Un altro giorno di scuola è appena cominciato e già l'illusione del primo giorno, quella sensazione illusoria che ti fa credere che la scuola andrà bene, sono tutti simpatici e nessuno ti romperà il cazzo, è andata a farsi benedire. Tori a prima ora del secondo giorno ha chimica, per la lezione lei con la sua classe è stata spostata in laboratorio. Praticamente di base, tutti i professori di scienze sono dei fottuti scienziati pazzi, nessun tribunale può discutere ciò, così come la legge di Archimede è certamente un principio, i professori di scienze sono sicuramente tutti schizzati. Uno sano di mente non ne trovi: in classe o hai quella professoressa di 65 anni che di scienze pensa di sapere tutto, spiega a cazzo di cane e poi lascia un mucchio di compiti, oppure hai quel professore nuovo arrivato che non sa un cazzo, non spiega un cazzo, parla dei fatti sua durante la lezione e poi quando lascia la verifica, sei fottuto. Tori; in ogni caso, non sembra preoccuparsene, ha incontrato tanti professori stronzi nella sua vita e si rassicura con il pensiero che nessuno di essi è più stronzo di sua sorella. Si mette lì, seduta al primo posto vuoto che ritrova, accanto a una ragazza particolare, ha riempito l sua parte di banco con un botto di penne, un quaderno pronto per essere riempito di appunti e scarabocchi, e altra roba. Sotto il camice di laboratorio predisposto dalla scuola, si intravede una maglietta di Jujutsu Kaisen, un anime che conoscono in pochi, predestinato solo ai veri otaku. Carnagione chiara, ma non pallida, capelli biondi tinti di rosa, con trecce lunghe e occhiali tondi e spessi. A prima vista questi sono gli evidenti segnali di "allerta persona introversa, fare inversione di marcia", ma Tori non ci fa ne caso ne pensi, dato che la sua logica di Tori è "un estraneo è un amico a cui non ti sei ancora presentato" e ci si siede accanto e prova a farci amicizia.
<<Ciao, a quanto pare saremo compagne di banco, io sono Tori, Tori Agreste, tu come ti chiami?>>
<<Niaaah!>>
Sembra aver visto un alieno, quello per lei era tipo "incontri ravvicinati del terzo tipo" con qualcosa razza estranea con cui lei non avrebbe mai voluto entrare in contatto: le persone.
<<Scusa, non ho capito bene il tuo nome>>
<<... Nian... Sono Nian Dust e comunque, questo è solo il secondo, i posti non sono definitivi. Ipotizzando che: l'orario definitivo non arriverà prima di due settimane dall'inizio della scuola, calcolando pure che ogni settimana cambieremo classe fino a trovarne una idonea e i rapporti superficiali che si sviluppano durante i primi giorni di scuola. Statisticamente parlando le probabilità che finiremo per restare compagne di banco sono 1 su 25 meno il 30% delle probabilità di instaurare un rapporto, quindi una su 17.5.>>
"Wow, diretta e onestamente spietata; aspetta, ma aveva la risposta già pronta o ha tirato ora questi calcoli fuori dal culo?"
Si chiede Tori tra sé e se.
<<Bhe, speriamo che una possibilità su 17.5 sia quella buona, mi piace il tuo modo di ragionare Nian, ho un buon presentimento sulla nostra dinamica.>>
<<... Ci sono almeno tre cose che non vanno nella frase che hai appena formulato, comunque la risposta a questa tua domanda implicita è "improbabile".>>
<<Ho fatto una domanda implicita...? Non me ne sarei accorta senza il tuo aiuto, grazie Nian! Stiamo già partendo con il piede giusto.>>
Tori è tanto innocente quanto ottusa, soffre un deficit di perspicacia e non ci fa caso, non capisce quando lei sta sul cazzo alla gente. Comunque la lezione prosegue tranquillamente, Nian cerca di non fare troppo caso ai sorrisetti di Tori, inquietanti e fonte di distrazione. A un certo punto, una cosa pizzica sulla testa di Tori, come una una puntura d'insetto, ma non era un insetto, ma una pallina di carta masticata. Tori ha una pallina di carta masticata sui capelli, non gli era mai stato fatto uno scherzo così meschino, infantile e... disgustoso. Sì Volta e vede che la sua compagna di banco ne ha molte di più attaccate al camice e ai capelli, ma chi è la brutta persona che si diverte a fare queste schifezze? Sì Volta e vede un ragazzino, bassetto e maranza, pelle pallida, capelli biondi, giacca azzurra con cappuccio e occhiali da sole, chiaramente finti e taroccati. Durante tutta l'ora, la prof ha fatto vedere esperimenti con sostanze messe lì a cazzo di cane, si distraeva perché non riusciva a capire nemmeno lei cosa stava facendo. In quei momenti, lui ha tirato cose agli altri compagni, disturbando la lezione: passando dalle palline di carta, agli aeroplanini di carta, poi le palline di gomma pane, le bestemmie, gli insulti gratuiti, quelli non mancano mai, ed in fine... alle caramelle Haribo, ma chi cazzo lancia le caramelle in classe!? Comunque, praticamente il bersaglio preferito di quel bulletto tascione era la sua compagna di banco e Tori, per la sua spiacevole tendenza ad impicciarsi dei problemi altrui, anche con il rischio di essere scoperta dalla prof, gli tira una voce.
<<Hai finito! Guarda che lo dico alla prof!>>
A bassa voce però, per farsi prendere sul serio, recupera una caramella Haribo da terra e gliela ritira, ma non ha una mira impeccabile, quindi lo manca clamorosamente.
<<Oh! Ma a te pagano per rompere il cazzo?>>
<<Cosa!?>>
<<Spia infame, per te ci so le lame!>>
Il ragazzo se la prende comunque, strappa un foglio di carta e lo trasforma in un triangolino, di quelli che si tirano, mira e lancia il triangolo a Tori.
Per fortuna lei lo manca, ma prende il banco della prof e tutte le sostanze chimiche che c'erano sopra, avete presente il "dentifricio da elefante"? Sono sicuro che tutti hanno visto quel video su YouTube e riprovato a farlo a casa, ecco é successa una cosa simile, non chiedetemi di descriverlo, ma è finita così.
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Miracolus Future
Fanfic20 anni dopo le storie di Ladybug e Chat Noir, una nuova era di eroi ha inizio, un gruppo di amici, tre ragazze e un ragazzo, vivono a Roma una vita normale, come degli adolescenti normali, ma una nuova calamità minaccia questo futuro e solo il re d...