Miracolus Future "Ugly Bunny parte 1"

25 2 0
                                    

<<Mari!>>
<<Alya! Da quanto tempo!>>
Le due coppiette si abbracciano tra di loro e fanno bene dato non si vedevano da ben 15 anni. Le famiglie Agreste e Lahiffe non si vedevano da quando Alya si era trasferita da Parigi per andare a lavorare in Sicilia. Poi è nata Ludovica, ha visto che la bambina stava bene e lì è voluta rimanere. E per quindici anni gli amici sono rimasti lontani, fino ad ora.
<<Mi sei mancato Nino.>>
<<... Mi sei mancato anche tu Bro!>>
Sclera Nino, che non riesce a trattenere la gioia di rivedere l'amico e con l'entusiasmo di una ragazzina di 15 anni, stringe forte l'amico senza che lui potesse fare niente, a parte soffrire in silenzio. Questo mette a disagio sia Alya che Marinet. Una era in imbarazzo per il comportamento infantile di suo marito che, messa a confronto con l'intelligenza di lui, la faceva sentire un genio tipo Marie Curie. L'altra era preoccupata per la schiena di suo marito, ricordandole di quella volta che prendendo le gemelle di 8 anni in braccio contemporaneamente dovette portarlo al pronto soccorso.
<<D'accordo... ora calmiamoci tutti.>>
<<Io sono calmo.>>
<<No, non lo sei, non lo sei mai stato.>>
Rettifica Adrien, dopo essersi liberato da quella stretta mortale tipo mossa finale di wrestling WWE.
<<Siamo qui perché abbiamo da fare un intervista, giusto?>>
<<Certo, ma prima io ho una domanda per voi.>>
Alya era perplessa, era Marinet quella intervistata, non lei. Cosa le voleva chiedere come prima cosa dopo tutto questo tempo?
<<Avete tenuto al sicuro la... "MB" vero?>>
<<Ooooo... La scatola magica!>>
<<Nino!>>
Nino aveva alzato il tono della voce, ma Alya per zittirlo aveva urlato, attirando l'attenzione di alcuni tecnici. Il vecchio gruppo, per non fare sentire altro sulla loro conversazione, si siedono sulle poltrone dell'intervista.
<<Abbassa la voce, ricordi, abbiamo promesso di custodire il segreto della "MB" insieme!>>
<<Io pensavo avessimo deciso di soprannominarla "la scatola magica".>>
<<Ma che importanza...? Sai che c'è, lascia perdere.>>
Sta volta Adrien non ci prova neanche a rettificare.
<<Sentite, avete tenuto la "scatola magica" con voi in Sicilia per 15 anni, è ancora integra e sicura come all'ora, vero?>>
<<Certo che sì, la... "scatola magica" è in perfette condizioni ed è sempre stata al sicuro tra gli attrezzi di Nino.>>
Fa cenno con gli occhi indicando la scatola degli attrezzi che Nino si era portato dietro.
<<Amici, porti sempre la Miracol Box nella scatola degli attrezzi?>>
<<Adrien! shhhh!>>
<<Touche, solo quando vado a lavoro, così non la perdo mai di vista, sono un guardiano dei miracolus modero io.>>
Se per lui era una battuta, non ha fatto ridere nessuno.
<<Ora che siamo tutti sicuri che i nostri vecchi affari siano a posto, possiamo cominciare l'intervista?>>
<<Sono tutta tua, Miss Sardonyx.>>
Marinet si mette comoda pronta per l'intervista, ma ad un tratto la porta si spalanca e nella sala, con suo fare senza un minimo di rispetto, entra Chloe.
<<Scusate la mia puntualità puttanelle, sono qui per la mia intervi...>>
La scena è indescrivibile, si può solo dire che c'è un silenzio di tomba che manco un grillo poteva spezzare.
<<Voi che cosa ci fate qui?>>
<<Io qui ci lavoro, tu che ci fai qui!>>
Cloè è visibilmente seccata dal rivedere quei quattro insieme, ignora completamente Adrien e Marinet e si concentra su Alya e Nino.
<<Oh, allora tutto si spiega, sei Miss Sardonyx, che tra parentesi, che razza di soprannome sarebbe? Ridico! Comunque dato che sei tu che devi intervistarmi e ci tengo alla mia immagine fingerò che non ci conosciamo, non sarà difficile. Di al tuo tecnico di smammare e cominciamo questa intervista.>>
<<Ma chi ti ha detto che dovevo intervistare te?>>
<<Twitter, ovvio!>>
Rispose sicura tirando fuori il telefono.
<<Sul profilo di Miss Sardonyx c'è un post che dice "Oggi, a l'una in punto, intervisterò un ospite a sorpresa, è la persona più in voga sui magazine di Roma su scala internazionale, restate sintonizzati!">>
<<Sì e allora?>>
<<Ho subito capito che si stava parlando della sottoscritta, la proprietaria e direttrice della catena Bourgeois, chi altro è più famoso di me in città?>>
<<Senza pensarci troppo, un paio di nomi ce li avrei.>>
Rispose Nino, ma Chloe non lo considera neanche.
<<I miei prodotti vengono venduti in tutto il mondo e la mia faccia e in prima pagina su tutte le riviste d'Europa! Non mi aspettavo di certo che fossi tu Césaire, ma se ti pagano per intervistarmi va bene, basta che ci diamo una mossa.>>
Il silenzio persiste mentre Colè si mette comoda aspettandosi di cominciare l'intervista, gli altri quattro non hanno parole.
<<Chloe, sei incredibile come dopo tutti questi anni la tua presunzione non ti ha cambiata affatto, non per niente maturata, sei sempre la solita ragazzina snob che si sente Sto cazzo e si aspetta che tutto il mondo vada come dice lei!>>
Disse Marinet arrabbiata, a quel punto Chloe smette di ignorarla.
<<Senti Dupain-cheng, se avessi saputo che anche voi eravate qui, non mi sarei voluta presentare di mia spontanea volontà, ma la mia reputazione nel mio settore è molto importante. Quindi risparmiati questi discorsi per dopo, prima finisco questa intervista è meglio è!>>
<<Allora non hai ancora capito perché sono qua!>>
Chiese Adrien.
<<È Marinet quella che devo intervistare, non tu!>>
Rispose Alya.
<<Infatti! Sono io che devo essere intervistata, non tu! Io e mio marito gestiamo l'agenzia di moda Agreste, sono io la persona più in voga su scala internazionale!>>
<<... Come no! Ti piacerebbe esserlo!>>
Per poco Marinet non sbottava se non fosse stato per Adrian, che riesce a calmarla.
<<Oh Chloe! Il lupo perde il pelo ma non il vizio. O meglio dire... L'ape. Sei rimasta la solita presuntuosa, come quando eri Queen Bee.>>
Le ricordò Adrien.
<<Di cosa stai parlando.>>
<<Di... quando eri una super eroina?>>
<<Io una super eroina? Ma quando mai! Per favore, non mi piace scherzare, sappiamo tutti, come persone adulte, che i super eroi non esistono!>>
Il silenzio viene sostituito da un seguito di sussulti di stupore. Come sarebbe che i super eroi non esistono? Ora vi spiego, da quasi 20 anni il mondo è rimasto in quiete, i super cattivi si sono ritirati o finiti in prigione e il mondo è rimasto tranquillo. Senza più bisogno dei super eroi alcuni di questi, per varie testimonianze sono entrati nella storie e si conserva il ricordo. Altri invece, come Ladybug, Chat Noir e i miracolus in generale, sono stati dimenticati e scambiati per racconti di fantasia e fumetti. C'è chi però ancora cercava di fare vivere il loro ricordo, ma incoraggiare l'idea che i super eroi non siano mai esistiti era sbagliata, persino per Chloe, che addirittura rinnegava il suo, per quanto intollerabile, passato da Queen Bee.
<<Già non capisco come il mondo ci abbia dimenticato, ma è incredibile come tu stessa rinneghi la loro esistenza dopo essere stata una di loro! Cazzo, ma ti sei fottuta il cervello!?>>
Esclamò Nino.
<<Ancora? Vi ho detto che non mi piace scherzare! L'unica cosa che mi importa sono la mia persona, la mia carriera e la mia famiglia! Non mi importa essere un super eroe, ma mi importa fare questa intervista!>>
A questo punto a Marinet parte la sbotta e nemmeno Adrien riesce a fermarla.
<<Allora sei scema! Sono io quella che deve essere intervistata! Non tu! Io sono la persona più in voga sui magazine di Roma su scala internazionale! E se serve a farti rosicare ti dico un'altra cosa, guadagno molto più di te!>>
Quella era la goccia che avrebbe fatto traboccare il vaso, per poco quelle due non si scannavano a vicenda, incavolate nere come solo due bestie di Satana sanno essere. Vi dico solo che da lì a poco quelle due avrebbero emanato delle super aure malvage. E sarebbe iniziato uno scenario apocalittico stile Dragon Ball, tipo Goku che combatte Freezer sul pianeta Vegeta prima che questo stia per essere distrutto. Vi giuro che mancava tanto così da questo fantomatico scenario da fine del mondo, finché Ox non entra di prepotenza dalla porta. Il ragazzo dai capelli verdi è come sul punto di esplodere: sudato freddo, con la faccia tutta rossa, gli occhi rossi con i lacrimoni, il muco al naso e una mano con cui si tappava ancora la bocca. Stava messo male, gli adulti sono preoccupati perché sembrava aver bisogno di aiuto medico, ma in quel momento, madre e figlio si stavano scambiando un lungo sguardo fisso negli occhi. C'è solo una cosa che non è reciproca in quello sguardo: il sentimento, Ox stava come se chiedesse aiuto o pietà, mentre Chloe sembrava solo disgustata. La cosa durò meno di quanto si credi, perché neanche il tempo per Marinet o qualcun'altro di avvicinarsi o chiedergli qualcosa che Ox era già scappato.
<<Quello era... Il figlio di qualcuno di voi?>>
Chiese Marinet.
<<Mai visto in vita mia un ragazzo simile.>>
Disse Chloe senza un minimo di rimorso per aver mentito.
<<Comunque a dei ragazzini non dovrebbe essere permesso di girare per liberamente in uno studio privato, non gli dovrebbe nemmeno essere permesso l'ingresso! Miss Sarda, perché non vedi di chiamare la sicurezza e te ne occupi tu?>>
<<Ora la chiamo la sicurezza, ma per far sbattere fuori a calci una cretina che è entrata senza un invito o un permesso!>>
<<Guarda che parla di te Dupain-cheng.>>
<<... ma va fanculo!>>

Miracolus FutureDove le storie prendono vita. Scoprilo ora