«TI AMO»
Avevo la testa appoggiata su qualcosa di caldo e soffice. Il mio zigomo premeva contro una superficie fredda che mi intorpidiva la guancia. Qualcosa di pesante mi opprimeva la pancia, abbandonato sul mio fianco, inerme
Aprii gli occhi aspettandomi di essere travolta dalla luce della mattina, invece mi accolse il buio. Abbassai lo sguardo e vidi il braccio di Draco stringermi il fianco, la sua mano mi faceva da cuscino ed era segnata dalle pieghe delle lenzuola. Il suo respiro mi accarezzava il collo, volevo girarmi ma non volevo svegliarlo
Assaporai ancora qualche secondo la sensazione del suo profumo addosso, poi lentamente feci leva sui gomiti e mi girai. Andai a sbattere con il seno contro al suo petto ma oltre ad un mugolio che gli uscì dalle labbra non successe nulla. Lasciai ricadere la testa sulla sua mano, che la accolse aprendo le lunghe dita come fosse cosciente
Mi presi tutto il tempo per osservarlo. Le lunghe ciglia bionde riposavano, creando ombre sugli zigomi. Le labbra erano dischiuse e leggermente gonfie mentre la mascella, una linea netta e definita, che di solito gli conferiva un'aria sicura, era rilassata contro il cuscino
Pensai che senza tutte le emozioni a disegnargli il viso sembrasse quasi un angelo.
Perfetto e letale
Un angelo solo mio, che mi faceva provare la sensazione di toccare il cielo e l'attimo dopo mi portava nelle profondità dell'oceano, senza permettermi di respirareGli appoggiai una mano sul volto così tranquillo e candido e lasciai che i polpastrelli indugiassero sulla pelle fredda. Tirai su le coperte per coprirgli le braccia, sperando così di scaldarlo un po', poi presi la mano sotto la mia testa e cercando di non svegliarlo la posai sul materasso sotto le coperte.
Quando alzai lo sguardo due magnifici occhi azzurri mi fissavano«Ti preoccupi per me, lady?»
La voce era arrochita dal sonno e mi rimbombò nella pancia «Quello é compito mio»
«Sei ghiacciato, pensavo avessi freddo» spiegai. I suoi occhi seguirono i miei da sotto le palpebre e io li sentii bruciare in ogni punto del mio corpo. La mano di Draco mi scivolò lentamente dietro il collo e si insidiò tra i miei capelli. Mi costrinse ad alzare la testa e incontrai di nuovo quello sguardo di ghiaccio, capace di donarmi e strapparmi via l'ultimo respiro«Sei qui, e mi scaldi completamente»
Pronunciò le parole lentamente, donandogli importanza
«Rimani» lo sentii dire dopo un istante. I suoi occhi indugiarono nei miei in cerca di reazione«In che senso?» chiesi, non capendo come potessi rimanere più di così, stesa tra le sue lenzuola, stretta tra le sue braccia. Poi una sfumatura di comprensione si fece strada dentro di me
«Porta qua le tue cose» disse, dando vita a quelli che poco prima erano solo pensieri
«Voglio trovarti qui quando entro. Voglio vedere i tuoi vestiti nell'armadio e il tuo sapone nella doccia. Voglio il tuo profumo tra le lenzuola»
I suoi occhi erano un cielo di speranze e osservarono i miei come se solo loro potessero renderle vere
«Voglio trovarti in questo letto ogni mattina. Permettimelo Rayssa»«Draco...»
La sua voce era delicata ma al suo interno percepii una supplica. Draco che supplicava, non me lo sarei mai aspettataCercai nei suoi occhi qualcosa che mi convincesse a dire di no ma tutto ciò che ci trovai fu speranza.
La speranza che quando si fosse andato a fare la doccia il mio profumo gli avrebbe riempito le narici.
La speranza che quando fosse rientrato dopo una giornata di scuola mi avrebbe trovata a gambe incrociate sul letto a leggere in sua attesa.
La speranza che la sera mi trovasse sempre tra le sue lenzuola, cosicché potesse stringermi tra le braccia e sussurrarmi nell'orecchio.
La speranza che quello fosse il primo, vero, passo per costruire qualcosa insieme, anche se non significava nulla
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𝐌𝐈𝐍𝐄 || Draco Malfoy
Fanfiction🔴QUESTA STORIA CONTIENE RIFERIMENTI A SCOPO SESSUALE E SCENE DI SESSO🔴 • • Rayssa Mey, ex studentessa di Beauxbatons, insegnava in un orfanotrofio fino a quando Albus Silente, famoso preside di Hogwarts, non l'ha chiamata a insegnare nella sua scu...