la svolta

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carmine:<non mi hai ancora detto se ci rivedremo mai più>
io:<ci sarà sempre un modo, io rimarrò sempre qui a esibirmi, se hai qualche ora libera passi a trovarmi>
sorridiamo 
mi saluta e va via.

erano passate tante settimane, e non guadagnavo più nulla , solo qualche miseria...ero disperata, non sapevo più come vivere.
un giorno, crollai e iniziai a piangere disperatamente.
da quelle parti passó edoardo, aveva un ora libera, aveva deciso di passarmi a trovare per scusarsi di quel comportamento che aveva avuto nei miei confronti;
era però controllato dal comandante
mi vide con le ginocchia in mano accasciata nel solito muretto e si avvicinò a me
edo:<ehi che succede?>
e mi sposta una ciocca di capelli
io:< ti riguarda?>
dico singhiozzando
edo:< sono venuto fin qui per chiederti scusa, direi che è il minimo sapere perché tu stia così >
ero esausta mentalmente e dovevo parlare con qualcuno, quindi decisi di farlo con lui
io:< non ho più come vivere, i soldi non bastano più>
caló il silenzio e tornai a piangere
edo:<mi dispiace pccrè, davvero>
continuavo a piangere fino a quando mi propone un'idea
edo:<ho un idea>
io:<utile?>
edo: <utilissima>
io:<spara>
edo:<ti servono soldi?rubiamoli>
sgrano gli occhi e lo fulmino con lo sguardo
io:<ma non ci penso neanche edoà, non mi metto in questi casini>
edo:<hai me, ti aiuto io>
io:<seh te, sei in carcere e vuoi aiutare me a commettere reati senza farmi arrestare? sei fuori di testa>
e rido
edo:<fuori di testa si, ma adesso che so come si sbaglia, so anche come si evita di sbagliare>
io:<e li c'hai ragione te>
edo:< accetti?>
io:<ehm aspe.. no>
edo:< eh  non devi rispondermi adesso, pensaci un po' su... se ci pensi e accetti, fammi una chiamata>
mi lascia il numero e va

passa una settimana e la situazione è sempre più critica, quindi decido di chiamare edoardo
edo:<ti sei decisa pccrè eh?>
io:<vieni qua al solito posto prima che me
ne penta>
riagganciammo e dopo poco edoardo arriva, usa la sua ora libera.

edo:<uuuh ma devi andare a rubare o devi fare una sfilata di moda>
mi guarda dalla testa ai piedi, e nota che avevo un vestito nero a tubino molto bello
io:<devo ricordarti che non ho soldi per comprare altri vestiti ?gli altri sono sporchi>
edo:<già>
e si morde il labbro
io:<che dobbiamo fare?non voglio pensarci troppo o mi sento una merda>
edo:<vieni con me>
e mi porta in un parco
edo:<vedi quel tizio?>
e mi indica un uomo anziano che dava da mangiare alle oche
io:<beh si>
edo:<è girato, rubagli il portafogli,io rubavo sempre qui>
io:<ma sei matto? è un anziano>
edo:<ti servono o no sti cazzo di soldi?>
sospiro e vado
mi sentivo una merda, ma riesco lo stesso nell'impresa.
appena torno edoardo è felicissimo e fiero di me, un po' lo ero anche io
edo:<bravissima pccrè, auguri per il tuo primo reato  >
e mi prende il viso tra le mani ridendo
non so perché ma avevo una strana sensazione .
sentiamo una voce provenire da lontano... era il comandante

mi stai a cuore più del mio&lt;3 edoardo conteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora