Capitolo IV - Il demone spezzato

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Finalmente riesco a dormire una notte completa. Ormai ci siamo stabiliti a casa di Sara e di sua madre. Sono anche riuscito a scoprire lo strano comportamento di quelle due e non posso dire di esserne stupito: secondo il loro strano culto, chiamarlo religione onestamente mi fa rabbrividire, le donne sono inferiori all'uomo e quindi non possono guardarli negli occhi. Quindi, ho preso la decisione di proibirle di abbassare lo sguardo in mia presenza. Se vuoi che le persone ti rispettino, spesso devi avere coraggio e dimostrare che nel caso, sono gli altri ad essere sotto di te, non il contrario. Devo insegnare molte cose a Sara: la madre è irrecuperabile, ma lei è giovane e forse c'è una speranza anche se minima.

Passo tutta la serata ad insegnarle come impugnare un pugnale. Intendo procurargliene uno, visto che lei non sembra intenzionata a starsene fuori dai guai. Le insegno le principali tecniche di difesa e di attacco fuori in giardino. Hideko ci guarda dalla finestra e scuote il capo: non capisce perché mi preoccupo tanto per quell'umana. In realtà, se devo essere completamente sincero, nemmeno io ne ho una chiara idea. So solo che quell'umana non è come tutti gli altri. C'è qualcosa in lei che mi spinge a proteggerla. La volpe mi prende in giro, dice che mi sto innamorando di lei, ma si sbaglia e di grosso. Gli immortali come noi non possono avere relazioni con i mortali e se ce le hanno finiscono sempre in tragedia. L'ho imparato sulla mia pelle, una volta ci sono cascato e di certo non ci cascherò una seconda volta. No, Sara la voglio proteggere semplicemente perché sento che lei è importante per qualcuno. La voglio proteggere perché secondo me non è completamente umana o comunque, c'è un qualcosa in lei che la rende diversa da tutti gli altri.

Nel mentre che io alleno Sara, Hideko fa delle ricerche sul nostro prossimo obiettivo: il locale dal Guaritore. Non c'è molto su internet e la cosa non mi stupisce affatto. Da queste parti sono rimasti al Medioevo, quindi l'unica è andare lì di persona. Almeno troviamo l'indirizzo... Anche se mi tocca chiedere alla Yakuza. La mattina dopo, siamo pronti per la nostra missione. Non voglio che ci scoprano all'istante, quindi siamo in tenuta umana. Le nostre lame ed armi appariranno se necessario.

Mi sto chiudendo la giacca quando sento Hideko esclamare. «Ah, no! Daisuke!»

Mi volto e noto Sara con lo zaino in spalla ed un sorriso smagliante. «Che fai?»

«Come che faccio?» Chiede lei confusa, voltandosi e mostrandomi lo zaino. «Vengo anch'io. Voglio aiutare.»

La volpe scoppia a ridere. «Sì, certo, aiutarci. O forse, intendi farci finire in un'altra imboscata?»

La ragazza perde lentamente il sorriso ed incurva le spalle... Mi fa pena. «E va bene, puoi venire.»

«Cosa?!»

«Davvero?!»

Faccio cenno alla Kitsune di raggiungermi. «Che male può fare?» Lei mi guarda come se fossi diventato completamente pazzo e io sorrido. «Ma dai, non sapeva la verità. Ora vuole davvero esserci d'aiuto e comunque...» Volto Hideko verso la ragazza. «Concentrati su di lei... Non senti qualcosa di strano?»

La sento irrigidirsi, ma la sua risposta è sarcastica e incattivita. «Come no! Sento la puzza di tradimento.»

«Hai appena mentito, ma farò finta di non averlo notato per quieto vivere.» Le do delle pacche sulle spalle, poi mi rivolgo in italiano a Sara. «Forza, Raggio di Sole, andiamo e vedi di starci dietro, chiaro?»

«Sì!»

☯︎

Roma si è già svegliata, quando finalmente lasciamo la macchina in un parcheggio. È incredibile la quantità di turisti che si notano. Nonostante la pandemia, quella città attira gli stranieri come la luce una falena di notte. Da brave pecorelle quali sono, indossano tutti la mascherina. Perfino Sara se l'è portata. Ha provato a chiederci perché noi non l'avessimo: dalla Kitsune ha ottenuto solo un'imprecazione in giapponese che fortunatamente non ha compreso, io invece le ho spiegato che ci è impossibile ammalarci... Evito di dirle che anche se potessimo beccarcela, probabilmente saremo comunque andati in giro senza.

Yakuza - Il figlio di HachimanDove le storie prendono vita. Scoprilo ora