Yoongi non sapeva da quanto tempo fosse in piedi in quella posizione. Ore? Giorni?
Le braccia e le gambe erano legate da qualcosa che sembrava una corda spessa e gli occhi erano bendati. Non era un bel modo di stare, considerando la sua caviglia malandata. Incertezza e paura gli inondavano la mente.
Yoongi sentiva che il sole era ancora alto e sentiva dei mormorii intorno a lui. Altre persone? Dove sono? Hoseok sta bene?
Qualcuno gli tolse la benda e l'intensità della luce improvvisa lo accecò per un minuto.
Quando i suoi occhi si riadattarono alla luce, vide un imponente uomo in piedi a pochi centimetri da lui, con le mani che accartocciavano qualcosa che sembrava una benda fatta di foglie. L'espressione dell'uomo era minacciosa. Era spaventoso.
Il suo torso nudo e le sue braccia erano coperti dagli stessi tatuaggi verde scuro che aveva visto prima sugli altri uomini. Yoongi notò che i tatuaggi raffiguravano animali selvatici. Sembravano prendere vita alla luce del sole che brillava sul suo corpo muscoloso.
Yoongi sentì qualcuno parlare dietro l'uomo spaventoso. Anche se non riuscì a capire cosa dicesse, sembrava un ordine. L'uomo si allontanò di qualche passo e Yoongi poté finalmente respirare e valutare la situazione in cui si trovava. Era legato a un grande albero, nel mezzo di quello che sembrava un villaggio della foresta. Bambini a torso nudo giocavano vicino a capanne fatte di rami secchi. Da alcune case usciva del fumo che indicava la cottura di cibi.
L'uomo in piedi di fronte a lui, quello che aveva dato l'ordine prima, sembrava avere una cinquantina d'anni. Era più massiccio, coperto dal collo ai piedi dagli stessi tatuaggi e aveva un abbigliamento molto più decoroso. Sulla testa aveva un'elaborata fascia fatta di foglie scure e tra le mani teneva un'alta lancia. I suoi capelli erano una criniera di riccioli castani che gli arrivavano oltre le spalle. Tutto il suo essere urlava potere.
Yoongi cercò disperatamente Hoseok e lo trovò legato accanto a sé, con il sangue che gli colava dalla bocca e dalla mano, ancora bendato.
Si sentì arrabbiato, si sentì in colpa, ma tutto ciò che riuscì a fare era piangere. Pianse, per la prima volta da tempo. Almeno Hoseok non avrebbe visto le sue lacrime.
Yoongi supplicò gli uomini che lo circondavano, per favore, lasciateci andare. Per favore. Per favore, curatelo. Sta sanguinando. Per favore.
La sua vista era annebbiata dalle lacrime, ma fece del suo meglio per fare un movimento verso Hoseok, pregando che capissero.
Ovviamente non capivano quello che stava dicendo. Ma tutti gli esseri umani piangono. Il dolore è un'emozione universalmente riconosciuta.
L'uomo con la lancia fece un cenno con la testa a uno degli altri uomini. Si avvicinò a Yoongi e tirò fuori un coltello. Yoongi gridò più forte, ma un attimo dopo fu gettato a terra.
L'uomo lo aveva liberato.
Strisciò a terra, dove ora giaceva anche Hoseok, con il corpo debole e sanguinante. Appoggiò la testa di Hoseok sulle sue ginocchia e gridò forte, chiedendo aiuto. Un gruppo di uomini si fece avanti nel tentativo di prendere Hoseok, ma Yoongi si aggrappò a lui. Tirarono via Hoseok con forza e lo portarono verso una capanna vicina e tornarono indietro per portare anche Yoongi.
Yoongi non protestò. Era stanco morto.
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Yoongi si era addormentato a causa del dolore.
Si svegliò poco dopo al suono dei tamburi. Si mise a sedere sulla branda di legno e guardò fuori dalla finestra della capanna. Era stato acceso un falò attorno al quale uomini e donne ballavano al ritmo dei tamburi. Sembrava che stessero anche cantando qualche strana canzone.
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LOST. [sope] - Traduzione italiana
FanfictionYoongi non si aspettava niente di tutto questo. Una grande cotta per un uomo vestito in pelle con il sorriso solare e le avventure che venivano con lui. Perdersi nella giungla durante un viaggio dell'università non era nei suoi piani. Non si aspett...