Capitolo ventitreesimo.

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Gli occhi di Adele e quelli di Giada si scontrarono velocemente prima di immergersi in una valle di lacrime, esattamente come un fulmine che si immerge nell'acqua profonda dell'oceano in una notte calda d'estate, creando innumerevoli danni. Si abbracciarono forte, si strinsero come non mai, un vortice di emozioni si liberò. Eppure Adele sapeva cosa si celava dietro quella coltre d'erba verde smeraldo dello sguardo di Giada. Ed eccola qui la fatidica domanda che puntualmente sarebbe arrivata, anche se momentaneamente inopportuna.

"E Piero?" chiese Giada. La sua testa appoggiata tra l'incavo del collo di Adele e quello di Veronica. Il silenzio lasciava spazio all'aria fresca del mattino che portava con se più risposte di qualsiasi parola. Gli sguardi si Adele e Veronica si incrociarono come a dire "è il caso di farne parola con Giada?". Non era certamente il momento migliore. Giada sarebbe crollata all'istante, nonostante non vedesse Piero da oramai 12 anni e lui forse nemmeno si ricordasse più di lei purtroppo. Mentre Ignazio sarebbe rimasto alquanto scioccato allo scoprire una cosa come questa.

"Piero dici? Ecco lui.." iniziò Adele.

"Forse dovremmo raccontarti un sacco di cose.. Ma ora tocca a te, questa sarà la tua giornata Già!" continuò veloce Veronica prima che Adele dicesse qualcosa di poco consono.

***

Salirono tutti in appartamento da Giada. Adele ebbe un po' di nostalgia, avrebbe tanto voluto uscire di casa e condividere uno spazio con qualcuno una volta arrivata all'università. Ne avrebbe avuto l'opportunità ma non si sentiva completamente pronta a trasferirsi così lontano. Veronica le ripete spesso che avrebbe dovuto provare ad iscriversi a Tor Vergata a Roma. L'avrebbero presa sicuramente.. Ma si sarebbe sentita ancora più 'lontana' da Ignazio.

Chiacchierarano del più e del meno, dell'università, dei nuovi amici e compagni di corso, delle vacanze Natalizie.. E chiaramente dei ragazzi! Giada iniziò a riempiere di domande Gianluca e Ignazio, proprio come un fiume in piena. Lei era così, attaccava bottone con chiunque avesse accanto. Anche se effettivamente con quei due ragazzi si sentiva un po' impacciata.

"Sono una pessima amica Adele.. Avrei tanto voluto scendere quando Veronica mi disse che avevi avuto un incidente." disse di punto in bianco in un momento di pausa Giada.

Un brivido percorse la spina dorsale di Adele, aveva scelto di non raccontarle per filo e per segno ciò che era successo quella notte.. E tanto meno i giorni successivi, per cui si limitò a rispondere con poche parole sincere. "Già ma che dici? Dovrò tenere questo ancora per un paio di settimane ma sto bene, non è successo niente di che. Tu si a megghiu picciotta.. Ti vorrò bene sempre!".

"Se lo dici tu Adè, mi fido.. Te ne voglio tanto pure io bedda!" rispose Giada con un filo di curiosità. Sentiva dentro di se che Adele non le stava raccontando tutta la verità, ma sapeva che quando sarebbe arrivato il momento adatto le l'avrebbe detta.

***

Uscirono tutti assieme in limousine, poi fecero una passeggiata in centro. Giada sapeva dove portarli.. I negozi, le boutique, i ristorantini, i locali, i parchi, i monumenti. Gli indicò dove si trovavano tutte le cose da vedere, fece da cicerone ai ragazzi che spesso però venivano fermati da alcuni fan. Fortunatamente in Italia non sono ancora così acclamati come nel resto del mondo.. In America non potrebbero nemmeno uscire senza i loro amati bodyguard.

Giada, Adele e Veronica si appartarono un po' a blaterare a proposito di ragazzi e di questa loro avventura a Milano a cui sono state accompagnate esattamente da Gianluca e Ignazio. Iniziarono ad esserci fin troppe domande non risposte riguardanti Piero. Il viso di Adele si 'chiuse' e cominciò poi a farsi sempre più cupo. Non lo sentiva dal giorno di Natale, o meglio lei non aveva nemmeno avuto il coraggio di rispondergli. Cosa avrebbe dovuto dire ad una persona che non amava e che non poteva nemmeno più considerare il suo 'migliore amico'?

Ignazio e Gianluca le seguirono, entrarono con loro da Louis Vuitton. Ignazio scritava ogni minima mossa di Adele, osservava ogni cosa su cui lei poneva lo sguardo. Era felice di essere li con lei, poterla avere accanto ogni singolo secondo della sua giornata. Voleva farle un regalo, dopotutto prima o poi le avrebbe pur dovuto fare la fatidica domanda. Esatto, loro non erano ancora davvero una coppia e lui voleva fare il gentleman. Ancora non capiva che Adele voleva solo lui e chissenefrega di tutto ciò che poteva permettersi.

***

" 'Ndo state voi due? Non vi sento da Natale, fatevi vedè ogni tanto ragazzi. Avete già progetti per l'ultimo dell'anno? Pensavo di festeggiare dando una festa da me. Ditemi che ne pensate, Gianlù magari invitiamo anche i tuoi amici da Roseto! Invito le ragazze? Sapete che fine hanno fatto? Non ho più sentito Adele, mi sto adattando ad essere single facendo 'altro'. " Ignazio e Gianluca lessero il messaggio di Piero appena ricevuto sul loro gruppo whatsapp. Lo sguardo teso e preoccupato di Ignazio, il viso come un punto interrogativo di Gianluca.

Che si fa ora?

Sera a tutte/i, ci siamo quasi.. Che succederà ora, cosa risponderanno i ragazzi? Quando Adele lo saprà che penserà? Forse dovrebbe scusarsi con Piero.. Dopotutto un'amicizia come la loro non può finire così ;) Buonanotte e buona settimana!

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