Capitolo 26

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Pov Alberto
Ed eccolo qui. Ercole. Io, Luca e Giulia lo abbiamo incontrato solo un paio di volte da quando è tornato a Portorosso; appena ci vedeva ci insultava come al suo solito, e poi se ne andava. Non è cambiato così tanto dall'estate scorsa, tra l'altro ha ancora quei due tristi baffetti sul suo volto. Fortunatamente lo avevamo incontrato solo di giorno, quando non eravamo soli nel paese. A volte ho paura che possa succedere di nuovo quello che successe l'anno scorso; grazie al cielo quella notte Luca era con me. Non permetterò mai che qualcuno gli faccia del male.
"Che vuoi Ercole" Il ragazzo si abbassa gli occhiali da sole e mi guarda dalla testa ai piedi. "Io? Niente niente, sono solo venuto a vedere come stavano i miei amici." Inizia a scompigliare i capelli di luca e io mi alzo di scatto per staccare le sue mani dal mio ragazzo. "Lascialo stare."
"Ah già che il piccoletto non sa difendersi da solo e ha bisogno della sua guardia del corpo." Luca non da tanto peso alle sue parole e nel frattempo Ercole sposta lo sguardo su Mirko. "E questo chi è? Un altro vagabondo?" Guardiamo subito Mirko e lui ci guarda senza capire di cosa stesse parlando. "Ogni anno questo paese si riempe di persone strane!" Sbraita indicandolo.
"E tu sei il primo." Gli rispondo, e lui non dice niente. Si limita a guardarmi dritto negli occhi minaccioso e io ovviamente faccio lo stesso. "E ora vattene."
"Ercole!" Sentiamo la voce di Giulia e i suoi passi farsi più vicino a noi. "Vomitulia, che onore rivederti." Accenna una risatina e Giulia fa un sospiro. "Vattene via Ercole, nessuno ti vuole qui."
"E scordatelo che parteciperai anche quest anno alla gara." Aggiungo, guardandolo male. "Mh Staremo a vedere, le iscrizioni sono tra un mese."
"Ma la signora marsigliese ha detto già che non vuole assolutamente che partecipi, quindi fossi in te non ci spererei così tanto." Dice Giulia con fierezza, incrociando le braccia.
"Sisi, staremo a vedere. ora vado, e perché lo voglio io non perché me lo avete detto voi." Detto questo si rimette gli occhiali da sole e si allontana da noi. Odio la sua convinzione.. mi chiedo come faccia a credere che possa partecipare dopo quello che è successo l'anno scorso.
"Arghh non lo sopporto." Dice Giulia al quanto infastidita appena Ercole si allontana del tutto da noi, e Luca cerca di calmarla nel mentre vanno verso la spiaggetta. Stavo per raggiungerli ma mi fermo appena sento toccarmi la spalla da Mirko. "Grazie per avermi difeso da..."
"Ercole? Si, beh, lo conosco solo dall'anno scorso ma lui bullizza un po' tutti, non ci far caso tanto poi se ne andrà da qui a fine estate." Cerco di sorridergli e poi raggiungiamo i due, che sono già seduti sui sassolini davanti al mare.

Stiamo circa un'oretta in spiaggia a parlare mentre osserviamo il tramonto davanti a noi. Luca è seduto accanto a me, e ha la testa poggiata sulla mia spalla. Dopo un po' ci raggiungono anche Guido e Ciccio che si siedono a chiacchierare con noi e gli raccontiamo del nostro terzo incontro con Ercole.
"Anche noi lo abbiamo incontrato stamattina, al bar in piazza." Ci dice Ciccio.
"E vi ha detto qualcosa..?" Gli chiede Luca, abbastanza preoccupato. "No no, ci ha solo guardato male e se ne è andato." Risponde Guido facendo spallucce. Anche lui è seduto sui sassolini e sta stringendo a se' Giulia, che è seduta davanti a lui con la testa poggiata sul suo petto. Prendo per mano Luca e gli faccio capire di sedersi allo stesso modo davanti a me, e poi poggia la testa sul mio petto. Nel frattempo, continuiamo a parlare della gara e ci organizziamo per allenarci tutti insieme domani pomeriggio alle 15:00.

Durante la sera ce ne torniamo tutti a casa e io, Luca e Giulia ceniamo insieme, dato che anche stasera Massimo è andato a cenare da Elisa. Per cambiare decido di preparare per la prima volta la carbonara che mi insegnò a fare lui questo inverno. Mi insegnò a cucinare davvero molte cose in realtà. Mentre mangiamo non diciamo una parola; sembra che abbiamo la testa tra le nuvole, o almeno, per me è così; ho mille pensieri per la testa in questi giorni. C'è Mirko che non riesco ancora del tutto a farmelo amico, il ritorno di Ercole, e infine la collana di mia madre. Si, ogni tanto ci penso ancora e non so perché io dia per scontato che sia la sua. A volte penso di avere davvero l'occasione di ritrovarla e tornare a stare con lei, altre invece, penso sia una cazzata e che lei sia semplicemente morta come disse mio padre.

Pov Giulia
Appena finiamo di cenare andiamo fuori nel rifugio e parliamo un po' finché non si fa notte. Oggi al lavoro è stato abbastanza stressante e sono stanchissima,così mi alzo in piedi e sorrido ai due. "Ragazzi io ora vado a dormire, buonanotte"
"buonanotte Giulia" Dicono all'unisono, dopodiché entro in casa. Vado in bagno per cambiarmi e mi guardo allo specchio; mentre guardo il mio riflesso ripenso improvvisamente all'anno scorso, per essere precisi al giorno in cui io, luca e alberto abbiamo vinto la gara. La signora marsigliese ci aveva appena dato il trofeo e tutti stavano acclamando i nostri nomi. Penso che quello sia stato il momento più bello della mia vita, non immaginavo potesse davvero succedere.
Faccio un sospiro, e poi sorrido. "Andrà tutto bene anche quest anno." Mi dico ad alta voce, e poi torno in cameretta e mi metto a letto. Ma prima di chiudere gli occhi, ripenso a Guido e a tutti i momenti che stiamo passando insieme in queste settimane. Non avrei mai immaginato che ci saremo potuti fidanzare un giorno, con lui però mi sto trovando davvero bene e sono felice che stiamo insieme. Chiudo gli occhi e ripenso nuovamente a lui, finché non mi addormento.

Pov Alberto
"Ti va di fare una passeggiata?" Chiedo a Luca, mentre mi siedo accanto a lui. "E Giulia?"
"Lei starà già dormendo ormai. Torneremo presto tranquillo." Porgo la mano davanti a lui e prima di afferrarla, annuisce. Ci alziamo e usciamo dal portone di legno e iniziamo a camminare mano nella mano nel paesino che nonostante non sia così tardi, è già deserto.
"Non ci sarà Ercole in giro, vero?" Domanda improvvisamente Luca e dal tono di voce noto che è spaventato. Mi giro verso di lui e poggio le mani sulle sue spalle. Prima che io inizi a parlare ,ci guardiamo negli occhi e, anche se è buio e non c'è molta luce, riesco a notare il rossore sul suo viso e sono sicuro di essere arrossito anche io; nonostante ci è capitato così tante volte di guardarci negli occhi da quando ci conosciamo, ci fa sempre lo stesso effetto.
"Ascolta ,non devi avere paura okay? Finché sarò qui con te, nessuno potrà farti del male." Detto questo prendo le sue mani e lui mi sorride. Riesco già a notare quanto sia più sereno.
"Ti amo davvero tanto."
"Anche io piccola stella."
Accenna una risatina. "Che soprannome è?"
"Perché? Non ti piace?"
"Si, è carino. Sempre meglio di 'piccolo'."
Accenna un'altra risata e io lo guardo male. "Ti ho soprannominato così solo una volta e mi avevi detto che ti piaceva-"
"Sto solo scherzando." Dice, poi mi prende le mani e ci guardiamo scoppiando a ridere. Andiamo in spiaggia e ascoltiamo il suono delle onde mentre, come ogni notte, osserviamo i pesciolini sopra di noi. Luca mi prende la mano e la stringe forte, poi poggia la testa sulla mia spalla ed io non posso fare a meno di sorridere.
Amo questi momenti che ho con lui, in cui siamo solo noi e il resto non conta.

Angolo autrice:
Finalmente sono riuscita ad aggiornare, vi chiedo scusa se vi ho fatto aspettare così tanto ma non avevo tantissima ispirazione :')
non c'entra nulla ma per la parte in cui alberto dice a luca che finché ci sarà lui al suo fianco nessuno potrà fargli del male  , mi sono ispirata ad una frase di una canzone di billy eilish di cui però non ricordo il titolo rip, e mi fa piangere malissimo😀👍

ᴛᴜᴛᴛᴏ ᴘᴇʀ ᴍᴇ || LUBERTODove le storie prendono vita. Scoprilo ora