Capitolo 2: Il Ragazzo di Pietra con il Cuore D'oro

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Il giorno fu pieno di lampi; ma ora verranno le stelle, le tacite stelle.

(Giovanni Pascoli)

"Yoongi Hyung??"

Era così stranamente affascinante il fatto che le stelle rosse fossero più fredde di quelle blu, perché il sorriso che aveva Hoseok sulla sua bocca a forma di cuore era il più caldo che i miei occhi stanchi avessero mai visto. Illuminava tutto il mondo che ci circondava come una calda coperta in una nottata di neve. A mio malgrado le mie piccole gengive fecero capolino da sotto al mio naso, era inevitabile, ogni volta che vedevo il ragazzo più piccolo i miei muscoli andavano a memoria. Avevo tenuto i miei sentimenti nascosti per molto tempo e avevo tenuto Hoseok più lontano dal mio cuore possibile. Ora era arrivato il momento: non avrei più tenuto niente nascosto dai suoi occhi color nocciola.

"Hoseok-ah" Esclamai sorpreso, mai si era rivolto a me senza Jimin fra le scatole o per chiedermi qualcosa di personale.

Il cuore batteva all'impazzata e più si avvicinava a me, più le mie mani si stringevano sudate al libro di pianoforte che portavo con me. Ero pronto a qualsiasi cosa, anche, magari, a qualche insulto. Eppure, ancora una volta, Jung Hoseok era pronto a stupirmi come faceva ogni dannata volta.

"Hyung, ti andrebbe di prendere un caffè con me al bar del campus domani? Vorrei chiederti una cosa. Sai con Jimin intorno. Non so di preciso cosa tu gli abbia fatto o se c'entra il fatto che mi sei venuto a trovare all'ospedale quel giorno, ancora nella mia testa è tutto confuso. Non è questo quello che volevo dirti.... ah Hoseok, ma che dici?..... Comunque, ...ehm... S-so che sei molto bravo con il pianoforte, volevo solamente chiederti un aiuto per la mia musica del saggio di fine anno. Ovviamente se sei libero e so che adesso ti stai preparando per l'entrata all'università, quindi non vorrei interferire con i tuoi piani. Sarebbe solamente una piccola canzone, anche una che magari hai già o qualcosa di classico, non ti ruberò molto tempo" Lo spazio soprastante le sopracciglia era aggrottato e la paura di aver detto troppo era evidente sul suo viso, pian piano si stava mangiucchiando le labbra rosee.

Un flash, le sue labbra sporche di sangue e alcuni petali rossi che si liberavano per aria nella stanza dello sporco hotel dove avrei dovuto sposarmi. La spalla che mi accecava tutti i sensi. Le lacrime, le grida e il caos generale che si era creato. "HOSEOK" Tuonai preso dal panico. Non rispondeva, pietrificato dalla paura della morte mi tenevo stretto la spalla che continuava a sanguinare. Lo strinsi a me, svenuto, com'era potuto accadere, dovevo proteggerlo, dovevo tenerlo al sicuro, ed ora era nelle mie braccia coperto di sangue e petali rossi. Nel mio stato di confusione più assoluta sentì delle braccia forti che mi stavano strappando dal fragile corpo della mia anima gemella. "LASCIATEMI" Sbraitai tenendo ancora di più il corpo di Hoseok nelle mie braccia. Era morto, il mio unico scopo nella vita, stava pian piano svanendo come un tramonto sul mare, lento e inevitabile. "YOONGI!!"

"Yoongi Hyung?? "

Hoseok!!

Hoseok era vivo, era davanti a me in tutta la sua bellezza eterea. Mi stava fissando preoccupato.

"S-stai piangendo?"

Mi portai una mano al viso e sentì che una piccola lacrima stava scendendo dall'occhio sinistro.

Dovevo ricordarlo ogni tanto: Hoseok era vivo, era qui e respirava eppure, non si ricordava minimamente chi fossi. Jimin gli aveva raccontato molte balle sul nostro passato, sicuro per proteggerlo dal demone che lo stava osservando proprio adesso. Per il ragazzo giovane ero solamente un membro dei golden, un vecchio amico di Jimin e dei ragazzi ed ecco perchè prima di quel momento ero solamente un'ombra nella sua testa. Il bello era che Hoseok non si ricordava per niente lo scorso anno, l'ultima cosa che ricordava, a detta di Jin, era il giorno dell'arrivo alla Bangtan. Tutti noi, compreso Jimin, eravamo solamente degli sconosciuti di cui si doveva fidare. I genitori di Hoseok, sapevano qualcosa eppure avevano solamente continuato a rafforzare tutte le fandonie che stava raccontando Jimin. Da una parte tenevano Hobi al sicuro, dall'altra stavano facendo morire entrambi.

Rigel (Sope/Yoonseok)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora