Maleducata, Achille Lauro

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Maleducata, Achille Lauro


"Ho ascoltato i pezzi.
Che dire, sono senza parole. Sarei felicissima se li cantassi al galà"

Erano queste le poche frasi che Giulia le aveva inviato quella notte, e se pensa a come il suo umore sia cambiato repentinamente quella mattina, quasi potrebbe non riconoscere in lui la stessa persona che era stata fino a poco tempo prima, fino a quando Fabio aveva iniziato ad urlargli contro in studio per aver disatteso ai suoi compiti, per aver scavalcato una qualche strana autorità.

"Ma mi spieghi come cazzo ti è saltato in mente di fare una cosa del genere?"

Sembra furioso, e Sangiovanni si rende conto che raramente lo ha visto così. Salvo in occasioni in cui però non era assolutamente lui la causa.

"Ti rendi conto di quello che hai fatto, vero? Ai problemi che hai creato ci hai pensato?"

E forse il punto era proprio quello, non aveva assolutamente idea di quale potesse essere il problema.
Aveva immaginato potesserso riprenderlo perchè non era passato attraverso loro, e lo avrebbe accettato, si sarebbe scusato.
Ma questo? Alla fine è la sua musica, e lui fino ad un attimo prima era fermamente convinto che avrebbe voluto cantare assolutamente ciò che voleva.

"Nemmeno mi rispondi"

A quel punto Sangio si rende conto che forse è meglio dire qualcosa.

"Lo so che ho sbagliato a non farvi sapere nulla", inizia, "ma ho avuto quest'idea improvvisa delle cover e non ho pensato fosse un problema. Anche perchè le barre le avevate ascoltare e mi sembra di ricodare che fossero piaciute a tutto il team"

Una mezza verità, ma Sangiovanni è sicuro di ricordare l'apprezzamento generale che quei testi avevano ricevuto.
Dallo sbuffo esasperato di Fabio capisce che forse il punto non è quello, ed è una consapevolezza che lo stranisce.

"Il problema non sono le barre, Gio'. Quelle sono bellissime, sei un fottuto genio quando fai certe associazioni e lo sai che lo penso", sembra cercare di tarare bene le parole, ed il ragazzo in quell'istante inizia a capire, "ma ti abbiamo spinto a partecipare a questo evento pressoché inutile per promuovere i pezzi, quelli acquistabili, nell'attesa che la tua mente si decida a partorire qualcosa di nuovo"

Sangio non sa quanto sia ancora umanamente possibile che gli occhi si spalanchino, eppure non sembrano fermarsi quando il suo manager continua.

"È un galà seguito da gente del settore, non ha senso a livello di marketing cantare una canzone riarrangiata e qualche cover quando hai pezzi da pubblicizzare"

Ed il ragazzo a quel punto si ritrova completamente incredulo a fissare il suo amico come se lo vedesse effettivamente per la prima volta.

Come poteva essere solo una questione economica? Come poteva diventarlo per lui, per il quale non lo era mai stata?

"È un galà di beneficenza Fa'! Ok l'immagine, va bene la pubblicità, ma rimane un evento con fini benefici a cui lei tiene un sacco ed ho pensato che..."

Ma lui non lo fa nemmeno finire.

"Senti, se vuoi portarti a letto la Stabile a me non interessa, ma vedi di non usare la nostra musica ed i nostri progetti per cercare di far colpo facendo rimettere tutta la baracca", esclama Fabio al limite dell'esasperazione, ma convinto di aver centrato il punto.
E Sangio si ritrova così offeso da quelle parole, che non sa nemmeno da dove iniziare a rispondere.

Mettere in piedi un discorso sul perchè non tutto ciò che un'artista fa debba avere come fine il sesso, su come sia assolutamente ingiusto e retrogrado ridurre la donna ad un oggetto di piacere, ad un trofeo da tentare di conquistare utilizzando ogni mezzo possibile, gli sembra quasi troppo in quel momento.
Allora si limita a sentirsi offeso per lei, che sembra essere la persona più buona dell'uniferso per quel poco che l'ha conosciuta.
Si sente insultato in prima persona, in quanto se l'uomo riesce a dipingerlo in quel modo probabilmente non ha capito nulla di lui dall'inizio.
Ed infine, sente che ad essere stata profondamente messa da parte sia la sua arte, relegata a mero strumento per raggiungere il fine di un guadagno più alto.

Come nel più classico dei film nataliziDove le storie prendono vita. Scoprilo ora