𝓸𝓬𝓱𝓸

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"Che carini" sussurrò addolcita una voce femminile prima che cadessero delle gocce d'acqua sul pavimento, e anche in modo pesante.

"Pepi andiamo, o li sveglierai con la pioggia" aggiunse un'altra voce.

"Vai che io ti raggiungo"

"Ma, Pepi..."

Si sentì un improvviso tuono seguito poi da dei passi che andarono via di corsa ed una porta chiudersi bruscamente.

Aprii lentamente gli occhi trovando di fronte a me il collo di Camilo e il colletto del suo pigiama semiaperto, essendo un pigiama con i bottoni. Alzai lo sguardo sul suo viso e notai che anche lui fosse sveglio come me e che mi stesse guardando.

"Buongiorno tesorini" ci salutò Pepa facendoci voltare entrambi verso di lei.

Questa stava sorridendo, quasi con le lacrime agli occhi dato che aveva gli occhi leggermente lucidi e stava tirando su con il naso, e continuando a fissarci con uno sguardo dolce.

"Se volete scendere la colazione è pronta, è da un po' che vi aspettiamo ma ora capisco il perchè. Anche se non avrei quasi voluto svegliarvi" rispose sorridendo alla fine della frase.

Si avviò verso la porta dove, prima di uscire, ci fece un occhiolino alla quale Camilo gli fece cenno di andare via con una mano, quasi infastidito ma anche in parte divertito, una minima parte proprio. Uscì dalla stanza chiudendo piano la porta e parve che scese subito sotto dato che si sentirono dei passi scendere le scale.

"A te cosa ti ha svegliato? Il tuono o la porta che ha sbattuto mio padre prima di uscire?" chiese strofinandosi gli occhi con una mano e sbadigliando rumorosamente.

"Entrambi" risposi divertita dal suo forte sbadiglio.

Si staccò piano dall'abbraccio, stessa cosa anche io, e si alzò dal letto avvicinandosi al suo armadio per prendere i vestiti, io mi sistemai solo per bene la gonna e la camicia un po' sgualcita.

"Dormito bene?" domandò prendendo la sua solita camicia grigia chiara, il suo solito poncho giallo a strisce arancioni ed i suoi soliti jeans verde vomito, credo sia quel colore.

"Sì bene, tu?" chiesi avvicinandomi ad uno specchio lì vicino e sistemandomi i capelli con le mani.

"Molto bene sì" rispose con voce roca e subito si schiarì la voce.

Prese tutto il necessario per cambiarsi e si diresse verso la porta da dove uscì in fretta e furia lasciandomi lì con le mani in mano, probabilmente cerca di allontanarsi per non raccontarmi di stanotte.

Cercai ancora di sistemarmi i capelli ma notai che fossero troppo annodati e quindi uscii dalla stanza cercando qualcuno che avesse una spazzola, tanto erano tutti sotto perciò avrei chiesto a qualcuno sotto.

Scesi in cucina ma trovai solamente Julieta e Agustin che discutevano preoccupati, lo notavo dalle loro espressioni.

"Buongiorno" li salutai interrompendo la loro chiacchierata e facendo ricadere gli occhi su di me.

Subito mi sorrisero lievemente e poi si guardarono un attimo prima di salutarmi.

"Ciao Cora, hai visto per caso Mirabel?" domandò Agustin mentre la moglie aveva un'espressione speranzosa.

"Vorrei dirvi di sì ma ho dormito con Camilo e quindi non l'ho-" mi bloccai notando le loro facce sconvolte e copiai la loro espressione, realizzando sempre dopo cosa avessi detto.

"Volevo dire nella stanza di Camilo. Sì, io ho dormito nel letto accanto al suo non nel suo letto con lui figuriamoci" risposi con una risatina imbarazzata.

𝗉𝖺𝗋𝖺 𝗌𝗂𝖾𝗆𝗉𝗋𝖾 𝖼𝗈𝗇𝗍𝗂𝗀𝗈 - 𝖼𝖺𝗆𝗂𝗅𝗈 𝗆𝖺𝖽𝗋𝗂𝗀𝖺𝗅Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora