8.overthinking pt 1

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Uscii dall' aula di Arte con mille pensieri nella testa, seguita da Julia che non la smetteva  di sottolineare il fatto che Axel avesse passato quasi tutta la lezione scrutando attentamente ogni centimetro della mia schiena, era chiaro non fosse vero, soprattutto parchè non credevo ci fosse molto da guardare.
Chissà se Axel scherzava dicendo che non sarebbe arrivato nemmeno a metà anno e poi cosa intendeva la Holden con "bocciato anche questa volta"... era più grande di me? aveva perso un anno?due?
Tutte le mie attenzioni vennero improvvisamente attirate dal ragazzo in discussione, che con fare svogliato mi passò di fianco squadrandomi per poi sparire tra i corridoi.
"visto ti stava guardando"esordì julia

"A me pareva più uno sguardo del tipo -ei tu non disturbare più le mie pausespinello \smettila di fissarmi" dissi incrociando le braccia

"Cosa, come... in che senso?" disse lei boccheggiando

"Nulla di che, semplicemente ero al parco vicino a casa con il cane e l'accendino non funzionava, lui è sbucato dal nulla e mentre era intento a dedicasi alla sua -pausaspinello-, l'ho interrotto per chiederglielo" spiegai velocemente

"Coooooooooosaaa!! tu hai fatto conversazione con un manzo atomico e non solo non me lo hai detto ma non ci hai ancora scritto un libro!" esclamò euforica

"Calma calma" ridacchiai "considerando che la sua risposta  è stato un silenzioso scambio di sguardi, mentre mi passava l'accendino, come se avesse dovuto regalarmi la sua vita, non la chiamerei conversazione,piuttosto un soliloquio" conclusi

"tu non comprendi... un piccolo passo per l'uomo,è un grande passo per l'umanità" scoppiò a ridere lei, seguita a ruota da me.
La giornata a scuola per il resto passò in fretta tra una lezione di metematica e una di musica , tra la pausa pranzo e motoria, arrivò presto il momento più atteso, il dolce ritorno a casa, salutai Julia in fretta e mi avviai, consapevole che beck aspettava solo di fare la sua passeggiata e che anche io ne avevo molta voglia.
Appena arrivai lasciai tutte le mie cose in soggiorno e presi solo un cardigan per coprirmi nel caso ci fosse stato vento.
Uscire con Beck per me era sempre stata una sorta di terapia, nonostante non sono sicura che i cani capiscano tutto cio che gli diciamo, sono quasi sicura che percepiscano come ci sentiamo e a volte possono consolarti meglio di quanto un qualsiasi  umano potrebbe fare.
Come i giorni precedenti mi diressi a peak park e con mia grande (non)sorpresa, svoltando l'angolo del'entrata, vidi Axel "stranamente"seduto sulla stessa panchina dell'ultima volta e intento a fare qualcosa che probabilmente potevo gia immaginare.
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Ecco un nuovo capitolo ❤️
Non dimenticatevi di confividere la storia e di farmi sapere se vi é piaciuta✨

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