Mi fermai all'improvviso, le mani e i vestiti pieni di un liquido nero appartenuto all'ultimo demone che avevo ucciso, e che aveva avuto la bella pensata di darmi fastidio.
Ma l'odore che sentivo era molto diverso da quello maleodorante dei demoni, questo era più dolciastro e meno intenso. Digrignai i denti e mi lasciai sfuggire un ringhio dalle labbra, per poi voltarmi verso l'albero alla quale mi ero appoggiata per riprendere fiato, ragionando sul da farsi. Presi un bel respiro e mi arrampicai sulla corteccia, e passai da un ramo all'altro degli alberi cercando di fare il meno rumore possibile e seguendo quel dolce odore.
Tra le foglie che coprivano quasi completamente la mia visuale vidi una ciocca di capelli blu, e subito la mia mente pensò all'ennesimo demone mutaforma. Ormai questi boschi erano pieni di demoni che si spacciavano per ciò che non erano...
Così mi sporsi in avanti e saltai, atterrando proprio sulla figura che avevo visto. Strabuzzai gli occhi. <<Meliorn?!>>
<<Michelle...>> sospirò lui esausto, e lasciai che scivolasse via dalla mia presa. Quell'odore dolciastro avrei dovuto riconoscerlo, era ovvio che appartenesse ad un Seelie. Mi alzai in piedi e mi guardai attorno, restando in allerta in caso ci fosse stato ancora qualche demone nei paraggi. <<Michelle.>> richiamò la mia attenzione una volta alzatosi in piedi anche lui.
<<Sì, scusami.>> dissi con fare distratto. <<Mi dispiace, ti ho scambiato per un - >>
<<Demone?>> finì la frase al posto mio. <<Sai bene che è troppo pericoloso per una ragazza della tua età.>>
Mi voltai verso di lui. <<E tu sai bene che non sono come tutte le altre ragazze della mia età.>> dissi in modo stizzito, per poi sospirare affranta quando mi accorsi di aver usato un tono di voce troppo arrogante. Dopotutto lui non aveva fatto nulla per meritarsi la mia scontrosità. <<È nella mia natura.>> iniziai. <<Dovresti saperlo in quanto mio protettore.>>
<<In quanto tuo protettore, dovrei proteggerti.>> puntualizzò.
Alzai le spalle e gli occhi al cielo, e poi mi voltai dandogli la schiena. Era sempre la stessa storia. Meliorn sapeva quale fosse la mia vera natura, conosceva la storia di quelli come me e di come un tempo cacciavamo demoni al fianco dei Nephilim...fino a quando non iniziarono ad abbandonarci e noi iniziammo ad estinguerci. Io e i miei genitori eravamo gli unici ancora in vita in tutta America, e dopo la loro morte ero rimasta solo io.
<<L'ho promesso ai tuoi genitori.>> Lo sentii dire, e sapeva quanto anche solo nominare i miei genitori mi facesse star male. <<E Magnus l'ha promesso alla Corte Seelie.>>
<<Non capisco perché alla Corte interessi così tanto.>>
Con la coda dell'occhio lo vidi avvicinarsi a me. <<Perché il nostro compito è sempre stato quello di proteggere quelli come te.>> disse. <<Sei l'ultima rimasta per quanto ne sappiamo, potresti anche essere l'unica in tutto il mondo ad essere ancora in vita.>>
Abbassai lo sguardo, colpita dalla crudele verità. Il destino della mia razza era tutto nelle mie mani, mi era stato buttato addosso questo carico da quando il Conclave aveva fatto fuori i miei genitori. Se ce n'erano altri come me, allora erano nascosti talmente bene da non essere ancora stati trovati.
La sua mano fredda venne a contatto con la mia spalla scoperta, e rabbrividii per un istante. <<Vieni, ti riporto a casa. È meglio che ci sbrighiamo prima che torni la luce del sole.>>
Mi scostai dal suo tocco. <<So tornare a casa da sola, non ho più sei anni.>>
Stavolta fu il turno di Meliorn assumere un tono autoritario e secco. <<Eppure sembri avere la stessa immaturità di quel tempo.>>
<<Immatura io?!>> sbottai, facendomi scappare un ringhio dalle labbra. <<Dovreste tutti ringraziarmi, ho ucciso più demoni io di quanti ne abbiano uccisi quegli ignobili Nephilim!>>
<<Ma questo non è più un tuo compito da ormai molti secoli, e prima lo capirai, prima sarai al sicuro.>> disse, anche lui spazientito da quella conversazione.
<<Per l'ultima volta, Meliorn: lo faccio perché è nella mia natura.>> specificai a denti stretti. <<Anche i miei genitori uccidevano demoni.>>
<<Solo se era necessario, di certo non andavano a caccia come fai tu.>> stavolta il suo tono si fece più pacato, persino a lui faceva male il loro ricordo. <<So cosa stai cercando di fare, Michelle.>>
Irrigidii la mandibola, ormai l'aveva capito da anni. Volevo attenzioni, volevo che tutti tornassero a ricordare dell'esistenza di quelli come me...volevo solo che il Conclave mi desse delle spiegazioni sul perché avesse ucciso i miei genitori, che pur non facendo parte degli Accordi, non avevano mai infranto alcuna legge che richiedesse poi la pena di morte.
<<Se Magnus sapesse - >>
<<No!>> sbottai, reagendo d'impulso a quelle parole. <<Magnus non lo deve sapere, l'hai promesso.>>
<<Ma perché?>>
<<Perché non sopporterei la delusione nei suoi occhi.>> ammisi abbassando lo sguardo.
Meliorn scosse la testa in segno di disappunto. <<Farti arrestare non è l'unico modo per attirare la loro attenzione.>>
<<Non ho intenzione di farmi arrestare.>> precisai. <<Come hai detto tu, voglio solo attirare la loro attenzione.>>
<<Uccidendo tutti i demoni?>>
<<Ricordando loro ciò che hanno dimenticato.>>
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Salveeee <3
Questo è il nuovo primo capitolo della storia, come vedete ho aggiunto qualcosa per rendere il personaggio di Michelle un tantino meno immaturo e un po' più "aggressivo"..
Spero che queste modifiche possano piacervi comunque :)
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JUST DIFFERENT
FanfictionAveva cinque anni quando, durante un viaggio in auto, una freccia del Conclave provocò un incidente che ai genitori della piccola Michelle costò la vita. Aveva cinque anni quando fu trovata dai Seelie, che la diedero in custodia al Sommo Stregone di...