𝐶𝑎𝑝𝑖𝑡𝑜𝑙𝑜 6

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Entrammo nella discoteca e dopo mezz'ora Io, Francesca, Allegra, Niccolò e Giulio eravamo ubriachi fradici, ci tenevamo a malapena in piedi io barcollavo da un lato all'altro.

Quella sera volevo spassarmela, volevo divertirmi e non pensare a niente.
Ero seduta al bancone che mi stavo bevendo l'ennesimo spritz , fino a che una figura vestita di bianco mi chiese di ballare con lui, era proprio Lorenzo.

Eravamo i padroni della pista, voi vi starete immaginando un valzer lento con una musica classica raffinata e con un'atmosfera principesca,beh non è così, eravamo in una discoteca con le luci a palla e la stratosfera che ci girava intorno, ballavamo come due ubriaconi,cosa che eravamo, sulle note di un remix estivo che dava un sacco di buone vibrazioni, proprio come me e il principino, eravamo spensierati come due ragazzini, non abbiamo mai pensato a nulla tranne che a divertirci.

I ragazzi erano tutti a parlare di noi due, anche loro bevevano e si divertivano, ma mai come noi due.Ad un certo punto Lore si allontanò per qualche secondo e mi lasciò da sola in mezzo alla pista, non ero per niente a disagio a stare con lui. Intanto ebbi il tempo di guardarmi intorno e vidi una ragazza ad un tavolo, quella ragazza l'avevo già vista, sapevo chi era.

Era, Vittoria Finanzi una ragazza che veniva a scuola con noi, mentre i nostri sguardi si incrociavano mi sentì toccare la spalla destra, era una mano dolce e calda, era Lorenzo che mi aveva portato un'altro bicchiere.

Era tutto così fantastico, ma quella ragazza dagli occhi di ghiaccio e i capelli ricci dal color cenere non la pensava come me...
Mentre ballavamo non ci siamo mai guardati fino a che i nostri sguardi si incrociarono.

E proprio in quel momento "tic"  si era fatta mezzanotte e come cenerentola dovevo tornare a casa.
La zucca trasformata in carrozza era diventata la macchinetta della mia migliore amica. Appena salimmo in macchina si respirava una strana atmosfera nell'aria, eravamo solo io e lei, ci guardammo negli occhi e scoppiammo a ridere.

Per tutto il viaggio pensai a questa magnifica serata. Tornata a casa mr. Agnelli mi aspettava alla porta di casa, salutò Allegra, e chiuse la porta. Ero emozionata, ma non lo volevo far notare. " notte babbo" presi a corsa per le scale e mi diressi in camera di mia sorella per raccontargli tutto.

Mia sorella Ginevra è più grande di me di due anni, ci vigliamo tanto bene, siamo sempre rimaste unite e ci raccontiamo tutto, siamo un po' l'una la spalla dell'altra. Era contenta, ma non troppo. Feci finta di niente, ma sapevo che stava nascondendo qualcosa.

La cosa mi passò subito di mente e andai a letto. Pensai a questa magnifica serata e mi addormentai con un sorriso a trentadue denti stampato sul volto.

*Angolo autrice
ciao ragazzi, come va? spero che questo capitolo vi piaccia. come sempre se avete consigli da dare sono buon accetti.

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