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6. Lui sa?!

Venni svegliato da un rumore incessante di pugni sulla porta.
D:"..mmh? Chi è?!" dissi ancora tutto intontito dalla serata prima.

K:"CHI CAZZO È SECONDO TE!" disse entrando, buttando quasi la porta giù.
D:"Ma si, fai con comodo!" dissi per poi sedermi sul letto ancora intontito.
K:"Cos'è questo!" mostrò un biglietto.
D:"..un biglietto?!.."
K:"grazie al cazzo! Chi cazzo te l'ha dato?!!"

Solo ora capii.. era il biglietto del ragazzo di ieri, l'avevo lasciato nella sua giacca.
Non risposi, ero a disagio.
K:"Cazzo Izuku! Quindi è vero, ieri hai scopato!?"
D:"..si, ti avevo detto che mi ero divertito.."

K:"Perché.. perché non ti trovi un ragazzo..?" disse serio.
D:"n-non è facile, in più è vero qui mi hanno accettato ma la gente non è tutta così.. i gay non vengono trattati bene.."
K:"ma.. non capisco, perché dire ai tuoi amici di essere gay e poi avere paura del pensiero di persone che nemmeno conosci.."

D:"r-riesci.. RIESCI A IMMAGINARE DI NON AVERE NESSUNO CHE CAPISCA?! con persone che ti escludono e non fanno altro che insultarti.." dissi con la voce spezzata.
Kacchan vedendomi, si sedette sul letto e mi tirò a se facendo sì che il mio volto finisse nell'incavo del suo collo.
D:" ..non h-hai la minima idea di com'è, di cosa si prova.." dissi ormai piangendo.

K:" ..hai paura?"
D:" ..si.. le persone per strada certe volte mi lasciano occhiatacce o mormorano pensando che io non senta, e anche se succede spesso ancora mi devo abituare! Perché devo sopportare persone simili? Non c'è la faccio più.."
K:"Io sono qui, non devi avere paura.." disse prendendomi il volto tra le mani asciugandomi le lacrime, arrossii lievemente.

K:"..se qualche stronzo ti da fastidio lo ammazzo!"
Mi misi a ridere.
D:"grazie.. sai sempre come tirarmi su il morale" dissi voltando lo sguardo a disagio.

K:"tranquillo! però per favore, pensa veramente a quello che ho detto.."
D:"Eh?!"
K:"sul trovare un ragazzo.. non mi va che tu vada a letto con sconosciuti.." disse pensieroso.
D:"..mmh, okok ci penserò.."

Appena uscì dalla stanza, mi diressi in bagno per farmi una doccia e preparare la diretta.
Certo la gente era cattiva, ma su quel social no.
Mi trattavano bene.. mi facevano sentire amato.

<SKIP TIME>
Passarono mesi e i miei follower crescevano, come anche le donazioni.
Così iniziai a comprare qualche sex toys e qualche indumento sexy, da poter usare nelle dirette.

Andando a rileggere i commenti nelle vecchie dirette, comprai i gadget più richiesti.
Ormai i miei cassetti erano pieni: manette, cintunini in pelle, ovetti, gadget per stimolare i capezzoli e completino sexy.

D:"Salve. Sapete come funziona vero?!"
Dissi mostrando 10 ovetti.
D:"Ne accenderò uno ogni volta che il totale delle donazioni salirà di 100€"

Vestito da coniglietto mi stesi sul letto, e togliendomi la mutandina iniziai a inserirne uno dopo l'altro.
Faticai un po', ma appena misi anche l'ultimo diedi il via.

La stanza era piena dei miei gemiti ma dovetti tapparmi la bocca.
D:"mmh.. s-sapete.. un mio compagno si è l-lamentato del rumore.."
Dissi a stento prima di accendere anche l'ultimo ovetto.
D:"devo fare p-più piano.. aaah.. o m-mi scopriranno..mmhm" trattenni un'altro gemito con le lacrime agli occhi.

Ero eccitatissimo, ormai tutti gli ovetti erano accessi, ed io avevo la saliva che quasi fuoriusciva dalla bocca.
Volevo venire il prima possibile, non c'è la facevo più, così inserii due dita.

Gli ovetti salirono ancora di più, scontrandosi tra di loro, colpendo la prostata. Venni.

Ringraziai gli sponsor e come al solito 'Dynamite', sempre il più generoso.

Notai anche la presenza di un utente di nome 'Dabi' ma non ci feci troppo caso, mica poteva essere proprio il ragazzo della discoteca?!

Dopo la live, come al solito, ripulii tutto per poi dirigermi a pranzo.
Kacchan si diresse pensieroso verso di me.

D:"Hey, tutto bene?"
K:"Dopo io e te dobbiamo parlare"
D:"eh?!"
K:"io so!" disse serio per poi sedersi a tavola e iniziare a mangiare.

Come era possibile?!
Lui sa?!
Come?!
Avevo fatto troppo rumore?!
Aveva sentito tutto?!
Avevo fatto piano questa volta!

Dopo pranzo mi diressi in camera di Kacchan, ormai rassegnato.
Bussai in modo un po' titubante e aspettai che si aprisse la porta.