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Era arrivato il momento di esibirsi. Stavano tenendo un concerto, il primo dall'uscita del loro album Wings. Jimin stava per far vedere al mondo la coreografia della canzone Lie, che incredibilmente era piaciuta molto all* ARMY. Salì sul palco e appena la musica partí, si lasciò trasportare. Si sentiva finalmente libero... Libero, ma aveva paura. Sarebbe andato tutto bene?
Avrebbe fatto un buon lavoro?

Non c'era tempo da perdere. Era il suo turno di dare il massimo.

Backstage

Nel backstsge vi era silenzio, i membri e lo staff guardavano con faccia sorpresa e bocca socchiusa quella che era una delle performance più sorprendenti mai viste.

La canzone, le luci rosse, i suoi abiti, la sua voce, la coreografia... Jungkook sentí le lacrime scendere. Capí, e come lui tutti gli altri, che artista fantastico fosse Jimin.

Il tempo era fermo, nessuno riusciva a distogliere lo sguardo dallo schermo dove Jimin stava dando luogo a un capolavoro musicale e coreografico.

Sentiva la lotta e la difficoltà dei due lati di Jimin, l'insicurezza e il lato oscuro che lo intrappolavano e lo tenevano lontano dalla verità e dalla luce. Perché anche alla fine è semplice come Lie ti intrappoli di nuovo senza che tu te ne accorga.

Il respiro rimase fermo nei polmoni fino alla fine della performance. Dove le ARMY scoppiarono in urla di apprezzamento.

"Wow" disse solo Jungkook seguito dagli altri membri che stavano apprezzando la performance.
"Jimin si è davvero superato questa volta..." disse Jin seguito da Taehyung "Mi sento sopraffatto dalle emozioni, è... è strano".

"Sapevo sarebbe stato un capolavoro" disse Namjoon.
"Jiminie..." disse solo Yoongi

Jimin aveva appena finito la performance ed era felice di averla fatta vedere all* ARMY.

Mise su il sorriso più bello che aveva perché in realtà era deluso da sé stesso. Aveva stonato ancora e sentiva di aver fallito ancora una volta.

Appena entrò i suoi compagni lo complimentatoro a lungo, ma lui voleva solo stare solo. Così con una scusa uscì ed andò nel camerino che era libero.

Jungkook voleva parlare con Jimin, non c'è la faceva più, aveva bisogno di sistemare questa situazione una volta per tutte.
Lo seguì e lo vide entrare nel camerino.

Jimin era seduto nel divanetto e sollevò la testa quando sentí la porta aprirsi, preoccupato di chi potesse essere. Si tranquillizzò quando vide che era Jungkook.

"Ehi... Tutto bene? Ti serve qualcosa?" chiese Jimin facendo spazio a Jungkook sul divanetto
"No... Io... Io sono qui perché devo parlarti di una cosa importante..." replicò guardando Jimin che in risposta annuì.

"Io..." iniziò Jungkook "mi volevo scusare per tutto quello che è successo in questi mesi. Ti ho detto delle cose che non penso. Non so perché l'ho fatto... Cioè si lo so... è che... È che ho paura di quello che sono e di quello che potrebbero pensare gli altri. Tu sei sempre stato così sicuro nel mostrare il tuo affetto e amore e io mi sono arrabbiato e ti ho invidiato tanto perché non capivo come potevi farlo... Perché io dovevo stare così male mentre tu eri tranquillo? Io mi dispiace davvero Jimin. Ti prego perdonami, non mi hai fatto schifo, non potresti mai. E non sei nemmeno pacchiano ne ridicolo, sei fantastico e perfetto. Mi taglierei la lingua al posto di dirti quelle cose. Quindi ti prendo perdonami" finí prendendo la mano di Jimin fra le sue con gli occhi lucidi.

"Jungkookie a me dispiace che tu abbia affrontato tutto questo dolore da solo... Perché non me ne hai parlato? Nemmeno per me è stato facile accettarmi, ma Jungkook tu non devi essere come me, tu devi essere te stesso con i tuoi tempi e le tue modalità. Ti ho perdonato ancora l'ultima volta che abbiamo parlato, lo so che non sei un cattivo ragazzo anche se ammetto che le tue parole e il tuo comportamento mi hanno fatto stare male. Ma ora che mi hai spiegato ti capisco e ti perdono. Davvero. È tutto ok" sorrise dolce Jimin

"Grazie hyung. Volevo anche complimentarmi con te la performance di oggi. Sei stato fantastico... Non ho parole, anzi non esistono parole per descrivere quando perfetto e che capolavoro è stata la tua performance. Avrò sentito dire capolavoro tutto il tempo prima dagli altri. Siamo rimasti col fiato sospeso fino alla fine. Io... Sei stato perfetto." quelle parole fecero stare ancora peggio Jimin, che si sentiva un fallimento.

"Grazie ma, ho stonato Jungkook.... Ancora una volta. Mi sono allenato così duramente per questo giorno e tutto quello che ho fatto è stato fallire ancora una volta. Perché non riesco a fare niente bene? Perché?" scoppiò a piangere Jimin dopo aver trannenuto quelle emozioni troppo a lungo dentro. Vederlo così fece male al cuore di Jungkook.

"Hyung, credimi ti prego, sei stato fantastico e nessuno si è accorto di nulla. Non essere così duro con te stesso ti prego. La tua voce è semplicemente splendida ed angelica Hyung, tutto di te lo è. Vorrei che tu ti vedessi con i miei occhi e forse capiresti solo l'un percento di quello che provo quando ti guardo. Vedresti quando sei giusto e perfetto ai miei occhi, perché il resto è qui" disse toccandosi il cuore "solo per me. Tutto mio. Quindi non voglio sentiti dire mai più queste cose chiaro? Rispondimi hyung"

Dopo aver ricevuto un cenno positivo da parte di Jimin, Jungkook allungò le braccia prendendolo e fecendolo sedere sulle sue gambe. Con il braccio di Jimin dietro il suo collo, Jungkook mise un braccio dietro la schiena e l'altro sulle gambe di Jimin.
Si sentiva finalmente felice.

Si guardarono negli occhi per un lungo momento finché Jungkook sorridendo disse "Jimin-ssi... Ti amo. Così tanto"

Jimin arrossendo rispose "Anche io, Jungkookie. Anche io ti amo tanto"  suggellando il loro amore con un bacio.

"Perché l'amore che provano uno per l'altro supera distanze, discussioni e paure. Jungkookie e il suo Jimin-ssi"

Fine

Lies Made Us | JikookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora