Capitolo 15

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Pov Luca
Vengo svegliato dai primi raggi di sole che entrano dalla finestra, facendomi aprire lentamente gli occhi. Solo dopo qualche secondo realizzo che Alberto è qui con me e mi sta abbracciando da dietro. D'istinto sorrido e mi giro verso di lui, notando che è già sveglio. "Buongiorno" Gli sorrido.
"Buongiorno amore mio" Mi accarezza una guancia. "Dormito bene?"
"Si e tu?"
"Anche io" Risponde con un sorriso.
Adesso che stiamo insieme Giulia ci lascia dormire nella cameretta mentre lei dorme sul divano oppure nel rifugio.
Ci mettiamo seduti e guardiamo entrambi l'orologio, notando che sono le 7:35.
"Non è da noi svegliarci così presto" Accenno una risata.
"In realtà non è da te" Dice Alberto scompigliandomi i capelli.
"Ha ha, sappi che io per andare a scuola mi svegliavo ogni mattina alle 6:30" Dico in modo fiero.
"Mmh sarà, anche se non ti credo" Risponde Alberto alzando le spalle, ed io gli do dei leggeri pugni sul petto "È vero invece!" Esclamo mentre ridiamo entrambi.
"Comunque, ti va di fare colazione al bar?" Mi chiede. "Dato che ci siamo svegliati presto.."
"Sii!" Esclamo per poi alzarmi dal letto insieme a lui.
Andiamo a lavarci e vestirci e dopodiché andiamo al bar della piazza.
Dopo aver fatto colazione con caffè e cornetto, vediamo entrare Guido e Ciccio e gli chiediamo di unirsi al nostro tavolo.
"Come va?" Ci chiede Ciccio sedendosi.
"Tutto bene e voi?"
"Bene grazie. Comunque oggi io e Guido avevamo pensato di andare a Manarola, volete venire con noi?" Ci chiede. Io e Alberto ci scambiamo uno sguardo. "Avevamo promesso a Giulia di andare a prendere un gelato con lei oggi pomeriggio." Rispondo guardandoli.
"Però possiamo anche andare un altro giorno" Continua Alberto, per poi dare un morso al suo cornetto.
"A proposito di Giulia... lei dov'è?" Chiede dopo un po' Guido timidamente.
"È andata ad aiutare mio padre a lavoro." Risponde Alberto. "Ah, come è andata ieri?" Chiede poi con un sorrisetto.
"B-Bene, cioè avevo anche pensato di chiederle di uscire un giorno ma-"
"È troppo timido per chiederglielo di persona" Continua Ciccio al suo posto, e il suo amico per tutta risposta gli da una piccola spinta, mentre arrossisce un po' sulle guance. Io e Alberto accenniamo una risata. "Mmh, puoi sempre chiederglielo in una lettera" Dico mentre il ragazzo mi sorride. "Ottima idea!"

Pov Alberto
Passiamo ore a chiacchierare spensierati, senza accorgercene si fa l'ora di pranzo così io e Luca salutiamo i nostri amici e torniamo a casa. Appena entriamo, notiamo che papà e giulia non sono ancora tornati.
"Alberto, devo parlarti di una cosa." Dice improvvisamente luca sedendosi sul divano e io lo seguo.
"Si, dimmi"
"Voglio dire ai miei genitori che stiamo insieme" Dice guardandomi.
"Sicuro?" Chiedo prima di sospirare.
"Si. I miei amici l'hanno presa così bene, quindi sicuramente lo accetteranno anche loro" Risponde convinto, ed io gli sorrido.
"Va bene Luca, quando glielo diremo?"
"Oggi pomeriggio, possiamo anche rimanere per cena"
"D'accordo" Lo prendo per mano, per poi dargli un bacio. Qualche minuto dopo arrivano Giulia e mio padre, così finalmente pranziamo.

Pov Luca
Verso le 16:30 io, Alberto e giulia andiamo a prendere un gelato come avevamo programmato e poi ci sediamo sul muretto davanti al porto. Mentre mangiamo il gelato osserviamo i bambini che giocano in acqua o a calcio nella piazza e i pescatori sulle barche che chiacchierano, nel mentre ascoltiamo la musica che proviene dal bar ad alto volume, insieme al suono delle onde e alle risate dei bambini. Tra l'altro oggi è una giornata stupenda e fa più caldo del solito, ma ogni tanto soffia del vento rinfrescandoci un po'.
'Vorrei che l'estate non finisse mai, è fantastica.' Penso con un sorriso.

"Allora, cosa facciamo?" Chiede Giulia dopo che tutti e tre finiamo il gelato.
Ci pensiamo su per qualche minuto; infondo Portorosso non è chissà quanto grande e non c'è molto da fare.
"Vogliamo andare in bici?" Propone Alberto.
"È UN IDEA STUPENDA!" Urla Giulia, per poi coprirsi la bocca con entrambe le mani. "Ops, troppo?"
"Nah, tranquilla" Io e Alberto scoppiamo a ridere.
Andiamo a prendere le bici che si trovano nel giardino e dopodiché facciamo qualche 'giro' per la piazza.
Passano un paio d'ore e ormai ci eravamo stancati, in più il sole sta già cominciando a tramontare così torniamo a casa.
"Ragazzi vado io a posare le bici" Dice Alberto entrando dalla porta di legno mentre io e Giulia rimaniamo fuori davanti alla pescheria.
"Comunque tra poco io e Alberto andiamo dai miei genitori" Dico a Giulia e lei alza un sopracciglio. "Gli dirai che voi due..?"
"Si" Rispondo deciso, ancor prima che finisse la domanda.
"Va bene, è giusto così lo devono sapere" Sorride. "E vedrai che lo accetteranno proprio come lo hanno fatto i nostri amici" Dice poggiando una mano sulla mia spalla.
Ad un tratto sentiamo Alberto chiamarci così entriamo in casa e Giulia va in cameretta, mentre io e Alberto prendiamo qualcosa da mangiare in cucina.
"A che ora andiamo dai tuoi?" Chiede Alberto sedendosi.
"Possiamo andare anche ora" Dico un po' ansioso, cosa che non passa inosservata ad Alberto che si alza avvicinandosi a me.
"Va tutto bene?" Chiede mentre io sospiro.
"È che sono solo un po' in ansia.. Sai non ne ho mai parlato con i miei, quindi non so cosa ne pensano su questo argomento" Dico un po' titubante e con lo sguardo basso.
"Beh, ricorda che sono i tuoi genitori Luca, ti vogliono bene e non cambierà niente per loro. Lo accetteranno vedrai" Mi rassicura, guardandomi negli occhi. "Hai ragione." Gli do un bacio sulla guancia.
"Giulia noi andiamo dai miei genitori, ci vediamo dopo!" Grido per farmi sentire.
"Va bene!"
Così andiamo in spiaggia e insieme, tenendoci per mano, ci tuffiamo e in men che non si dica ci ritroviamo ricoperti di squame.
Nuotiamo fino a casa mia e prima di entrare Alberto mi sussurra "Andrà tutto bene". gli sorrido e poi entriamo dentro dove troviamo mia nonna seduta a tavola, mio padre che sta dando da mangiare ai suoi granchi da collezione e mamma che sta cucinando.
"Ciao!" I tre si girano verso me e Alberto.
"Ciao bollicina" Mi saluta nonna e appena vede Alberto gli sorride.
"Oh, Ciao ragazzi! Non credevo sareste venuti a trovarci" Dice mia mamma nuotando verso di noi.
"S-Salve signora Paguro" Alberto le sorride.
"Oh tesoro sai che puoi chiamarmi anche Daniela. Vieni fatti abbracciare!" Dall'espressione di Alberto si vede che mamma lo sta abbracciando davvero molto forte e io non riesco a trattenere una risatina.
Torno serio appena ricordo il motivo per cui siamo qui.
"Mamma, papà, nonna." Si girano tutti verso di me. "D-Devo dirvi una cosa importante.."
Con la coda dell'occhio noto che Alberto mi sta guardando, facendo un cenno con la testa, come per rassicurarmi.
Torno a guardare la mia famiglia , dalle loro espressioni si nota che sono preoccupati e allo stesso tempo curiosi, perfino papà che di solito è sempre distratto e ascoltare non è proprio una cosa che fa per lui.
"Luca cosa devi dirci?" Chiede mamma abbastanza preoccupata.

'Silenzio bruno, silenzio bruno, silenzio.. bruno...'

"Io sono gay." Dico tutto d'un fiato, guardandoli. "..e sto insieme ad Alberto." Appena sento la sua mano stringere forte la mia mi tranquillizzo subito.
Mamma e papà rimangono quasi pietrificati e si scambiano uno sguardo, poi guardano nonna che è ancora lì seduta sulla sedia, sorridendo. "Heh, io lo sapevo già."

C'è un silenzio davvero imbarazzante tra di noi, papà mi sta fissando probabilmente da minuti interi mentre mamma ha lo sguardo perso nel vuoto.
"Potete dire qualcosa..?" Domando rivolgendomi ai miei genitori.
"Ecco.. noi-.." Papà cerca di dire qualcosa balbettando, dopo qualche secondo fa un sospiro e poi nuota verso di me.
"Scusami figliolo, non so quali siano le parole giuste da usare in questo caso ma..." Sospira. "Voglio solo che tu sappia che io ti accetto e che sono davvero felice per voi." All'ultima frase guarda anche Alberto. "Ti voglio bene." Sorride per poi fare una cosa che difficilmente avrei pensato facesse; mi abbraccia. Subito dopo abbraccia anche Alberto.
"Grazie papà" Sussurro, per poi sorridergli.
"M-Mamma..?" Io, papà, nonna e Alberto guardiamo mia madre, che ha totalmente lo sguardo assente.
Aspetto con ansia che dica qualcosa, qualsiasi cosa pur di farmi capire che per lei è ok, che non le cambia niente, ma invece..
"Io... v-vado a farmi un giro." Dice semplicemente per poi nuotare via.
Rimango letteralmente spiazzato dalla sua reazione, non pensavo avrebbe reagito così.
Nonna, papà e Alberto si avvicinano a me.
"Figliolo, le serve solo un po' di tempo. Non se lo aspettava tutto qui" Dice mio padre poggiando una mano sulla mia spalla.
Io non gli rispondo, sento solo di voler urlare.
"Luca.." Alberto poggia una mano sulla mia spalla.
"Andiamo via, ti prego.." Dico col nodo alla gola perché sto cercando di trattenere le lacrime, lui annuisce silenziosamente e poi, dopo aver salutato nonna e papà, andiamo via.

Angolo autrice:
nulla, sto piangendo male. spero come sempre che anche questo capitolo vi sia piaciuto. P.S. cerco di scrivere già il continuo e di finirlo per la prossima settimana, non voglio farvi aspettare troppo :)💕

ᴛᴜᴛᴛᴏ ᴘᴇʀ ᴍᴇ || LUBERTODove le storie prendono vita. Scoprilo ora