«Non immaginavo che potesse essere per questo» disse Albus, camminando al fianco di Rose; davanti al resoconto della litigata con Oliver Smith e al vero motivo per cui lui e sua cugina si fossero lasciati era rimasto allibito. C'era anche da dire che quello che più lo aveva fermato dal schiantarlo fu il fatto che a Rose ormai fosse quasi del tutto indifferente; il non avergliene mai parlato come se fosse il suo primo pensiero la mattina e l'ultimo la sera, faceva presagire che non ne fosse davvero attratta. Inoltre dopo più di una settimana, Rose non ne aveva per nulla risentito e addirittura sembrava stesse meglio di prima. Pur non sapendo perché si fossero lasciati (e anche perché stessero insieme), Albus non si era posto domande, infondo era meglio così.
«E io che ero certa avessi sentito tutto, mi hai pure dato una bottiglia.»
«Davvero?» chiese il ragazzo confuso. «Fossi stata un dissennatore te l'avrei passata lo stesso. Salazar, ho un problema» commentò all'ultimo quasi sconcertato di sé. Albus aveva qualche difficoltà a regolarsi e non solo nel bere. Spesso apriva bocca parlando a vanvera e si lasciava sfuggire pensieri che neanche gli appartenevano; ciò era causa di lite e, pur conoscendo questo suo difetto, anche le persone più vicine a lui rischiavano di alterarsi.
«Già» Rose non commentò molto, conosceva bene i suoi peccati e le prediche sarebbero arrivate dal pulpito sbagliato: non che suo cugino sapesse o dovesse sapere che aveva commesso lo stesso errore.
«Sono contento che però tu abbia agito in modo maturo e innanzitutto con la tua testa. Non fare cose di cui poi potresti pentirti.» Alle volte, ma di rado, dispensava consigli anche molto saggi. «Arriverà quel momento anche per te, ma con i tuoi tempi e senza fretta» sebbene in momenti sbagliati.
Rose era incerta sul da farsi, era sempre stata un libro aperto, interpretabile anche da Albus; le opzioni erano tre: dire la verità, solo la verità, nient'altro che la verità, usare il suo solito piano (e le sue varianti) CAPSAS "Confondiamo Albus Portandolo Su un'Altra Strada" o scappare.
«Hai ragione, ma in questo momento vorrei tanto sapere cosa succede a Dom, mi sembra alquanto strana. Forse la vado a cercare.»
«Ti aiuterei, ma già sono in punizione perché sono arrivato in ritardo per sei volte, se arrivo in ritardo anche per la punizione per il ritardo, la McGranitt mi farà diventare un orologio da taschino» missione compiuta, complimenti soldato Granger Weasley.
«Tranquillo, ti faccio sapere appena saprò qualcosa.»
«Ti voglio troppo bene perché mi vada a genio un ragazzo qualunque» disse stritolandola in un abbraccio per poi lasciarla andare.
«Che la riorganizzazione abbia inizio!» esclamò una volta arrivato in biblioteca.
«Shhh!» lo zittì subito Madama Pince.
«Sei in perfetto orario» disse Alice, spuntando da dietro uno dei ripiani polverosi con un tomo in mano.
«E tu che ci fai qui?» le sorrise lui. I due erano sempre stati legati, ma da quando Alice aveva perso la madre il giorno in cui i gemelli avrebbero festeggiato il loro sesto anno di età, il loro rapporto cambiò, sebbene fossero ancora due bambini. Da quel giorno si percepiva che in lei mancasse qualcosa perché nello spezzarsi il suo cuore aveva forse perso un pezzo che non avrebbe mai più ritrovato. Albus non lo aveva di certo rimpiazzato, ma trovò un posto nuovo; indubbiamente era da sempre parte della famiglia su tutti i fronti, ma lui in particolare l'aveva presa sotto la sua ala e da quel momento si sentì in dovere di proteggerla.
«Me lo hai detto tu che eri in punizione» disse lei con fare ovvio, prendendo qualche libro per posarlo sul tavolo.
«Sì, lo so ma intendo perché sei qui?»
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This is Us || HP NEXT GENERATION
FanfictionTra una lezione d'incantesimi e una festa clandestina nella stanza delle necessità, la famiglia più grande di Hogwarts si destreggerà tra passione e odio fra i banchi. Rose uscirà indenne dalla sua situazione alquanto difficile con l'aiuto di Albus...