TKN, Rosalía & Travis Scott

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TKN, Rosalía & Travis Scott

Ci sono varie cose le persone sognano di trovare sotto l'albero di natale. Oggetti buffi, a volte inutili. Quel capo di abbigliamento che tanto hanno osservato attraverso la vetrina di quel negozio assolutamente non alla loro portata. O ancora quell'orologio costosissimo che mai si sognerebbero di comprare da soli.
La stessa Giulia, tempo addietro avrebbe desiderato qualcosa di simile, ma oggi, ventitré anni compiuti, l'unica cosa che vorrebbe è del tempo. Tempo in più, libero, da dedicare a sé stessa ed ai suoi cari. Pensandoci bene anche un bel calice di vino non guasterebbe.

Ma che dico un calice, meglio una bottiglia intera

Sono questi i ragionamenti che le tengono occupata la mente mentre cerca il più possibile di rimanere concentrata su tutte le scartoffie che sta analizzando nel suo ufficio.

Trovarsi a gestire completamente la Stabile Dance Academy, che con grande orgoglio può chiamare la sua scuola di danza, da sola e così giovane, è stata sicuramente la sfida più grande che abbia potuto intraprendere nella sua vita, nonché ciò che la rende più fiera.

Questo però senza dubbio implica alcune conseguenze meno positive, come uno stress, forse eccessivo, davvero poco spazio per pensare a sé stessa e coltivare i suoi affetti, e, non di minore importanza, non avere tempo per nulla che non sia contabilità, pagamenti e passi di danza.

La suoneria del cellulare interrompe il suo flusso di coscienza, e sbuffa leggermente quando vede che a chiamarla è la madre.

"Oye mamá"

"Mi amor, riesco a chiamarti solo ora, gli zii sono appena andari via, non puoi capire che dolci buonissimi ci hanno portato, te ne ho consevati un po'. Tu cos'hai mangiato per cena?"

E Giulia sospira, in effetti sono le dieci ed è ancora in accademia a sbrigare faccende, non si era minimamente resa conto dell'ora, ed ancor meno si era ricordata di mangiare qualcosa.

A Susi basta quel suo breve silenzio per capire al volo.

"Giulia, mamma mia, sei ancora a lavorare vero?", sospira lievemente esasperata, "quante volte te lo devo dire che devi prenderti cura di te, lavori troppo per avere solo ventitré anni tesoro mio"

Ed in realtà potrebbe anche esser vero. Giulia capisce la preoccupazione di sua madre, davvero, ma si rende anche conto che un'attività propria comporta molte responsabilità, che non possono assolutamente passare in secondo piano.

"Lo so mamá, me lo dici tutte le volte. Ma sto bene, davvero. La mia vita mi piace, amo ciò che faccio", cerca di tranquillizzarla lei, "e poi sai che non è sempre così frenetico il ritmo. Ma manca poco a Natale e c'è lo spettacolo da preparare, nuove iscrizioni a cui stare dietro, il galà di beneficenza da organizzare", le spiega ripetendo quello stesso copione che ormai sono tre anni che ripropone tale e quale, "e poi sai anche tu che sono sola a pensare a tutto"

"Questo è solo perchè non ami delegare e appesantire chi lavora per te durante il periodo delle feste. Ma amore, tu hai sempre amato così tanto il Natale, non è giusto che lo sacrifichi interamente in questo modo"

Altra verità. Il Natale era sempre stato il suo periodo dell'anno preferito. Le tradizioni, l'albero e il presepe, tutte quelle luci, i regali e tutti quei dolci deliziosi che ogni anno preparava con sua madre.

Peccato che poi il mondo degli adulti era venuto a bussare alla sua porta, sommergendola di una serie di responsabilità che avevano inevitabilmente dirottato la sua attenzione verso questioni più pratiche. Ma non aveva rinunciato all'atmosfera.
Ogni anno a dicembre la sua scuola si trasformava in un tripudio di decorazioni, si impegnava nell'organizzazione dello spettacolo che avrebbe visto protagonisti gli allievi, e in quella del galà di beneficenza, una serata particolarmente elegante i cui ricavati sarebbero andati ad un'associazione che si occupa di aiutare i bambini in difficoltà.
Quest'anno la situazione si stava però rivelando più complicata del solito. La cantante che aveva sempre suonato a quell'evento questa volta non era assolutamente disponibile. La notizia l'aveva appresa circa un'ora prima, e la consapevolezza che Enula non si sarebbe esibita era stata una delle cause principali del suo malumore di quella serata, ma un'emergenza in famiglia l'aveva contretta a Milano per tutta quella settimana e sicuramente non sarebbe stata lei a metterla alle strette.

Come nel più classico dei film nataliziDove le storie prendono vita. Scoprilo ora