La Lettera

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John B si avvicinò ad Alex e gli sottrasse la foto dalla mano.
"Questo è mio padre. Come fai a..."
"È nostro padre" lo interruppe subito Alex.
"Che cosa vorresti dire?" le disse subito JJ, avvicinandosi accanto a John B per vedere la foto.
"Facciamo meglio che ci sediamo e...teniamo gli animi tranquilli tutti" disse guardando prima John B e gli altri e poi girandosi verso Rafe che stava appoggiato sullo stipite della porta.
Alex si sedette sulla sedia accanto al tavolo e lo stesso fece John B, mentre gli altri si sedettero sul divano e Rafe restò dov'era, scambiandosi occhiate torbide con JJ.

Alex le raccontò tutta la storia e appena terminò John B le disse:" E come fai ad essere sicura che mio padre e anche tuo padre?"
"Credi che mio padre mi avrebbe lasciato questa foto con questa scritta la mattina prima che uscisse di casa per poi aver un incidente, per scherzare? C'e qualcosa sotto e sono disposta a scoprirlo" gli rispose Alex arrabbiate dopo quella insinuazione.
"Che cosa dovremmo fare noi?"  aggiunse Pope al discorso.
"Non dovreste neanche essere qui voi. Sono affari che interessano John B e Alex" gli rispose Rafe con la solita voce da sfida.
Si avvicinò JJ a lui,  Rafe si staccò dallo stipite "Neanche tu dovresti essere qui, Rafe" gli disse JJ .
"Sono qui per Alex"
"E noi siamo qui per John B" gli disse subito Sarah mettendosi davanti a lui.
"Cerchiamo di calmare gli animi. Non sono venuta qui per vedere un'altra litigata. Sono venuta qui per dire la verità, avevi il diritto di saperla. E per cercare magari qualcosa che mi possa condurre da qualche parte" disse Alex, stroncando subito la discussione appena iniziata.
"Bene, allora ti porto nella sua stanza" disse John B, alzandosi .

La stanza in cui la portò era quasi  la stessa grandezza delle altre, l'unica differenza era che aveva al centro un letto matrimoniale e tanti mobili con un armadio pieni di polvere.
Cominciarono a cercare dentro i cassetti dei mobili e in quelli degli armadi ma non trovarono nulla che poteva servigli.
Fin quando Alex aprì il comodino accanto al letto e trovo una lettera . L'aprì e trovò dentro una sua foto. Aveva davanti la torta del suo quinto compleanno e in testa un capello da festa. Mise da parte la foto e lesse la lettera.
Era stata mandata da sua madre Mary, al suo vero padre, che scoprì chiamarsi Charles Halford ma soprannominato Big John .

Caro Charles,
come vedi Alexandra sta bene. Abbiamo deciso di chiamarla così perché nell'antico egizio significa 'albero della vita' . E proprio così Alex ha portato la vita nella nostra famiglia. Con James ,prima di avere Alex, era diventato tutto così pesante, non parlavamo più e a mala pena ci sfioravamo dopo che avevamo saputo che non potevamo avere figli.
Alex ha portato serenità e allegria nelle nostre vite e per questo non potremmo altro che esserti grati. Come vedi ha compiuto i suoi cinque anni, è una bambina vivace e allegra. Le piace molto leggere e giocare con le bambole. Sono passati già cinque anni da quando c'è ne siamo andati dalle Outer Banks e da quando l'hai lasciata a noi. Stiamo aspettando i suoi otto anni per dirgli che non è realmente nostra figlia ma è stata adottata. Così ci ha consigliato la psicologa, avrà l'età in cui potrà capire. Ma non gli diremo niente di te , forse verremmo nelle Outer Banks ma non te la faremo vedere. Ormai l'hai lasciata a noi e ti preghiamo di non mandarci più lettere per avere delle sue foto o notizie. Goditi tuo figlio e buona vita Big John.
                                                    Mary North .

Dopo che finì di leggere la lettera, si sedette sul letto esasperata. John B le prese la lettere dalle mani e disse:" Che c'è di fare ora?"
"Andiamo a farci dire la verità da mia madre."

CHOICES || rafe cameron; outer banks Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora