7.art concept

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Mentre io e Julia ci dirigevamo verso l'entrata , notai che lei mi stava fissando con uno sguardo ammiccante, quindi esordii:
"prima che tu dica qualsiasi cosa, si lo trovo davvero bello"

"non ho nemmeno parlato" disse alzando le mani

"ma stavi per farlo, ammettilo" ridacchiai

"giusto qualche parola su come ti sciogli guardandolo, oppure su come gia ti eri fissata senza sapere che fosse lui, oppur-"

"si ho capito" la interruppi "ma che mi dici del suo amico? sembra che non ti tolga gli occhi di dosso e la cosa sembra reciproca" ammiccai

"ma che dici non mi stava guardando e nemmeno io, certo è un bel ragazzo ma non credo mi noterebbe" bisbigliò lei arrossendo

"si certo, potresti solo essere una modella effettivamente non ti noterebbe" ripetei scimmiottandola.

Entrammo nell'atrio gremito di gente e cercammo di capire quale fosse la nostra aula, servendoci di alcuni tabelloni appesi sulla parete sinistra dell'entrata.

ormai era il 4 anno e anche se la scuola da cui provenivo non era così grande (in realtà non aveva nemmeno le serrature agli armadietti) riuscii comunque a cavrmela nel leggere la pianta della scuola, aiutata da Julia che insistette nel farmi da guida ,per i primi giorni,

Accettai anche se avrei preferito esplorarla da sola,come mi era solito fare con ogni posto nuovo.
Ricordo che mio padre da bambina mi diceva sempre che ogni luogo sa essere meraviglioso, se guardato con l'occhio di un'esploratore. Sembrava una frase insensata a posteriori ma io la trovavo affascinante.

La nostra prima lezione era appunto arte. La professoressa Holden,che si rivelò meravigliosa, dopo aver fatto l'appello,mi fece ufficialmente constatare che Axel non sarebbe stato presente e con la sua presentazione molto accattivante.
Sosteneva che alla nostra età , per studiare l'arte dovevamo coglierne i concetti, dovevamo arrivare a comprendere come essa si poteva trovare nella nostra vita di tutti i giorni e dovevamo imarare a distinguerne le forme.
Non pensando ad essa come ad un dipinto o ad una scultura ma come alla natura in cui noi stessi viviamo.

un discorso davvero interessante se non fosse stato per il rumore della porta che venne improvvisamente spalancata

"buongiorno,sono in ritardo, no non sono giustificato,si la porterò domani" biascico quello che poi riconobbi essere il riccio, trascinandosi verso il primo banco vuoto che guardacaso si trovava proprio dietro il mio.
Potevo giurare di sentire il suo sguardo squadrarmi centimetro per centimetro, mentre lentamente si sistemava alle mie spalle.

"non avevo dubbi Moore, hai intenzione di arrivare bocciato a fine anno anche questa volta?" rispose la signorina Holden con tono sconsolato

"no le prometto che quest'anno non arrivo nemmeno a metà" dissse ridacchiando Axel

« Sarebbe stato un anno lungo »pensai
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Ed ecco il 7 capitolo✨
A venerdí❤️

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