Capitolo ventiquattresimo.

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Ignazio rilesse più volte il messaggio appena ricevuto da Piero e decise di prendere da parte per un secondo Adele. La fissava con gli occhi lucidi e uno sguardo perso, non sapeva bene come iniziare il discorso. Decise di volgere il telefono ad Adele, in modo che potesse leggere il messaggio a sua volta. Ecco sì, quello era il modo più semplice. Zero parole, centinaia di espressioni, mille domande dentro se stessi. Gianluca fissava Adele e Ignazio da lontano mentre teneva stretta al suo fianco Veronica. Uscirono dalla boutique e si rifugiarono in uno di quei locali in centro a Milano riservati quasi esclusivamente ai vips. Se lo potevano permettere loro, anche se le ragazze si sentivano parecchio in imbarazzo. Scelsero un tavolo alquanto appartato nella zona privè, così da non essere scovati da fotografi e paparazzi. Giada iniziava a preoccuparsi, notava strani sguardi tra i ragazzi e le sue amiche. O qualcosa non andava, o stavano escogitando qualcosa contro di lei. Ecco, probabilmente non era proprio giusta la seconda opzione. Erano tutti muti, assenti e Giada non riuscì più a trattenersi.

"Che c'avete tutti? State progettando il mio omicidio? Voi così ostentatori, ora così silenziosi. Ve lo devo dì, me state a preoccupà belli." si liberò Giada con uno sguardo interrogativo in volto.

E come darle torto dopotutto. Quei quattro non spiccavano parola da quasi mezz'ora. E lei fra loro si sentiva come un pesce fuor d'acqua.

"E di Piero? Che mi dite? Come mai non è qui?" Iniziarono a scendere innumerevoli lacrime sul viso di Giada. Non c'era via di scampo per nessuno ora. Le vie d'uscita erano racchiuse dentro tutte quelle parole non dette durante un'intera giornata.

Il silenzio è la risposta peggiore che si possa sentire.

Giada uscì piangendo da quel posto che sentiva fin troppo distante da lei. Ma che giornata era mai stata quella? Era tutta un'illusione? Le sue migliori amiche, Ignazio Boschetto e Gianluca Ginoble? Che ci facevano li con lei? O meglio che ci faceva lei con loro? Le loro vite si erano separate, distinte fin dal giorno in cui lei fu ammessa in un'università tanto prestigiosa. E loro invece? Finalmente eccole lì, attratte dal successo di quei due ragazzi. O era davvero amore?

La confusione totale regnava tra i pensieri di Giada. La confusione totale regiava nei pensieri di Piero.

Ignazio e Gianluca decisero di fare una telefonata veloce a Piero, senza troppi dettagli riguardanti la situazione, senza lasciargli troppe spiegazioni. Si insomma, dirgli tutto e niente. O forse è meglio definirla semplicemente "una mezza verità".

La chiamata spettò di conseguenza a Gianluca, che tra i due era rimasto in contatto più spesso con Piero. O meglio, dal giorno di Natale, era l'unico tra i due che l'avesse sentito realmente.

"Frà come stai?" "Sì qui tutto bene.. Volevo dirti che.. Si insomma, io e Ignà siamo a Milano" "Sì, siamo stati invitati da amici.." "Emh sì.. Sì ci sono anche Veronica e Adele." "Che fai? Ci ragg.." - La chiamata si interruppe così. E no, non era caduta la linea. Piero chiuse la chiamata di sua spontanea volontà. Era incazzato. Gianluca lo conosceva bene, era come un fratello per lui. Aveva percepito il cambiamento d'umore dal tono di voce di Piero appena si era toccato il tasto 'Adele'.

***

*La quiete dopo la tempesta. La notte passata in intimità in hotel. Ignazio con Adele, Adele con Ignazio. Gianluca con Veronica, Veronica con Gianluca. Brividi nell'aria, esattamente come la neve mentre faceva l'amore col vento di fine dicembre. La serenità, anche se per poco. Chi l'avrebbe mai pensato quel che sarebbe successo.*

Il mattino dopo uscirono alcune loro foto su un paio di riviste. Maledetti fotografi, sono ovunque quando meno te l'aspetti. E chiaramente non poteva mancare una telefonata dal loro produttore discografico, esattamente Michele Torpedine. Ignazio e Gianluca iniziarono a preoccuparsi, i loro volti furono improvvisamente seri e cupi. Torpedine li tranquillizzò al volo, voleva solo avvisarli di porre attenzione a ciò che facevano, ai posti che frequentavano e chi era con loro.

Sembrava filare tutto liscio finchè nel pomeriggio le foto non finirono sotto lo sguardo disperato di Piero, che tanto dolce e calmo ormai non era più. Cosa aveva intenzione di fare? Almeno una spiegazione da parte di Adele sarebbe stata gradita. Eppure Piero aveva pienamente ragione a sentirsi così frustrato. Dopotutto Adele si era comportata da vera stronza nei suoi confronti.

Era completamente fuori di se, non pensava ad altro che alle labbra di Adele. Quel sapore di pesco, dolce e intenso di cui non sapeva più fare a meno. I suoi, anzi i loro baci. Stava sbagliando tutto. Non dovevano andare così le cose. Eppure lui scelse la strada più pericolosa. La strada che non si dovrebbe mai imboccare.

"Ehi beddo, stasera che si fa? Avete organizzato qualcosa?" scrisse velocemente Piero al suo migliore amico di sempre. 'Il bomber', per come lo chiama lui, gli rispose velocemente "Abbiamo il privè all'Empire a Catania che ci aspetta. Sei dei nostri frà?". Un secco "Stasera si sboccia bomber!" digitato da Piero fece capire che ci sarebbe stato.

***

03.17 - 4 chiamate perse sul telefono di Ignazio, 3 in quello di Gianluca

Stesso messaggio su whatsapp di entrambi da parte di Torpedine:

"Ragazzi, primo volo per Agrigento domattina. Urgente, non fate domande. No paparazzi, niente scherzi. Portate con voi anche le ragazze."

Buonanotte Volovers.. Ho aggiornato di notte per lasciarvi souspance! Che sarà mai successo? Lo saprete presto ;) Spero di non avervi deluso stavolta.. Grazie mille per le visualizzazioni che salgono sempre più :* Rinnovo l'invito a far parte del gruppo su whatsapp, scrivetemi in chat se volete farne parte ;) Arianna

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