Chapter 6

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Prima che te ne accorgessi, era passato un mese da quando hai incontrato Bruno per la prima volta. Anche se non volevi ammetterlo, stavi diventando compiacente. Era così facile stargli vicino. Non avevi fatto molti progressi verso nessuno dei tuoi due obiettivi. Anche se hai imparato di più sui madrigali e ne hai persino incontrati un paio. Mirabel ti aveva beccato mentre sgattaiolavi nel cortile mentre cercavi di prendere alcune perline da terra. Erano stati lasciati indietro quando Pepa aveva accidentalmente stretto troppo forte e spezzato una delle sue collane cercando di controllare un temporale.

"Oh!....ehi ragazzino... ragazza? Va bene si ragazza. Cosa... cosa stai cercando di fare lì?" Lei arricciò il naso con aria interrogativa.

Hai emesso uno squittio, spiegando che stavi raccogliendo le perline per rimettere insieme la collana. Hai pensato che sarebbe stato carino portarlo a Bruno, chiedergli di rimontarlo e poi restituire i gioielli a Pepa. Ti sentivi per la donna, doveva costantemente trattenere le proprie emozioni e, se fosse mai stata turbata, i suoi sentimenti venivano invalidati e le veniva detto di spingerli verso il basso, altrimenti le sue nuvole temporalesche avrebbero infastidito tutti gli altri.

Ovviamente Mirabel non aveva idea di cosa stavi dicendo. Ma era abbastanza dolce da annuire e andare mmhmm.

"Ah, ho capito. Beh, no , non... ma vedo che stai cercando di fare qualcosa. E sono sicuro che è importante per te e per tutti... ma non posso lasciarti prendere quelle perline, sono di mi tía... mi dispiace." Mirabel si torse le mani in segno di scusa prima di raggiungere gli oggetti sparsi. Eri disposto a lasciarle prendere le perline, non volendo turbarla anche se ha frainteso il tuo ragionamento. Hai lasciato cadere gli oggetti che avevi raccolto e ti sei ritirato.

Mirabel si fermò e ti fissò meravigliata.

"Eh. Era... interessante. Me li lasci prendere?

Ti sei seduto sulle tue anche.

"Bene. Grazie.." si protese in avanti e stava per raccogliere le perline, quando le piastrelle sotto di esse iniziarono a spostarsi ea inclinarsi verso l'alto. Le perline sono rotolate tutte verso di te e sono finite in una piccola pila vicino alle tue zampe.

Sia tu che Mirabel vi siete fissati per un minuto confusi.

"Ehm... Casita? Perché stai dando le perline di tía Pepa a questo topo?"

Una delle persiane si aprì e si richiuse facendo uno scricchiolio.

"Certo che mi fido di te casita!"

Casita ha risposto con altri scricchiolii

"Vuole aiutare...?"

Mirabel guardò il mucchietto di perline accanto a te.

"Forse dovrei solo..." iniziò mentre allungava una mano verso il mucchio. Prima che potesse raggiungerli, Casita la tirò indietro.

"Ok ok!" Lei rise

«Almeno fammi prendere una piccola borsa per lei. In quale altro modo porterà tutte quelle perline? Uno per uno?" Mirabel ridacchiò prima di lasciare la stanza. Tornò con una piccola borsa con coulisse e iniziò a raccogliere le perline. Ti porse la piccola borsa e ti guardò mentre te la trascinavi in ​​bocca. Hai riso internamente quando l'hai sentita parlare con la casa mentre uscivi.

«Casita, è stato davvero strano. Spero che tu non stia perdendo la testa. Sei piuttosto vecchio. Le case possono avere la demenza?" Venne il suono della sua voce canzonatoria.

Questo è stato seguito da un guaito e dal suono di Mirabel che atterra sul suo fondoschiena, poi da una risatina da parte dell'adolescente.

Hai alzato gli occhi al cielo con affetto e sei scivolato sotto il dipinto in cerca del tuo amico. Dovresti ringraziare la casita dopo. Era strano ma la casa sembrava non avere problemi a capirti, e sembrava sapere che eri più di un semplice topo. Davvero non dovresti essere sorpreso, la casa era magica. Non capiresti mai come funzionassero tutte queste cose magiche...

Bruno x reader Creature ComfortsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora