𝐁𝐥𝐚𝐜𝐤 𝐦𝐨𝐨𝐧: "𝐀𝐦𝐨𝐫𝐞" 𝐚𝐥 𝐜𝐡𝐢𝐚𝐫𝐨 𝐝𝐢 𝐥𝐮𝐧𝐚

Capitolo 31- Una scelta sbagliata

In quella calda giornata primaverile, Regulus con indosso un semplice maglioncino color beige simile a quello della sabbia accompagnato dal suo cappotto 𝘱𝘳𝘦𝘧𝘦𝘳𝘪𝘵𝘰, con dei pantaloni color nero come la pece e dai mocassini del medesimo colore, insieme al 𝘴𝘶𝘰 𝘧𝘪𝘥𝘢𝘵𝘰 𝘦𝘭𝘧𝘰 𝘥𝘰𝘮𝘦𝘴𝘵𝘪𝘤𝘰 Kreacher, si diresse velocemente al 𝘮𝘢𝘦𝘴𝘵𝘰𝘴𝘰 porto di Londra, dove la loro 𝘱𝘪𝘤𝘤𝘰𝘭𝘢 𝘣𝘢𝘳𝘤𝘢 li attendeva: 𝘭𝘢 𝘥𝘦𝘤𝘪𝘴𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘦𝘳𝘢 𝘰𝘳𝘮𝘢𝘪 𝘱𝘳𝘦𝘴𝘢. 𝘚𝘢𝘳𝘦𝘣𝘣𝘦 𝘴𝘵𝘢𝘵𝘢 𝘶𝘯𝘢 𝘮𝘪𝘴𝘴𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘴𝘶𝘪𝘤𝘪𝘥𝘢 𝘢𝘷𝘷𝘦𝘯𝘵𝘶𝘳𝘢𝘳𝘴𝘪 𝘢𝘭𝘭'𝘪𝘯𝘵𝘦𝘳𝘯𝘰 𝘥𝘪 𝘲𝘶𝘦𝘭𝘭𝘢 𝘤𝘢𝘷𝘦𝘳𝘯𝘢, 𝘮𝘢 𝘪𝘯 𝘲𝘶𝘢𝘭𝘤𝘩𝘦 𝘮𝘰𝘥𝘰 𝘥𝘰𝘷𝘦𝘷𝘢 𝘧𝘦𝘳𝘮𝘢𝘳𝘦 𝘝𝘰𝘭𝘥𝘦𝘮𝘰𝘳𝘵.

Pensò mentre salì sulla 𝘱𝘪𝘤𝘤𝘰𝘭𝘢 𝘣𝘢𝘳𝘤𝘢, osservando con piccole lacrime che fuoriuscirono dai suoi occhi color grigio, per 𝘭'𝘶𝘭𝘵𝘪𝘮𝘢 𝘷𝘰𝘭𝘵𝘢 la città in cui crebbe, in cui si divertì e in cui conviveva con il 𝘴𝘶𝘰 𝘤𝘰𝘮𝘱𝘢𝘨𝘯𝘰 𝘱𝘢𝘻𝘻𝘰, nonché Barty: 𝘤𝘰𝘭𝘶𝘪 𝘤𝘩𝘦 𝘭𝘰 𝘧𝘦𝘤𝘦 𝘳𝘪𝘷𝘪𝘷𝘦𝘳𝘦, 𝘤𝘰𝘭𝘶𝘪 𝘤𝘩𝘦 𝘨𝘭𝘪 𝘧𝘢𝘤𝘦𝘷𝘢 𝘱𝘳𝘰𝘷𝘢𝘳𝘦 𝘦𝘮𝘰𝘻𝘪𝘰𝘯𝘪 𝘦 𝘴𝘦𝘯𝘴𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘪 𝘮𝘢𝘪 𝘴𝘦𝘯𝘵𝘪𝘵𝘦 𝘱𝘳𝘪𝘮𝘢.
𝘐𝘭 𝘴𝘶𝘰 𝘱𝘳𝘪𝘮𝘰 𝘦 𝘷𝘦𝘳𝘰 𝘢𝘮𝘰𝘳𝘦, 𝘪𝘭 𝘴𝘶𝘰 𝘱𝘶𝘯𝘵𝘰 𝘥𝘪 𝘳𝘪𝘧𝘦𝘳𝘪𝘮𝘦𝘯𝘵𝘰, 𝘤𝘩𝘦 𝘪𝘨𝘯𝘢𝘳𝘰 𝘥𝘪 𝘵𝘶𝘵𝘵𝘰, 𝘢𝘵𝘵𝘦𝘯𝘥𝘦𝘷𝘢 𝘪𝘭 𝘴𝘶𝘰 𝘪𝘮𝘱𝘳𝘰𝘷𝘷𝘪𝘴𝘰 𝘢𝘳𝘳𝘪𝘷𝘰 𝘢𝘭 𝘮𝘢𝘵𝘳𝘪𝘮𝘰𝘯𝘪𝘰 𝘥𝘪 𝘓𝘪𝘭𝘺 𝘦 𝘑𝘢𝘮𝘦𝘴: 𝘯𝘰𝘯 𝘴𝘢𝘱𝘦𝘯𝘥𝘰 𝘤𝘩𝘦 𝘤𝘪ò 𝘯𝘰𝘯 𝘴𝘢𝘳𝘦𝘣𝘣𝘦 𝘢𝘤𝘤𝘢𝘥𝘶𝘵𝘰.

Seduto a bordo della 𝘱𝘪𝘤𝘤𝘰𝘭𝘢 𝘣𝘢𝘳𝘤𝘢, Regulus volse il suo sguardo al cielo che pian piano assunse un color nero come le tenebre, coprendo così le raggianti stelle: 𝘭𝘢 𝘴𝘶𝘢 𝘥𝘦𝘴𝘵𝘪𝘯𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦, 𝘦𝘳𝘢 𝘰𝘳𝘮𝘢𝘪 𝘷𝘪𝘤𝘪𝘯𝘢. 𝘕𝘰𝘯 𝘴𝘪 𝘱𝘰𝘵𝘦𝘷𝘢 𝘱𝘪ù 𝘵𝘰𝘳𝘯𝘢𝘳𝘦 𝘪𝘯𝘥𝘪𝘦𝘵𝘳𝘰.
Disse fra sé e sé, osservando anche le onde del mare color bluastro che si agitavano sempre più; d'un tratto questi suoi pensieri vennero interrotti dal 𝘴𝘶𝘰 𝘦𝘭𝘧𝘰 𝘥𝘰𝘮𝘦𝘴𝘵𝘪𝘤𝘰 Kreacher, che disse: "È 𝗽𝗿𝗼𝗽𝗿𝗶𝗼 𝘀𝗶𝗰𝘂𝗿𝗼 𝗱𝗶 𝗰𝗶ò 𝗰𝗵𝗲 𝘀𝘁𝗮 𝗽𝗲𝗿 𝗳𝗮𝗿𝗲 𝗽𝗮𝗱𝗿𝗼𝗻𝗲?"
𝗥𝗲𝗴: 𝗠𝗮𝗶 𝘀𝘁𝗮𝘁𝗼 𝗰𝗼𝘀ì 𝘀𝗶𝗰𝘂𝗿𝗼 𝗞𝗿𝗲𝗮𝗰𝗵𝗲𝗿. Disse 𝘤𝘦𝘭𝘢𝘯𝘥𝘰 𝘭𝘢 𝘴𝘶𝘢 𝘱𝘢𝘶𝘳𝘢: 𝘯é 𝘢𝘷𝘦𝘷𝘢 𝘮𝘰𝘭𝘵𝘢, 𝘮𝘢 𝘥𝘰𝘷𝘦𝘷𝘢 𝘧𝘦𝘳𝘮𝘢𝘳𝘦 𝘝𝘰𝘭𝘥𝘦𝘮𝘰𝘳𝘵.
𝘕𝘰𝘯 𝘨𝘭𝘪 𝘢𝘷𝘳𝘦𝘣𝘣𝘦 𝘱𝘦𝘳𝘮𝘦𝘴𝘴𝘰 𝘥𝘪 𝘥𝘪𝘷𝘦𝘯𝘵𝘢𝘳𝘦 𝘪𝘯𝘷𝘪𝘯𝘤𝘪𝘣𝘪𝘭𝘦 𝘦𝘥 𝘶𝘤𝘤𝘪𝘥𝘦𝘳𝘦 𝘭𝘢 𝘴𝘶𝘢 𝘢𝘥𝘰𝘳𝘢𝘵𝘢 𝘴𝘰𝘳𝘦𝘭𝘭𝘪𝘯𝘢 𝘒𝘢𝘵𝘩𝘳𝘪𝘯𝘦: 𝘲𝘶𝘢𝘯𝘵𝘰 𝘨𝘭𝘪 𝘴𝘢𝘳𝘦𝘣𝘣𝘦 𝘮𝘢𝘯𝘤𝘢𝘵𝘢 𝘪𝘯𝘴𝘪𝘦𝘮𝘦 𝘢 𝘲𝘶𝘦𝘭 𝘮𝘢𝘭𝘢𝘯𝘥𝘳𝘪𝘯𝘰 𝘥𝘪 𝘴𝘶𝘰 𝘧𝘳𝘢𝘵𝘦𝘭𝘭𝘰 𝘚𝘪𝘳𝘪𝘶𝘴.
𝗞: 𝗣𝗲𝗿 𝗴𝗶𝘂𝗻𝗴𝗲𝗿𝗲 𝗻𝗲𝗹 𝗽𝘂𝗻𝘁𝗼 𝗰𝗲𝗻𝘁𝗿𝗮𝗹𝗲 𝗱𝗼𝘃𝗲 𝗩𝗼𝗹𝗱𝗲𝗺𝗼𝗿𝘁 𝗵𝗮 𝗻𝗮𝘀𝗰𝗼𝘀𝘁𝗼 𝗶𝗹 𝗺𝗲𝗱𝗮𝗴𝗹𝗶𝗼𝗻𝗲, 𝗯𝗶𝘀𝗼𝗴𝗻𝗲𝗿à 𝗽𝗮𝗴𝗮𝗿𝗲 𝘂𝗻 𝗽𝗲𝗱𝗮𝗴𝗴𝗶𝗼: 𝘃𝗲𝗿𝘀𝗮𝗿𝗲 𝘂𝗻 𝘁𝗿𝗶𝗯𝘂𝘁𝗼 𝗱𝗶 𝘀𝗮𝗻𝗴𝘂𝗲.
𝗣𝗼𝘁𝗿𝗲𝗶 𝗳𝗮𝗿.. . Ed interrompendolo Regulus disse: "𝗡𝗼, 𝗰𝗼𝗹𝘂𝗶 𝗰𝗵𝗲 𝗱𝗲𝘃𝗲 𝗳𝗮𝗿𝗹𝗼 𝘀𝗼𝗻𝗼 𝗶𝗼: 𝘁𝘂 𝗺𝗶 𝗮𝗶𝘂𝘁𝗲𝗿𝗮𝗶 𝗮 𝗯𝗲𝗿𝗲 𝗹𝗮 𝗽𝗼𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗰𝗮𝘃𝗲𝗿𝗻𝗮.
𝗖𝗼𝗻 𝗾𝘂𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗽𝗼𝘁𝗿𝗲𝗶 𝗽𝗲𝗿𝗱𝗲𝗿𝗲 𝗶 𝘀𝗲𝗻𝘀𝗶, 𝗺𝗮 𝘁𝘂 𝗱𝗲𝘃𝗶 𝗽𝗿𝗼𝗺𝗲𝘁𝘁𝗲𝗿𝗺𝗶 𝗰𝗵𝗲 𝗿𝗶𝘂𝘀𝗰𝗶𝗿𝗮𝗶 𝗮 𝗳𝗮𝗿𝗺𝗲𝗹𝗮 𝗯𝗲𝗿𝗲 𝘁𝘂𝘁𝘁𝗮, 𝗶𝗻𝘁𝗲𝗻𝘀𝗶? 𝗔𝗻𝗰𝗵𝗲 𝘀𝗲 𝗱𝗼𝘃𝗲𝘀𝘀𝗶 𝗶𝗺𝗽𝗮𝘇𝘇𝗶𝗿𝗲: è 𝘂𝗻 𝗼𝗿𝗱𝗶𝗻𝗲." 𝘚𝘢𝘱𝘦𝘷𝘢 𝘣𝘦𝘯𝘪𝘴𝘴𝘪𝘮𝘰 𝘤𝘩𝘦 𝘨𝘭𝘪 𝘦𝘭𝘧𝘪 𝘰𝘣𝘣𝘦𝘥𝘪𝘷𝘢𝘯𝘰 𝘢 𝘲𝘶𝘢𝘭𝘴𝘪𝘢𝘴𝘪 𝘰𝘳𝘥𝘪𝘯𝘦 𝘥𝘦𝘪 𝘭𝘰𝘳𝘰 𝘱𝘢𝘥𝘳𝘰𝘯𝘪, 𝘱𝘦𝘳𝘤𝘪ò 𝘨𝘪𝘰𝘤ò 𝘲𝘶𝘦𝘴𝘵𝘢 𝘤𝘢𝘳𝘵𝘢: 𝘒𝘳𝘦𝘢𝘤𝘩𝘦𝘳 𝘦𝘳𝘢 𝘮𝘰𝘭𝘵𝘰 𝘭𝘦𝘨𝘢𝘵𝘰 𝘢 𝘭𝘶𝘪, 𝘮𝘢 𝘪𝘯 𝘲𝘶𝘦𝘭 𝘮𝘰𝘮𝘦𝘯𝘵𝘰 𝘥𝘰𝘷𝘦𝘷𝘢 𝘢𝘴𝘤𝘰𝘭𝘵𝘢𝘳𝘭𝘰.
Difatti quest'ultimo annuì 𝘤𝘰𝘯𝘵𝘳𝘰𝘷𝘰𝘨𝘭𝘪𝘢, dicendo:"𝗗'𝗮𝗰𝗰𝗼𝗿𝗱𝗼 𝗺𝗶𝗼 𝗽𝗮𝗱𝗿𝗼𝗻𝗲: 𝘀𝗰𝗲𝗻𝗱𝗮 𝘀𝗶𝗮𝗺𝗼 𝗮𝗿𝗿𝗶𝘃𝗮𝘁𝗶." Disse per poi recarsi con il 𝘴𝘶𝘰 𝘱𝘢𝘥𝘳𝘰𝘯𝘤𝘪𝘯𝘰 all'interno della lugubre e cupa caverna: dove, dopo aver superato i 𝘱𝘳𝘪𝘮𝘪 𝘱𝘪𝘤𝘤𝘰𝘭𝘪 𝘰𝘴𝘵𝘢𝘤𝘰𝘭𝘪, riuscirono ad avanzare verso la 𝘷𝘢𝘴𝘤𝘢 di solido vetro, contenente la 𝘮𝘢𝘭𝘦𝘥𝘦𝘵𝘵𝘢 pozione.