𝓾𝓷𝓸

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"Andiamo Cora, va a dormire" insistette la madre della piccola bambina mentre questa di dormire, non ne voleva proprio sapere.

Ad Encanto, era ormai buio e, a detta della signora Guzman, tutti i bambini e genitori erano nei loro letti a fare sogni tranquilli. Tutti tranne Cora, piena di curiosità e voglia di riascoltare quella storia intrigante sulla famiglia più importante del villaggio.

Cora è una bambina di 5 anni molto vivace e carina. Ha i capelli corti e ondulati, castano scuro, gli occhi verdi molto chiaro e la sua pelle è olivastra.

"Raccontami ancora la storia dei Maral" esclamò togliendosi le coperte di dosso e saltando sul letto energica.

La madre scosse la testa divertita, la prese in braccio e gli rimboccò le coperte. Si sedette vicino alla bimba accarezzandole le gambe intanto che questa la fissava attenta e in attesa di risentire quel fantastico racconto.

"Loro sono i Madrigal, Cora" la corresse dandole un pizzicotto sulla pancia, cosa che provocò una risatina alla bambina "e nella loro casa, giace la candela del miracolo"

"E cos'è la candela del miracolo?" domandò con voce lieve per lo stupore.

"Molto tempo fa, quando Alma e Pedro diedero alla luce i loro tre figli, dovettero abbandonare la loro casa per colpa dell'arrivo dei conquistadores"

"Chi sono i conquistadores?" la interruppe Cora ricevendo in cambio un sorriso.

"I conquistadores sono semplici soldati mi bebè" rispose accarezzandole la guancia "soldati che conquistano terre in modo da far crescere il loro territorio"

"E poi che è successo?" chiese portandosi la coperta fino a sotto il collo.

"Beh, loro, insieme a tutti i loro compaesani, andarono via dal loro paese per cercare un altro posto in cui vivere. Purtroppo però, i conquistadores furono più veloci e li seguirono, portando così al sacrificio di Pedro"

Fece una breve pausa, dove la bambina stava per domandare come la storia continuasse ma venne subito preceduta "Ma, nel momento più buio, Alma ricevette un miracolo, e quel miracolo è racchiuso nella candela che possiede una fiamma magica che brillerà in eterno"

"E come finisce la storia?" domandò impaziente la piccola alzandosi dal materasso e poggiando il mento sulle gambe della madre.

"La fiamma ci diede come dono un posto sicuro dove vivere e pieno di meraviglia"

"Un Encanto" mormorò la bambina.

"Esatto mi amor" rispose la madre sfiorandole il nasino con l'indice.

"Questo dono poi si propagò costruendo così la grande casa in cui ora loro vivono. Anni dopo, quando i figli di Alma ebbero la giusta età, il miracolo diede loro dei talenti per aiutare loro e noi. E così accadde anche ai loro figli che ricevettero il loro talento nel loro stesso modo, ovviamente ognuno ne aveva uno diverso, e grazie a questi talenti hanno reso il luogo in cui viviamo un paradiso"

"E quali sono questi talenti?" chiese la bambina alzandosi in piedi e salendo sulle spalle della signora Guzman.

Questa la prese in braccio e la fece sedere sulle sue gambe, tenendola saldamente per le braccia in modo da non farla cadere.

"Julieta, può curare ogni tua ferita con qualunque cibo lei prepari; Pepa, può cambiare il meteo in base al suo umore; infine Bruno" si bloccò cambiando completamente espressione, sembrava una triste e piena di malinconia.

"Qual è il talento di Bruno?" la incoraggiò a continuare la bambina facendo sorridere lievemente la madre.

"Lui prevede il futuro ma ormai lui non c'è più, si è completamente allontanato dalla famiglia e da Encanto. O almeno, così hanno raccontato. Poi, ci sono i figli delle due sorelle: Isabela, può riempire di fiori qualunque cosa lei voglia; Luisa, può sollevare qualsiasi cosa con la sua super forza" spiegò alzando in aria la bimba che rise animatamente "Dolores, può sentir parlare qualcuno anche da chilometri e chilometri di distanza; Camilo, può prendere le somiglianze di chiunque lui voglia. Infine c'è Mirabel, lei purtroppo non ha avuto nessun talento per un motivo ignoto tutt'ora a tutti noi e alla famiglia"

"Ho una domanda però"

"Solo una?" chiese la madre con sguardo da rimprovero e la bambina annuì.

"Credi che questa candela potrà mai spegnersi?"

Nel momento in cui la madre stava per rispondere, qualcuno aprì la porta della cameretta mostrandosi mezzo assonnato e con i capelli spettinati, si strofinò gli occhi prima di parlare.

"Mamá! Non riesco a dormire se voi continuate a parlare!" le rimproverò il ragazzo prima di sbadigliare molto rumorosamente e allungare le braccia indietro per stirarsi.

Il suo forte sbadiglio, portò anche la sorellina a sbadigliare e strofinarsi gli occhi per la stanchezza, per stasera basta racconti.

Mariano, rispetto alla sorella, è il più grande ed ha 12 anni, non è tanto vivace come la sorellina ma semplicemente gli piace mettersi in mostra. È un ragazzo alto e più o meno muscoloso, capelli molto scuri tendenti al nero, occhi marroni e la pelle della stessa carnagione della sorella.

"Scusa Mariano, tua sorella voleva ascoltare di nuovo la storia dei Madrigal" rispose la madre sistemando la piccola sotto le coperte, di nuovo.

"Non è colpa mia se è una bella storia!" ribattè ricevendo un bacio sulla fronte dalla madre.

"Ora però a dormire" le sussurrò accarezzandole i capelli e dandole un altro bacio, stavolta sulla guancia.

Si alzò dal letto raggiungendo il figlio davanti alla porta che continuava a stirarsi e sbadigliare.

"Buona notte mi bebé" disse aspettando risposta prima di chiudersi la porta alle spalle.

"Buona notte mamá" rispose la bambina rannicchiandosi da un lato e chiudendo subito gli occhi.

La signora Guzman si chiuse la porta della camera alle spalle dando la possibilità a lei e Mariano di tornare a dormire.

Intanto però, la bambina non stava realmente dormendo e infatti riaprì subito gli occhi non appena sentì il suono di passi allontanarsi.

Scese velocemente, senza fare il minimo rumore, dal letto per poi arrampicarsi sul baule sotto la finestra e ammirare il paesaggio fuori.

Il punto della città in cui abitava, era perfetto per lei perchè poteva vedere quando voleva la famosa casa della sua famiglia preferita, sempre illuminata e piena di colori.

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sono viva ed ho scritto una storia che mi convince un po' di più.
harry potter non l'ho dimenticato intendiamoci, ma credo che questa storia su encanto sia scritta meglio rispetto a come scritto le mie storie precedenti.

spero che piaccia ugualmente<3

𝗉𝖺𝗋𝖺 𝗌𝗂𝖾𝗆𝗉𝗋𝖾 𝖼𝗈𝗇𝗍𝗂𝗀𝗈 - 𝖼𝖺𝗆𝗂𝗅𝗈 𝗆𝖺𝖽𝗋𝗂𝗀𝖺𝗅Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora