𝗜𝗜𝗜: 𝗩𝗘𝗥𝗗𝗘 𝗘 𝗔𝗥𝗚𝗘𝗡𝗧𝗢

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tre:

"Chi ha detto che avrei giocato con lei?"

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"Chi ha detto che avrei giocato con lei?"


Dormitorio dei Grifondoro

"Domani pozioni con i Serpeverde, che fortuna".
Indicò Scarlett con sarcasmo, gettando la sua agenda sul letto.
"Che problemi ci sono con i Serpeverde?" Chiese Y/n.
"Oh, niente. Semplicemente odiano tutto ciò che può essere migliore di loro e chiunque cerchi di parlare con loro. Sono sei anni che sono in questa scuola e non ho ancora incontrato un Serpeverde gentile e con la testa a posto".

La loro porta si aprì silenziosamente e Viola entrò strisciando e si gettò sul letto di Y/n.

"Stai bene, Viola?"
"Oh, i letti di voi ragazze sono più comodi dei nostri, è davvero vero che siete i preferiti di Silente." Dichiarò lei sedendosi dritta.

"Come hai fatto a entrare?"
"Facile facile, Scarlett. Ho solo aspettato che un ragazzo del primo anno dovesse entrare e poi mi sono intrufolata dopo di lui". Lei scrollò le spalle.

"Viola, potresti passarmi quel cuscino?"
"Ecco."
"Grazie."

Colpendola con il cuscino Y/n ringhiò:
"Non approfittarti dei bambini ingenui".
"Mi ha fatto male."
"Woah, la cosa è degenerata rapidamente..."

Rimasero a parlare fino alle due del mattino, ma nessuna di loro riuscì ad addormentarsi, solo il pensiero del primo giorno di scuola impediva loro di chiudere gli occhi stanchi.

Y/n cominciava a capire le parole di sua zia, si sentiva come se il peso che aveva sul petto venisse sollevato e portato via da lei, in un posto nascosto dove nessuno l'avrebbe mai trovato. Un segreto tra lei e l'universo.

Era finalmente speranzosa, era stata troppo a lungo irrecuperabile, come uno specchio rotto che nemmeno sua zia, con tutta la magia del mondo, era riuscita a ricomporre.

Forse Hogwarts era il posto giusto per ricominciare da capo, per costruirsi una nuova vita, farsi nuovi amici e lasciare il passato nel passato, vivere appieno il presente e non preoccuparsi del futuro.

~~~

"Y/n! È il primo giorno e siamo in ritardo!"
Gridò Scarlett, scendendo di corsa dal letto.
"Ed è qui che ti sbagli, sei in ritardo. Vedi, sono già vestita e ho fatto colazione". Y/n spuntò dal loro bagno con uno spazzolino in mano.

"Eppure non mi hai svegliata?" Scarlett stava scavando tutta la stanza solo per trovare la sua uniforme.
"Pensi che non ci abbia provato? Ho persino chiamato Viola".

"Dove credi di andare?".
"Eh, a lezione?"
"Col cavolo, aspettami".

"Assolutamente no, sai come arrivare a lezione, vivrai. Sono quella nuova, quindi non farò tardi. Ci vediamo!"

FARMACON: Lorenzo Berkshire (Italian ver.)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora