03/11/2019
Ore: 7.30Armin
Jean, Jean, puoi raggiungerci dietro scuolaReiner
Si, dobbiamo parlartiSasha
È urgente quindi vedi di spicciartiIo
Che succede?Mikasa
Storia lunga, vedi di muovertiImbecille 💚
Anche perché la nostra pazienza ha un limite. Dove stai oh?!Io
Sono qui imbecille. Dammi almeno il tempo di respirare!Ignorai i messaggi successivi raggiungendo a grandi falcate il retro della scuola. Non riuscivo bene a capire cosa stesse succedendo, non riuscendo a immaginare nessuna motivazione o causa di trovarsi in quel posto per parlare. Chissà cosa dovevano dirmi?
Sospirai, guardandomi intorno e notando solo la figura di Eren. Egli era appoggiato al muro, con lo sguardo volto allo schermo del cellulare e un mezzo sorriso ad adornargli il volto. Non mi guardava e io non riuscivo a capire perché ci fosse solo lui lì dietro. Alzai un sopracciglio, avvicinandomi a lui e picchiettando sulla sua spalla con un dito.- Quindi? Che succede? - inclinai appena il viso di lato, aggrottando la fronte e cercando di captare una risposta dal suo sguardo.
- Ecco si... - lo sentii sospirare mentre il suo volto tutto ad un tratto divenne agitato, lo vidi impallidire leggermente e il suo corpo prese a muoversi da una parte all'altra senza un freno. Lo guardai ancora più confuso, non riuscendo a capire il senso di quel suo strano comportamento.
- Sto mettendo da parte l'orgoglio. Per te. Vedi di fare lo stesso o da cavallo ti faccio diventare un topo! - mi puntò il dito contro, facendomi alzare le mani in segno di resa e provare un profondo senso di ansia.
- Di che parli? - trattenni il fiato per qualche istante, avendo ormai intuito il motivo di quelle parole o di quella sua strana agitazione. Non serviva nemmeno una sua risposta, ormai avevo compreso e un profondo senso di paura mi attanagliava lo stomaco. Mi morsi il labbro inferiore, guardando il volto del ragazzo di fronte a me in attesa di una sua delucidazione.
- Lo sai Jean...ti ho sbloccato e non te ne sei nemmeno reso conto - il suo tono di voce era basso, come se fosse un segreto di stato e gli unici che dovessero saperlo fossimo noi. Feci un passo indietro, facendolo avanzare di rimando, mentre una sua mano si stringeva attorno al mio polso.- Fammi parlare deficiente e poi potrai decidere se andartene o meno - disse velocemente mentre si schiariva la voce e chiudeva gli occhi per qualche istante. Il mio cuore batteva a un ritmo indefinito mentre la mia mentre era fin troppo lenta per poter immagazzinare tutto ciò che stava succedendo.
- Jean hai ragione. Nemmeno io ti sopporto, credo sia reciproco, e non puoi nemmeno capire quanto - mi ritrovai a divincolarmi, sentendo gli occhi pizzicare e il mio cuore andare in frantumi. La sua presa però non si indeboliva e il suo sguardo era tornato a scrutare il mio volto, chiedendomi di aspettare. Di dargli qualche istante e io mi ritrovai ad acconsentire tacitamente, incapace di proferire parola.- Mi hai fottuto il cervello Jean. Dalla sera in cui sono uscito con...si, lo sai, non riesco più a smettere di pensarti. Perché non mi hai baciato dannazione?! Abbiamo passato anni a punzecchiarci, a tirarci stupide frecciatine, e tu eviti di baciarmi? Seriamente? Ti facevo più intelligente. Dannazione, era da mesi che aspettavo quel momento e tu ti sei tirato indietro per Connie! Connie eh, non Mikasa, Connie. - lo sentii tossicchiare, tentando di riprendersi e cercare di mettere a posto le idee. Intanto io ero totalmente nel panico, avevo avuto la mia risposta. Anche lui lo voleva, anche lui lo sentiva.
- Jean, senti, cercherò di essere dolce per una volta nella mia vita quindi vedi di fartelo bastare perché non ricapiterà una seconda volta. Credo di aver capito di provare qualcosa per te nel momento in cui hai iniziato a chiamarmi ogni sera per insultarmi e anche per stare a parlare di tutto per ore intere. Credo sia anche per il fatto che ti vedo tutti i giorni, ormai la tua presenza è motivo di conforto ed è quella di cui necessito. Sempre. Jean tu mi...no. Io ti amo. Non credo di essere mai stato convinto di una cosa in tutta la mia vita e tu lo puoi confermare. Voglio continuare a tirarti stupide frecciatine, darti fastidio nei momenti peggiori e interpellarti nei tuoi momenti no. Voglio sentire le tue braccia intorno alla mia vita, le tue labbra sulle mie e il tuo corpo incollato al mio. Voglio che tu sia mio Jean. Ecco mi piacerebbe essere la tua spalla, il tuo compagno di squadra e la persona su cui fare affidamento nei tuoi momenti no. Ti prego. Stai con me - vidi le sue guance colorarsi di un rosso intenso e il suo labbro tremare appena.
Sospirai debolmente avvicinandomi alle sue labbra e allacciando un braccio intorno alla sua vita.
- Lo voglio ma se provi a chiamarmi 'tesoruccio' ti faccio fuori. Sia chiaro - dissi a bassissima voce sfiorando poi le sue labbra con le mie. Socchiusi gli occhi, mentre le sue braccia si allacciavano dietro al mio collo nel tentativo di spingermi ancora più vicino a lui, lasciandomi cullare dalla dolce melodia dei suoi respiri e dei suoi battiti del cuore. Inclinai appena il viso, assaporando per la prima volta nella mia vita quelle labbra tanto invitanti quanto dolci. Chiusi definitivamente gli occhi, abbandonandomi a quella sensazione di completezza, e passando debolmente la lingua sul suo labbro inferiore per poter richiedere l'accesso alla sua bocca.
Le nostre lingue si incontrarono, cominciando ad esplorarsi a vicenda e conoscersi, mentre la mia presa sulla sua vita divenne più salda e il calore nel mio corpo diventare quasi insostenibile. Sentivo il cuore scoppiarmi nel petto e un senso di gioia farmi sorridere internamente.Ci staccammo quando l'aria venne a mancare, facendomi posare la fronte sulla sua e dandomi così la possibilità di osservare il viso di quello che era ormai il mio ragazzo. Mi soffermai sulle sue labbra, gonfie e arrossate, prima e sui suoi occhi poi.
- Ti amo Eren - sussurrai, sperando che quelle parole gli potessero arrivare dritte al cuore e potesse stamparsele indelebilmente nella mente.
- Ti amo anche io Jean - mi rispose lui mentre un sorriso nacque su entrambi i nostri volti.
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Orgoglio - Jeaneren
Fanfiction- Sei stato bloccato - Dannazione Eren, non ti sopporto Questa è una storia come tante altre, non ha niente di speciale e io l'ho scritta per puro divertimento. È molto breve ed è una lettura semplice. L'ho scritta in due ore quindi non pensate si...