Lies Made Us | Jikook

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Era uno di quei giorni. Uno di quei giorni in cui Jimin non stava bene, uno di quelli sentiva di non saper fare niente bene e si domandava che cosa ci facesse in quel gruppo.

"Ho fatto la scelta giusta?" si domandava. Aveva bisogno di qualcuno che lo rassicurasse, che lo ascoltasse e lo facesse sentire giusto. Alcune volte per disperazione o per preservare quel poco di sano che era rimasto nella sua testa preferiva mentire a sé stesso e riusciva a credere meglio a quelle bugie se erano i suoi compagni di vita a farlo. Loro che erano sempre al suo fianco, che non lo lasciavano mai solo.

Stava provando una canzone da quattro ore, ma non gli veniva e si sentiva inutile e senza talento.

Jimin è sempre stato insicuro in tutto, ma nel canto ancora di più. Si odiava e si vergognava per i suoi membri quando durante le esibizioni o concerti la sua voce si crashava o stonava, rovinando l'esibizione a tutto il gruppo. I suoi compagni erano gentili e disponibili, ma lui sapeva di come sperassero di riuscire a fare una performance fatta bene un giorno. Jimin sapeva di essere sempre lui quello che rovinava tutto. E si odiava ancora di più quando si autocomiserava, come in quel momento. Era tanto chiedere di essere un bravo cantante? Pensava Jimin. Sapeva di mentire anche in quel momento perché lui sapeva che non si sarebbe mai accontentato di essere solo un cantante. Lui voleva avere una voce che riuscisse a suscitare emozioni nelle persone... Ma come poteva farlo se non riusciva nemmeno a cantare intonato?

Decise di mettere fine a quei pensieri e di andare da Jungkook, che essendo il main vocal, era il migliore a cantare. Jimin lo ammirava talmente tanto che non aveva parole per esprimerlo. La sua voce era perfetta e cantava meravigliosamente ogni volta che apriva la bocca. Per questo Jimin si fidava molto di lui, non che gli altri non fossero bravi cantanti, anzi Jimin imparava da tutti.

Entrò nel salone dove gli altri membri stavano facendo ognuno le proprie cose e si diresse da Jungkook, che stava guardando un video con Jin.

"Ehi Jungkookie possiamo parlare un attimo?" gli chiese fermandosi di fronte a lui aspettando una risposta, che non tardò ad arrivare.

"No, ho da fare" rispose non staccando gli occhi dal telefono.

"Dai per favore, Jungkookie, solo un attimo" rispose Jimin facendo la voce cute

"No" rispose prontamente Jungkook senza guardarlo e sperando che così se ne andasse.

Jimin invece gli portò via il telefono dalle mani scatenando la furia dell'altro che prese ad urlargli contro "Cazzo, smettila di starmi così addosso! Puoi lasciarmi respirare?" urlò arrabbiato

"Cosa intendi dire? Non ti ho fatto niente, ma continui ad evitarmi? Si può sapere il motivo? Ti ho solo chiesto di parlare un secondo, ma sembra che io ti faccia schifo ormai" gli rispose Jimin arrabbiato
"Cosa mi hai fatto? Sei così stupido da non capirlo seriamente?" urlò nuovamente scatenando una reazione da Namjoon "Ehi porta rispetto Jungkook" gli intimò lo hyung.

"Portare rispetto? Mi sono stancato! Non lo sopporto più. Non sopporto quando parla, quando ride e quando mi viene vicino per abbracciarmi. Non sopporto il suo tocco... Nemmeno la sua sola e misera esistenza! Ecco il problema!" esplose il più piccolo facendo ammotulire tutti.

"E cosa significherebbe tutto questo? Non ha senso quello che dici... Cosa dovrei fare? Scomparire o uscire dal gruppo? Non potrai fare a meno di vedermi comunque quindi vedi di tornare con la testa per terra" replicò Jimin

"Si dovresti scomparire così magari riuscirei a respirare senza averti fra i piedi di continuo con le tue mani addosso e le tue parole smielate nelle orecchie" continuò ancora Jungkook partito ormai in quarta "Perché non puoi essere come gli altri? Normale? Perché non come Taehyung hyung? Perché sei così pacchiano e ridicolo? Non ti fai schifo anche tu? Eh?" finí davanti al volto di Jimin, che lo fissò senza espressione. Non capiva nulla, ma allo stesso tempo aveva capito tutto.

Era proprio un casino Jimin, vero?

"Calmatevi tutti ragazzi, parliamone con calm-" Jimin interruppe Hobi hyung replicando "Non serve, sono sollevato che abbiamo detto che le cose come stanno finalmente. Prima o poi la verità doveva uscire no Jungkook?" continuò dopo aver lanciato un'occhiataccia a Jungkook
"D'accordo, faremo come preferisci. Non mi avrai più intorno da oggi in poi. Parleremo con l'agenzia per non essere neppure più vicini nelle coreografie" finí lasciando la stanza e tornando nella sala prove dell'agenzia.

Nel salone dell'agenzia

"Dovevi proprio rispondergli così?" gli chiese Yoongi, sapendo bene quanto Jimin ne fosse rimasto male.

Cercava sempre di restare fuori dalle discussioni lasciando i membri interessati a risolvere i problemi fra di loro da soli, ma quella volta Jungkook aveva esagerato.

"Yoongi hyung ha ragione, sei stato prepotente" concordò Taehyung con Yoongi.

"Non mi interessa, sapete quanto sia stancante ed esasperante Jimin quando si mette e io non ce la faccio più. Non mi interessa se c'è rimasto male. Spero davvero che ora mi lasci in pace. Fine del discorso" chiuse il discorso Jungkook tornando a guardare il suo telefono che gli era stato restituito da Jimin poco prima.

"Come preferisci allora" rispose solo Namjoon sospirando.

Nella sala prove

Jimin se ne stava seduto a terra sentendosi ancora peggio di prima, non solo faceva schifo a cantare ma anche i suoi membri lo odiavano... O meglio Jungkook era schifato da lui. Jimin non sapeva cosa fare, stava cercando di trattenere le lacrime, aveva paura che se qualcuno dei suoi membri lo avesse seguito o se altre persone fossero entrate lo avrebbero visto piangere e lui non voleva. Voleva trattenerle fino a quando non sarebbe tornato a casa e allora da solo si sarebbe potuto spogliare di tutto e lasciarsi andare completamente alla disperazione. Era stanco di tutto. Davvero stanco.