Primavera: Liam

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Eccoci arrivati nella stagione delle allergie, ho cominciato a starnutire da ieri e ancora devo fermarmi. Oggi è l'ultimo giorno per Aya, a lavoro la manderanno via, lo fanno tutti, assumono una stagista sottopagata per svolgere lavori che non hanno il tempo di incaricare a nessuno, e le fanno contente con un po' di parole in più da aggiungere al curriculum. Lo abbiamo fatto tutti, ma più avanti vai nel tempo più sembra una cosa cattiva, comunque, lei uscirà contenta e tranquilla. Finalmente sale in macchina, la porto a casa, si cambia e decido di portarla a pranzo fuori, ma negli ultimi tempi, ogni volta che organizzo qualcosa, sembra che nulla le vada granchè a genio. Forse direttamente da quando stiamo insieme. Questo, in fondo, è il suo carattere, ed io non posso farci proprio nulla, anzi, non devo, spero solo che le cose si risolvano al meglio. Oggi, ci ritroviamo in un posto speciale, anche se, per un attimo, quando siamo arrivati mi sembrava di aver visto Victoria. Oppure, era proprio lei, col suo nuovo ragazzo. Ora che faccio? Dico ad Aya che c'è la mia ex, così si incazza e non mi parla per un mese, oppure faccio finta di non averla mai vista e passiamo un pranzo tranquillo? A me non piace dire bugie, ma stavolta è necessario, per farla stare bene. Ci sediamo, lei mi fa notare come sono vestito elegante, la mia camicia color celestino pallido risalta con i jeans neri. Ma il commento da "professore del liceo" poteva benissimo evitarselo, non è colpa mia se oggi non ho le lenti a contatto, è stato Mark a buttarne a terra una, e per non fare tardi non ho potuto aspettare che le ricomprasse. Comunque, secchione o meno, adoro guardarle il lineamento dello sguardo, dice tante cose di lei, una ragazza con un guscio resistente all'esterno, con quella tenerezza all'interno che puoi vedere solo se lei contribuisce a farsi scoprire. Ci arriva il primo, lei ha ordinato il suo primo piatto preferito, Spaghetti allo Scoglio, ed anche se non siamo vicini alle coste sembrano piacerle molto, un giorno ce la porterò al mare, anche se non le piace granchè. L'unica cosa che riesco a tollerare della primavera, sono gli alberi in fiore che portano molta tranquillità, così, decido di farle vedere un viale dove passavo per andare a scuola, sembra immersa in questo immenso e lungo percorso pieno di alberi in fiore, piante color verde acceso e animaletti simpatici che scappano appena la vedono, con me che rido a squarciagola per lei che mi guarda come un cane bastonato perchè gli scoiattoli scappano e non si fanno coccolare. La adoro, immersa nella natura, così decido di farle un disegno, mentre lei giocherella allegra con piante ed animali, io osservo ogni minimo dettaglio, e comincio a premere la matita sul foglio di modo da imprimere quel momento su carta. Porto sempre un album da disegno, mi piace molto cogliere questi piccoli attimi per dedicarmi ad un momento di tranquillità, eppure manca ancora qualcosa. La sento ancora troppo distante, io sono più romantico di lei, forse è vero, lo sono troppo, ma vorrei averla qui vicino a me mentre disegno, oppure quando siamo a casa sua ed è impegnata a creare quel suo gioco Pokèmon. Non sempre possiamo ottenere ciò che vogliamo, ma così è un po' esagerata. Vorrei solo capisse il disagio che provo quando fa la fredda, o quando non mi considera per stare con quei quattro deficienti dei suoi amichetti che la prendono solo in giro, però io questo non posso dirglielo, l'unica persona al mondo che non voglio ferire è lei.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jan 24, 2022 ⏰

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