Tourner Dans Le Vide, Indila

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Tourner Dans Le Vide, Indila


Ci sono appartamenti anonimi, quasi asettici. Dimore che vengono utilizzate come tappa per dormire, ed, a volte, neanche per quello. Case che non ha senso riempire di ricordi, di segni distintivi, semplici camere d'albergo, con l'unico vantaggio di non essere mai soggette ad alcun via vai.

Se Sangiovanni potesse descrivere l'appartamento di Giulia, impersonale è l'ultima parola che gli verrebbe in mente.
Non è eccessivamente grande, ma lo spazio assolutamente sufficiente per una persona è arredato mantenendo uno stile moderno, eppure estremamente caldo ed accogliente.
E non per l'albero di Natale assolutamente grande e forse anche esageratamente luminoso che svetta in un angolo del salotto, ma soprattutto per le innumerevoli fotografie sparse sulle pareti.
Si prende un attimo per osservarle. Raffigurano vari anni della vita della ragazza, da quando era estremamente piccola, a periodi più recenti. Sono immagini con cui riesce in parte a ricostruire la sua esistenza, il suo percorso, e può dirlo una volta che i suoi occhi si fermano su una cornice in cui troneggia una piccola Giulia con un tutù rosa.
Cercando con lo sguardo riesce a riconoscere uno scatto tratto probabilmente da uno dei suoi primi spettacoli, un primo piano estremamente tenero di una bambina con i capelli tirati indietro da un'acconciatura elaborata. Poi un'altra, un body dalla fattura pregiata e delle punte ai piedi. Una spaccata in quella che sembra essere una cameretta. Uno scatto che cattura una presa eseguita con quello che gli pare Simone, su un palcoscenico.
Alcune immagini, poi, rappresentano momenti di quotidianità in sala, con allievi, o con i colleghi di sempre.
Tutto in quella casa sembra gridare Giulia a gran voce, dalle foto appese alla parete ai vari dettagli che riesce a scorgere in giro per la sala.
Ne cercherebbe altri ancora, se non fosse per la voce di lei che attira la sua attenzione.

"Hai fame? Ti avverto che non sono un asso ai fornelli, non credo nemmeno di avere grandi ingredienti qui in casa", gli fa sapere, "ma se vuoi possiamo ordinare qualcosa"

E Sangio si chiede veramente come sia possibile che quella casa, in verità così poco vissuta da non avere nemmeno una quantità sufficiente di cibo in dispensa, possa risultare tanto accogliente.

"Si da il caso invece che io me la cavi abbastanza in cucina", le risponde con un sorriso, "posso provare ad arrangiare una cena, se ne hai voglia"

Questa proposta viene percepita dalla ragazza come un gesto stranamente intimo da causarle un'affluenza di sangue verso il volto.
Si chiede quando sia stata l'ultima volta che qualcuno ha cucinato per lei, e probabilmente se dovesse sforzarsi con la memoria si renderebbe conto che non capita da quando non vive più con i suoi, o forse, più recentemente, dall'ultima volta che ha fatto visita a sua nonna a Barcellona.

Si ritrova però ad accettare la proposta.

"Sarebbe carino", è ciò che risponde, prima di voltarsi velocemente con la scusa di aprire frigorifero e dispensa per mostrare a quello chef improvvisato il materiale che ha a disposizione, con il solo intento però di occultare alla vista del suddetto il colore innaturale delle sue gote.

Ben presto un altro tipo di imbarazzo si impossessa di lei, quello di quando si è colti impreparati per qualcosa, e quella sorta di appuntamento improvvisato sembra averle messo addosso una certa agitazione, che la fa muovere a tratti impacciata, tirando fuori quell'insicurezza nel rapportarsi con l'altro sesso che anni prima aveva abbandonata.

Lui pare quasi rendersene conto, o forse gli basta notare quell'aria tesa, per spingerlo a posarle mani sulle spalle e premerle le dita alla base del collo, facendole chiudere gli occhi ed emettere un sospiro tremolante.

"Che ne dici se ti vai a fare una doccia, mh?", le dice, mentre continua a massaggiarla dolcemente, "intanto io preparo qualcosa"

Sente lo stomaco ingarbugliarsi in modo quasi fastidioso ma stranamente piacevole, ed un piccolo sorriso le curva le labbra.

Come nel più classico dei film nataliziDove le storie prendono vita. Scoprilo ora