproca presenza. E quello, in effetti, era abbastanza insolito, almeno per Nys.

Alzò una mano e afferrò quella di Falkan, l'uomo alle sue spalle lasciò andare i capelli per intrecciare le dita alle sue, Nys le guardò per qualche istante, un gesto intimo, quasi più che fare sesso, non era più successo che si sentisse così, non da quando Keltas era partito. Stava bene, a suo completo agio, con un tizio che aveva conosciuto appena qualche giorno prima. Si chiese se era solo perché avevano fatto dell'ottimo sesso, non che si lamentasse di quello ma, insomma, era una sensazione insolita e, per certi versi, rassicurante. Inspirò a fondo, poi si stiracchiò e si tirò un po' avanti, per avere modo di guardare il viso dell'altro, gli scappò un sorriso, di sicuro quello"sconosciuto" era uno schianto!

Il fiorista ricambiò l'occhiata sollevando un sopracciglio. «Perché mi guardi così?»

«Hai impegni per la vigilia?»

«Beh, in realtà...»

«Vieni con me, alla terrificante cena della mia totalmente fastidiosa famiglia, porteremo la tua ghirlanda e faremo prendere un colpo a mia madre.»

«Cosa? Detta così mi sembra una pessima proposta!»

Nys si mise in ginocchio di fronte a lui, gli prese il viso tra le mani e lo baciò. Un lungo bacio colmo di passione a cui Falkan non si sottrasse. «È una pessima proposta,» affermò, le labbra che sfioravano ancora quelle dell'altro. «Ma sarà divertente, solo la cena, poi ce ne potremo andare e, se hai altri impegni con i parenti o gli amici, potrai raggiungerli presto. Andiamo!»

«È divertente rovinare le feste alla tua famiglia?»

«Mio fratello sarà contento che non l'ho lasciato solo con quella pazza di mia madre e mia sorella scoppierà d'invidia. Voglio...» indugiò, strofinò il naso contro quello dell'altro. «Voglio solo presentargli il mio nuovo ragazzo, anche se solo per una sera.»

Falkan gli fece passare le braccia attorno alla vita e lo invitò a sedere sulle sue gambe.«Solo per una sera stare con loro, o solo per una sera essere il tuo ragazzo?»

«Questo dovrai deciderlo tu.» Gli poggiò l'indice sulle labbra. «Ma non farlo adesso,pensaci, come per il tatuaggio, perché poi non potrai tornare indietro tanto facilmente.»

Falkan gli baciò quel dito e non disse altro.

Si presero un caffè caldo e una fetta di torta al cioccolato, appena la caffetteria più vicina aprì. Non parlarono molto, ma i loro occhi rimasero a lungo gli uni sugli altri e furono molte le cose che si dissero nel silenzio.

Si salutarono che la città si stava risvegliando, Nys tornò a casa, si fece la doccia e si mise a letto.

Aveva avuto parecchi altri partner, dopo che Keltas era andato via, da ormai sei anni, ma era la prima volta che desiderava rivederne uno. Si portò un braccio sopra gli occhi e rise. Un fiorista alto due metri, oh, sua madre ne sarebbe stata sconvolta!

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