𝐂𝐚𝐩𝐢𝐭𝐨𝐥𝐨 25

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                                   DRACO

Ormai avevo imparato a vivere nell'oscurità. Non avevo trovato motivi validi per uscire, dopo la sua morte. Tutto quello che pensavo di conoscere si era frantumato quando quel giorno ero entrato in ospedale e lei non aveva aperto gli occhi. Mi ero sentito un pezzo di carta stretto in una mano, stropicciato e senza possibilità di tornare come prima. Sapevo che non sarei mai stato aggiustato. Pensavo di non poter più provare quelle sensazioni, quel fuoco che ti incendia dentro quando guardi la persona che ami.

Finché non vidi lei.
Era entrata nel mio ufficio come fosse la gabbia di un leone. Cercai di non alzare lo sguardo, lo tenni fisso sul ricettario delle piante velenose che tenevo in mano, sperando che se avesse capito che era indesiderata se ne sarebbe andata.
Ma c'era qualcosa che mi impediva di tenere lo sguardo basso. Come una calamita i miei occhi si attaccarono alla sua figura. Indossava un vestito che le copriva appena le ginocchia ma a colpirmi non furono le sue gambe.
Anche nella penombra gli occhi azzurri che mi guardavano mi fecero tremare la schiena.
Mi alzai, godendomi la sua reazione. Anche da metri di distanza sentii il modo in cui il cuore cominciò a martellarle nel petto
"Deve essere per la situazione, non certo per me" pensai, ma decisi comunque di andare avanti

«Signorina Mey» sussurrai. La sua mascella guizzò al suono della mia voce. Mi avvicinai a lei, era più forte di me. Sentii il suo profumo riempirmi le narici e mi piegai su di lei.
La sua mano si appoggiò sul mio petto e il mio cervello esplose. Chiusi gli occhi un momento e sentii le sue dita delicate sfiorarmi attraverso la camicia
«Certo» sussurrai con la voce più calma possibile

«É un piacere» disse stringendomi la mano. La sua voce mi entrò nelle orecchie e nonostante gli sforzi che feci per cercare di farla uscire non ci riuscii.
E quella voce mi perseguitò per notti intere. Mi accompagnò così a lungo nei miei sogni che non ce la feci più

𖧷

Ero sicuro che tutte le sensazioni che avevo provato fossero stronzate. Perciò l'avevo raggiunta in classe. Ero determinato a dimostrare a me stesso che non era possibile per me provare di nuovo quello che lei mi faceva provare.
Non poteva esistere un'altra Astoria per me

Strinsi il bicchiere di caffè tra le dita ma quando la vidi uscire dalla classe persi quasi la presa
«Stava spiegando di una noiosissima Tosca Tassorosso?» Buttai fuori la prima cosa che mi passò per la testa
«Una noiosissima Tosca Tassorosso che ha costruito il pavimento su cui cammini» rispose. Mi fece sorridere il modo in cui cercava di tenermi testa. Passai tutto il pomeriggio a guardarla, in quegli occhi color cielo che erano timidi e determinati allo stesso tempo

La sua risata...aveva della schiuma sul lato della bocca. Non potei farne a meno
Il mio pollice le accarezzò le labbra, così delicate e morbide. I suoi occhi si attaccarono ai miei e per un momento non riuscii a respirare

«Ecco» disse posandomi in testa un ridicolo cappello rosso. Era osceno ma lei lo rendeva così bello. La bloccai sotto il mio sguardo, le mani appoggiate sui suoi fianchi, giurai di sentire il suo cuore incendiarsi. Le spostai i capelli dietro l'orecchio e rimasi a lungo a guardarle il viso chiaro.
Non poteva essere un'altra Astoria

𖧷

Aveva il collo rosso e i suoi occhi mi guardavano come se stessero per esplodere. Sentii il panico invadermi non appena mi resi conto che faceva fatica a respirare

«Cos'ha mangiato?» La voce di Sharon, la sua migliore amica, era tesa e non fece che spaventarmi di più
«Cos'è questa roba?»
«Sala...alle arachidi» risposi incerto. Non appena mi disse che era allergica alle arachidi la sollevai tra le braccia e corsi fuori dalla Sala Grande seguito da Sharon. Ebbi solo un momento per rendermi conto che le mie mani toccavano la sua pelle dove il vestito si sollevava sulle cosce. Corsi senza neanche rendermene conto verso l'infermeria, non potevo permettere che lei diventasse un'altra Astoria.
Forse non l'avrei amata, e lei non avrebbe amato me, ma non l'avrei lasciata morire

𝐌𝐈𝐍𝐄 || Draco MalfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora