Quella sera di pieno inverno il cielo color blu acceso, accompagnato dalla mezza luna color bianco misto a quello della sabbia e dalle tante stelle, illuminarono il 𝘮𝘢𝘨𝘪𝘤𝘰 Castello di Hogwarts: in particolar modo il lungo corridoio della 𝘛𝘰𝘳𝘳𝘦 𝘥𝘦𝘪 𝘎𝘳𝘪𝘧𝘰𝘯𝘥𝘰𝘳𝘰 che portava al dormitorio degli studenti appartenenti a quella 𝘤𝘢𝘴𝘢.
Proprio come Kathrine e Remus: poiché dopo che il secondo la 𝘴𝘢𝘭𝘷ò dalle 𝘨𝘳𝘪𝘯𝘧𝘪𝘦 dei suoi genitori, la ragazza volle ringraziarlo ma, dopo pochi minuti cominciarono a 𝘣𝘢𝘵𝘵𝘪𝘣𝘦𝘤𝘤𝘢𝘳𝘦 𝘢𝘮𝘪𝘤𝘩𝘦𝘷𝘰𝘭𝘮𝘦𝘯𝘵𝘦.
Perciò dopo aver augurato una dolce notte a Remus, Kathrine si diresse verso il loro dormitorio, ma rise quando vide il ragazzo seguirla a soli due passi di distanza: 𝘤𝘩𝘦 𝘳𝘢𝘨𝘢𝘻𝘻𝘰 𝘢𝘳𝘳𝘰𝘨𝘢𝘯𝘵𝘦, 𝘱𝘦𝘯𝘴ò.
𝘔𝘢 𝘢𝘯𝘤𝘩𝘦 𝘪𝘯𝘤𝘳𝘪𝘥𝘪𝘣𝘪𝘭𝘮𝘦𝘯𝘵𝘦 𝘥𝘰𝘭𝘤𝘦: 𝘤𝘪ò 𝘤𝘩𝘦 𝘭𝘦𝘪 𝘢𝘷𝘳𝘦𝘣𝘣𝘦 𝘷𝘰𝘭𝘶𝘵𝘰 𝘥𝘢 𝘙𝘢𝘣𝘢𝘴𝘵𝘢𝘯.., 𝘮𝘢 𝘰𝘵𝘵𝘦𝘯𝘦 𝘴𝘰𝘭𝘰 𝘱𝘰𝘴𝘴𝘦𝘴𝘴𝘪𝘰𝘯𝘦.. . 𝘕𝘰𝘯 𝘭𝘰 𝘢𝘮𝘢𝘷𝘢 𝘢𝘧𝘧𝘢𝘵𝘵𝘰: 𝘱𝘪𝘢𝘯 𝘱𝘪𝘢𝘯𝘰 𝘪𝘭 𝘴𝘶𝘰 𝘤𝘶𝘰𝘳𝘦 𝘴𝘵𝘢𝘷𝘢 𝘢𝘱𝘱𝘢𝘳𝘵𝘦𝘯𝘦𝘯𝘥𝘰 𝘢𝘥 𝘶𝘯'𝘢𝘭𝘵𝘳𝘢 𝘱𝘦𝘳𝘴𝘰𝘯𝘢.., 𝘯𝘰𝘯𝘤𝘩é 𝘙𝘦𝘮𝘶𝘴.
Non appena entrarono all'interno dell'accogliente sala comune dei 𝘎𝘳𝘪𝘧𝘰𝘯𝘥𝘰𝘳𝘰, arredata con soffici poltrone color sabbia, con un tappeto color rosso vermiglio e oro o, ancora con le pareti tappezzate con dei drappi dagli stessi colori della 𝘤𝘢𝘴𝘢 𝘥𝘦𝘪 𝘎𝘳𝘪𝘧𝘰𝘯𝘪, nonché rosso e oro, Kathrine si voltò verso Remus, dicendo: "𝗩𝘂𝗼𝗹𝗲 𝘀𝗺𝗲𝘁𝘁𝗲𝗿𝗹𝗮 𝗱𝗶 𝘀𝗲𝗴𝘂𝗶𝗿𝗺𝗶?!"
𝗥: 𝗚𝘂𝗮𝗿𝗱𝗶 𝗰𝗵𝗲 𝗾𝘂𝗲𝘀𝘁𝗮 è 𝗮𝗻𝗰𝗵𝗲 𝗹𝗮 𝗺𝗶𝗮 𝘀𝗮𝗹𝗮 𝗰𝗼𝗺𝘂𝗻𝗲 𝘀𝗶𝗴𝗻𝗼𝗿𝗶𝗻𝗮: 𝗵𝗼 𝘁𝘂𝘁𝘁𝗼 𝗶𝗹 𝗱𝗶𝗿𝗶𝘁𝘁𝗼 𝗱𝗶 𝗿𝗲𝘀𝘁𝗮𝗿𝗲 𝗾𝘂𝗶 𝗼 𝗺𝗮𝗴𝗮𝗿𝗶 𝗱𝗶 𝘀𝗲𝗴𝘂𝗶𝗿𝗹𝗮. Disse sorridendo.
𝗞: 𝗖𝗵𝗲 𝗿𝗮𝗴𝗮𝘇𝘇𝗼 𝗮𝗿𝗿𝗮𝗴𝗮𝗻𝘁𝗲! 𝗕𝗲𝗻𝗲: 𝘃𝗮𝗱𝗮 𝗽𝘂𝗿𝗲 𝗱𝗼𝘃𝗲 𝘃𝘂𝗼𝗹𝗲, 𝗶𝗼 𝗿𝗲𝘀𝘁𝗲𝗿ò 𝗾𝘂𝗶 𝗲 𝗻𝗼𝗻 𝗹𝗲 𝗽𝗿𝗲𝘀𝘁𝗲𝗿ò 𝗹𝗮 𝗺𝗶𝗻𝗶𝗺𝗮 𝗮𝘁𝘁𝗲𝗻𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲. Disse sedendosi sulla comoda poltrona color marroncino ed aprendo il libro cominciò a ricopiare degli appunti presi a lezione e, ridendo Remus si accomodò sulla sedia color noce ed aprendo una custodia, estrasse la sua chitarra classica color marrone: 𝘲𝘶𝘢𝘯𝘵𝘰 𝘨𝘭𝘪 𝘱𝘪𝘢𝘤𝘦𝘷𝘢 𝘴𝘶𝘰𝘯𝘢𝘳𝘦. 𝘋𝘢 𝘲𝘶𝘢𝘯𝘥𝘰 𝘥𝘪𝘷𝘦𝘯𝘯𝘦 𝘶𝘯 𝘭𝘶𝘱𝘰 𝘮𝘢𝘯𝘯𝘢𝘳𝘳𝘰, 𝘧𝘶 𝘤𝘰𝘴𝘵𝘳𝘦𝘵𝘵𝘰 𝘪𝘯𝘴𝘪𝘦𝘮𝘦 𝘢𝘪 𝘴𝘶𝘰𝘪 𝘨𝘦𝘯𝘪𝘵𝘰𝘳𝘪 𝘢 𝘴𝘱𝘰𝘴𝘵𝘢𝘳𝘴𝘪 𝘥𝘢 𝘶𝘯𝘢 𝘤𝘪𝘵𝘵à 𝘢𝘭𝘭'𝘢𝘭𝘵𝘳𝘢 𝘰 𝘢𝘯𝘤𝘰𝘳𝘢 𝘢 𝘯𝘰𝘯 𝘧𝘳𝘦𝘲𝘶𝘦𝘯𝘵𝘢𝘳𝘦 𝘢𝘭𝘵𝘳𝘦 𝘱𝘦𝘳𝘴𝘰𝘯𝘦.
𝘊𝘰𝘴ì 𝘪𝘮𝘱𝘢𝘳ó 𝘢𝘭𝘵𝘳𝘰, 𝘤𝘰𝘮𝘦 𝘱𝘦𝘳 𝘦𝘴𝘦𝘮𝘱𝘪𝘰 𝘴𝘶𝘰𝘯𝘢𝘳𝘦 𝘭𝘢 𝘤𝘩𝘪𝘵𝘢𝘳𝘳𝘢: 𝘢𝘤𝘤𝘰𝘳𝘥𝘰 𝘥𝘰𝘱𝘰 𝘢𝘤𝘤𝘰𝘳𝘥𝘰, 𝘴𝘪 𝘴𝘦𝘯𝘵𝘪𝘷𝘢 𝘱𝘪ù 𝘷𝘪𝘷𝘰 𝘤𝘩𝘦 𝘮𝘢𝘪.
Osservando la 𝘭𝘶𝘱𝘢𝘤𝘤𝘩𝘪𝘰𝘵𝘵𝘢 Kathrine, che si spostava delicatamente i suoi ricci ciuffi, posizionandoli dietro le orecchie, cominciò a suonare una melodia dolce e rilassante: 𝘥𝘰𝘭𝘤𝘦 𝘤𝘰𝘮𝘦 𝘭𝘦𝘪.. 𝘦, 𝘤𝘪ò 𝘤𝘩𝘦 𝘤𝘰𝘮𝘪𝘯𝘤𝘪ò 𝘢 𝘱𝘳𝘰𝘷𝘢𝘳𝘦 𝘱𝘦𝘳 𝘭𝘦𝘪.
Quest'ultima non potette fare a meno che voltarsi e notando il passionale e concentrato sguardo di Remus mentre suonava, sorrise: gli piaceva davvero tanto, ma era come se Remus sapeva che quella melodia le sarebbe piaciuta, tanto che la rese più tranquilla. Ma, prima che potesse abbassare gli occhi, Remus si sentì osservato, così ricambiò mentre Kathrine disse: "𝗖𝗵𝗲 𝗰𝗼𝘀𝗮 𝗰'è?"
𝗥: 𝗡𝗼𝗻 𝗵𝗼 𝗽𝗮𝗿𝗹𝗮𝘁𝗼. Disse ridendo.
𝗞: 𝗣𝗲𝗿𝗰𝗵é 𝗺𝗶 𝗴𝘂𝗮𝗿𝗱𝗮 𝗶𝗻 𝗾𝘂𝗲𝗹 𝗺𝗼𝗱𝗼?
𝗥: 𝗣𝗲𝗿𝗰𝗵é è 𝗺𝗼𝗹𝘁𝗼 𝗯𝗲𝗹𝗹𝗮.
𝗞: 𝗢𝗵 𝗺𝗮𝗺𝗺𝗮.. : è 𝗯𝗿𝗮𝘃𝗼 𝗰𝗼𝗻 𝗹𝗲 𝗽𝗮𝗿𝗼𝗹𝗲 𝘀𝗮? Disse ridendo.
𝗥: È 𝗹𝗮 𝘃𝗲𝗿𝗶𝘁à: 𝗺𝗮 𝗻𝗼𝗻 è 𝘀𝗼𝗹𝗼 𝗹𝗮 𝘀𝘂𝗮 𝗯𝗲𝗹𝗹𝗲𝘇𝘇𝗮 𝗲𝘀𝘁𝗲𝗿𝗶𝗼𝗿𝗲, 𝗮𝗻𝗰𝗵𝗲 𝗾𝘂𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗶𝗻𝘁𝗲𝗿𝗶𝗼𝗿𝗲. 𝗖𝗶ò 𝗰𝗵𝗲 𝗵𝗮 𝗱𝗲𝗻𝘁𝗿𝗼.
E avvicinandosi a lui, Kathrine disse: "È 𝗯𝗿𝗮𝘃𝗼 𝘀𝗶𝗮 𝗮 𝗽𝗮𝗿𝗹𝗮𝗿𝗲 𝗰𝗵𝗲 𝗮 𝘀𝘂𝗼𝗻𝗮𝗿𝗲: 𝗱𝗼𝘃𝗲 𝗵𝗮 𝗶𝗺𝗽𝗮𝗿𝗮𝘁𝗼?"
𝗥:𝗠𝗶 𝗵𝗮 𝗶𝗻𝘀𝗲𝗴𝗻𝗮𝘁𝗼 𝗺𝗶𝗼 𝗽𝗮𝗱𝗿𝗲: 𝗾𝘂𝗮𝗻𝗱𝗼 𝗲𝗿𝗼 𝗽𝗶𝗰𝗰𝗼𝗹𝗼, 𝗻𝗼𝗻 𝗵𝗼 𝗺𝗮𝗶 𝗮𝘃𝘂𝘁𝗼 𝗺𝗼𝗹𝘁𝗶 𝗮𝗺𝗶𝗰𝗶, 𝗰𝗼𝘀ì 𝗺𝗶 𝘀𝗼𝗻𝗼 𝗿𝗶𝗳𝘂𝗴𝗶𝗮𝘁𝗼 𝗻𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗹𝗲𝘁𝘁𝘂𝗿𝗮 𝗲 𝗻𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗺𝘂𝘀𝗶𝗰𝗮.
𝗧𝗶 𝗿𝗲𝗻𝗱𝗲 𝘃𝗶𝘃𝗼.., 𝗲 𝗽𝗶𝗮𝗻 𝗽𝗶𝗮𝗻𝗼 𝗿𝗶𝗲𝘀𝗰𝗶 𝗮 𝗰𝗼𝗺𝗽𝗿𝗲𝗻𝗱𝗲𝗿𝗲 𝗹𝗮 𝗴𝗲𝗻𝘁𝗲.
𝗞: 𝗟𝗲𝗶 𝗮𝘃𝗲𝘃𝗮 𝗽𝗼𝗰𝗵𝗶 𝗮𝗺𝗶𝗰𝗶?! 𝗙𝗮𝘁𝗶𝗰𝗼 𝗮 𝗰𝗿𝗲𝗱𝗲𝗿𝗰𝗶 𝘀𝗮? 𝗜𝗻𝘀𝗼𝗺𝗺𝗮.. : è 𝗰𝗼𝗺𝗲 𝘀𝗲 𝗹𝗲𝗶 𝗶𝗻 𝗾𝘂𝗮𝗹𝗰𝗵𝗲 𝗺𝗼𝗱𝗼 𝘀𝗲𝗻𝘁𝗶𝘀𝘀𝗲 𝗰𝗶ò 𝗰𝗵𝗲 𝗽𝗿𝗼𝘃𝗮𝗻𝗼 𝗴𝗹𝗶 𝗮𝗹𝘁𝗿𝗶 𝗲 𝘃𝗼𝗴𝗹𝗶𝗮 𝗮𝗶𝘂𝘁𝗮𝗿𝗹𝗶 𝗮 𝗾𝘂𝗮𝗹𝘀𝗶𝗮𝘀𝗶 𝗰𝗼𝘀𝘁𝗼. 𝗗𝗶𝗰𝗼 𝗯𝗲𝗻𝗲?
Annuendo dolcemente Remus rispose: "𝗗𝗶𝗲𝗰𝗶 𝗽𝘂𝗻𝘁𝗶 𝗮𝗹𝗹𝗮 𝗹𝘂𝗽𝗮𝗰𝗰𝗵𝗶𝗼𝘁𝘁𝗮 𝗕𝗹𝗮𝗰𝗸!" Quest'ultima scoppiò a ridere e, disse: "𝗖𝗼𝗺𝗲 𝗺𝗮𝗶 𝗽𝗿𝗼𝗽𝗿𝗶𝗼 𝗾𝘂𝗲𝘀𝘁𝗼 𝘀𝗼𝗽𝗿𝗮𝗻𝗻𝗼𝗺𝗲?"
𝗥: 𝗜𝗹 𝗹𝘂𝗽𝗼 è 𝘂𝗻𝗼 𝗱𝗲𝗶 𝗺𝗶𝗲𝗶 𝗮𝗻𝗶𝗺𝗮𝗹𝗶 𝗽𝗿𝗲𝗳𝗲𝗿𝗶𝘁𝗶. Disse mentendo: 𝘯𝘰𝘯 𝘱𝘰𝘵𝘦𝘷𝘢 𝘳𝘢𝘤𝘤𝘰𝘯𝘵𝘢𝘳𝘭𝘦 𝘥𝘦𝘭 𝘴𝘶𝘰 𝘴𝘦𝘨𝘳𝘦𝘵𝘰. 𝘚𝘪𝘤𝘶𝘳𝘢𝘮𝘦𝘯𝘵𝘦 𝘭'𝘢𝘷𝘳𝘦𝘣𝘣𝘦 𝘨𝘶𝘢𝘳𝘥𝘢𝘵𝘰 𝘤𝘰𝘯 𝘰𝘤𝘤𝘩𝘪 𝘥𝘪𝘷𝘦𝘳𝘴𝘪.. E continuando disse: "𝗔𝗱 𝗼𝗴𝗻𝗶 𝗺𝗼𝗱𝗼 𝘀𝗲𝗻𝘁𝗼 𝗹𝗲𝗶 𝗞𝗮𝘁𝗵𝗿𝗶𝗻𝗲."
𝗞: 𝗘 𝗾𝘂𝗶𝗻𝗱𝗶? Disse sorridendo.
𝗥: 𝗡𝗼𝗻 𝗺𝗶 𝗮𝘃𝗿𝗲𝗯𝗯𝗲 𝗮𝘁𝘁𝗮𝗰𝗰𝗮𝘁𝗼. Disse con decisione.
Sospirando Kathrine rispose: "𝗔𝘃𝗿𝗲𝗶 𝘃𝗼𝗹𝘂𝘁𝗼 𝗮𝘁𝘁𝗮𝗰𝗰𝗮𝗿𝗲 𝗶 𝗺𝗶𝗲𝗶 𝗴𝗲𝗻𝗶𝘁𝗼𝗿𝗶 𝗲 𝗥𝗮𝗯𝗮𝘀𝘁𝗮𝗻 𝗶𝗻 𝗾𝘂𝗲𝗹 𝗺𝗼𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼.
𝗧𝘂𝘁𝘁𝗲 𝗾𝘂𝗲𝗹𝗹𝗲 𝗽𝗮𝗿𝗼𝗹𝗲 𝗰𝗵𝗲 𝗴𝗹𝗶 𝗵𝗮 𝗿𝗶𝘃𝗼𝗹𝘁𝗼.. . "
𝗥: 𝗧𝗿𝗮𝗻𝗾𝘂𝗶𝗹𝗹𝗮: 𝗶 𝗴𝗿𝗶𝗳𝗼𝗻𝗱𝗼𝗿𝗼 𝗲 𝗶 𝘀𝗲𝗿𝗽𝗲𝘃𝗲𝗿𝗱𝗲 𝗻𝗼𝗻 𝗵𝗮𝗻𝗻𝗼 𝗺𝗮𝗶 𝗮𝘃𝘂𝘁𝗼 𝗱𝗲𝗶 𝗯𝘂𝗼𝗻𝗶 𝗿𝗮𝗽𝗽𝗼𝗿𝘁𝗶.
𝗞: 𝗟𝗮 𝗺𝗶𝗮 𝗳𝗮𝗺𝗶𝗴𝗹𝗶𝗮 𝗰𝗿𝗲𝗱𝗲 𝗻𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗽𝘂𝗿𝗲𝘇𝘇𝗮 𝗱𝗲𝗹 𝘀𝗮𝗻𝗴𝘂𝗲 𝗲 𝗻𝗼𝗻 𝘀𝗮 𝗰𝗼𝘀𝗮 𝘀𝗶𝗮 𝗹'𝗮𝗺𝗼𝗿𝗲: 𝗽𝘂𝗿𝗼𝘀𝗮𝗻𝗴𝘂𝗲, 𝗺𝗲𝘇𝘇𝗼𝘀𝗮𝗻𝗴𝘂𝗲..𝗼 𝗯𝗮𝗯𝗯𝗮𝗻𝗼.., 𝗾𝘂𝗮𝗹𝗲 𝗱𝗶𝗳𝗳𝗲𝗿𝗲𝗻𝘇𝗮 𝗽𝘂ò 𝗲𝘀𝘀𝗲𝗿𝗰𝗶? 𝗡𝗲𝘀𝘀𝘂𝗻𝗮.. .
𝗖𝗵𝗲 𝗶𝗱𝗶𝗼𝘁𝗶!
Ridendo Remus, disse: "𝗦𝗲𝗶 𝗺𝗼𝗹𝘁𝗼 𝘀𝗶𝗺𝗶𝗹𝗲 𝗮 𝗦𝗶𝗿𝗶𝘂𝘀: 𝗻𝗼𝗻 𝘀𝗲𝗶 𝘂𝗴𝘂𝗮𝗹𝗲 𝗮 𝗹𝗼𝗿𝗼.., 𝘁𝘂 𝘀𝗲𝗶 𝘀𝗽𝗲𝗰𝗶𝗮𝗹𝗲." E con sguardo perplesso continuò: "𝗢𝗽𝘀.., 𝗻𝗼𝗻 𝗹𝗲 𝗵𝗼 𝗱𝗮𝘁𝗼 𝗱𝗲𝗹 𝗹𝗲𝗶!"
𝗞: 𝗣𝗲𝗿 𝘁𝗲 𝗳𝗮𝗿ò 𝘂𝗻 𝗲𝗰𝗰𝗲𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲: 𝗮 𝗽𝗮𝘁𝘁𝗼 𝗰𝗵𝗲 𝘀𝘂𝗼𝗻𝗶 𝗮𝗻𝗰𝗼𝗿𝗮. Disse sorridendo e quando si sedette accanto a lui, quest'ultimo sorrise e cominciò a suonare una melodia piuttosto allegra: 𝘭𝘦 𝘭𝘰𝘳𝘰 𝘮𝘢𝘯𝘪 𝘣𝘢𝘵𝘵𝘦𝘷𝘢𝘯𝘰 𝘢 𝘳𝘪𝘵𝘮𝘰, 𝘱𝘳𝘰𝘱𝘳𝘪𝘰 𝘤𝘰𝘮𝘦 𝘪 𝘴𝘪𝘯𝘤𝘦𝘳𝘪 𝘴𝘰𝘳𝘳𝘪𝘴𝘪 𝘤𝘩𝘦 𝘴𝘪 𝘴𝘤𝘢𝘮𝘣𝘪𝘢𝘷𝘢𝘯𝘰.
𝘓𝘢 𝘴𝘤𝘪𝘯𝘵𝘪𝘭𝘭𝘢 𝘤𝘰𝘮𝘪𝘯𝘤𝘪ò 𝘢𝘥 𝘢𝘤𝘤𝘦𝘯𝘥𝘦𝘳𝘴𝘪.
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𝐁𝐥𝐚𝐜𝐤 𝐦𝐨𝐨𝐧: "𝐀𝐦𝐨𝐫𝐞" 𝐚𝐥 𝐜𝐡𝐢𝐚𝐫𝐨 𝐝𝐢 𝐥𝐮𝐧𝐚
Fanfiction|Dopo aver ripreso le sue 𝘴𝘦𝘮𝘣𝘪𝘢𝘯𝘻𝘦 𝘶𝘮𝘢𝘯𝘦, Remus respirò affannosamente per poi stendersi sul ruvido prato e, guardando il candido viso di Kathrine, si scostò leggermente da lei per paura, paura di poterle fare del male, dicendo: "𝐈𝐨...
