Colazione

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La mattina dopo scendo più tardi del solito a fare colazione.
Federico ed io siamo rimasti a chiacchierare fino a notte fonda, mi ha raccontato un po' di lui e della sua famiglia ed io gli ho raccontato un po' di me.
Sono stata parecchio brava, non ho menzionato nemmeno una volta Alessandro e non gli ho nemmeno detto che aspiro ad avere una relazione come quella di mio fratello, probabilmente lo avrei messo a disagio.

Il primo amore non si scorda mai, si diceva una volta.
Il primo amore non si sposa mai si dice che sia la versione odierna.
O perlomeno c'è sempre meno gente che sposa l'innamorato dei tempi della scuola.
Eppure mio fratello ha sposato il suo primo amore ed insieme a lei ha avuto tre bellissime bimbe.
Ultimamente sono molto rare le coppie di lungo corso, falciate da separazioni e divorzi.
Quelle che poi risalgono al primo bacio, alla prima relazione, al primo amore, sono ancora più una rarità, eppure alcune ci sono ancora, ma sono eccezioni che confermano la regola.

Insomma, sono dell'idea che se non trovo la persona giusta la mia vita andrà a puttane, ma allo stesso tempo credo che stare da sola sia una delle cose più belle che mi siano mai capitate.
Ci sono moltissimi lati positivi dal non avere una relazione, a partire dal fatto che si impara a star bene con se stessi e si ha tutto il tempo di conoscere e indagare le proprie predisposizioni e poi c'è l'innegabile vantaggio di essere liberi.

Quando arrivo in sala da pranzo vedo che solamente pochi stanno ancora facendo colazione, gli altri se ne saranno andati già da un po'.
Tra quelli ancora seduti noto Nicolò, Alessandro e Manuel da una parte e dall'altra i due Federico insieme a Lorenzo Pellegrini, mi vado a sedere vicino a questo secondo gruppo.

"Buongiorno" mi salutano i tre calciatori in coro.

"Buongiorno anche a voi" rispondo sorridendo.

"Stai bene piccola Bare?" mi chiede il centrocampista romano.

"Si...perché non dovrei?" rispondo titubante sedendomi accanto a Federico.

"No, niente...lo dicevo perché hai un'aria stanca" farfuglia.

"Per forza, questi due hanno chiacchierato fino all'alba" risponde Bernardeschi riferendosi a me e a Federico.

Entrambi gli lanciamo un'occhiata interrogativa.

"Parlavate a voce un po' troppo alta per i miei gusti e ridevate ogni due secondi..." ci spiega facendo un sorrisetto.

"É tutta colpa del signor Chiesa, fa delle pessime battute e quindi dovevo ridere a voce alta altrimenti si disperava per le sue scarse qualità da comico" dico scherzando.

"Non mi sembrava che sta notte le mie battute ti facessero così schifo" risponde facendo il broncio.

"Dai scemo, sei il ragazzo più divertente che io conosca" dico aprendo leggermente le braccia in modo che potesse abbracciarmi.

Lui coglie il segnale al volo e mi stringe tra le sue braccia dicendomi: "Per questa volta ti perdono".

"Così mi fate sentire la mancanza di mia moglie" scherza Lorenzo.

Federico ed io ci stacchiamo dall'abbraccio scoppiando a ridere.

"Tranquillo Lore, ci sono. Ho così tanto bisogno di affetto" lo canzona Berna facendoci ridere ancora più forte.

"Non volermene, ma preferisco abbracciare Martina anche io" dice avvicinandosi a me.

"Vieni qui piccolo Lore che si sente single" dico accogliendolo tra le mie braccia.

"Eh ma se hai abbracciato loro due non puoi non abbracciare me" piagnucola Berna.

"Va bene va bene, abbraccio tutti" dico staccandomi da Lorenzo e andando verso Federico.

Tuffo nel vuoto //Matteo Pessina//Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora