IV

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La salita in ascensore l'ho fatta praticamente correndo sul posto tanta è la voglia di tornare a casa per trovare- NESSUNO?!

Un piccolo (gigante) impercettibile (devastante) senso di panico si impossessa di me "Manuel??? Manueeeeel??"
Salgo e scendo le scale come una furia. Tutto è perfettamente al suo posto tranne ciò che di più valore possiedo.
Esco di nuovo nell'andito e mentre cerco di ricordare il numero della polizia una porta si apre e una voce mi fa sobbalzare
"Simò!"

E' in piedi davanti l'ingresso di Rossana
"Manuel! Manuel!!!!" mi lancio su di lui saltandogli in braccio e stringendolo.
"Ma che stai a fa Simò?" le sue braccia mi circondano la vita "Tutto bene??"
"Si, si, ora si!!" Mi accoccolo ancora di più su di lui "ma perché non sei a casa??" gli tiro un po' i capelli "sono morto di paura!"
"Dovevo fa na cosa importante prima e me serviva che qualcuno tenesse-"

"Papà! Papà! Papà!"
"Thooooomas!" eccola la luce della mia vita.
Scavalco letteralmente Manu e mi fiondo sul piccolo panzerotto che sta raggiungendomi a passo incerto seguito a ruota da Rossana.
"Bell bell Tommas a zia... mo viene papà da te"
"Papà!!"
"Si amore, è papà!" me lo sbaciucchio tutto prendendolo in braccio.
I suoi ricci morbidissimi mi solleticano il viso e lui ride delle mie espressioni buffe.
Il cuore potrebbe uscirmi dal petto da un momento all'altro.

"Posso avere un bacio pure io?" la mano di Manuel su un fianco e la sua testa poggiata sulla mia schiena nel tentativo di rubare un bacetto a Thomas mi danno la conferma che davvero sto per perdere i sensi per quanto sono felice.
"Manu lo sai, finché ti tieni quella barba ispida sarà impossibile..." ridacchio "è vero amore? E' vero che non vuoi dare neanche una carezzina a papà?" chiedo al piccolo continuando a coccolarlo.

"'Zzina papà!!" invece mi risponde lui e si sbilancia in avanti con le braccine aperte per raggiungere Manu che lo tira a se sfilandolo dalla mia stretta.
Non faccio in tempo a girarmi per protestare un po' che le parole mi muoiono in gola.
Thomas si è accoccolato tranquillo su di lui con la testolina incassata tra la spalla e il viso.
Il viso completamente sbarbato di Manuel.
«Tilt!» scritto in rosso e a caratteri cubitali è tutto ciò che appare nel mio cervello adesso.

Come è possibile che quest'uomo sia così bello sempre? Pure con la faccia rasata come un maledetto 14enne??
"Oh!" una mano mi colpisce un braccio.
Eh?
"Eh?"
"Te sei 'ncantato... tutto bene Simò?"
"Imò" ripete Thomas carezzando con la manina una guancia di Manuel mentre piano piano socchiude gli occhi.
"E' liscia?" lo interpella lui continuando a stringerlo a sé e dondolando un po' sul posto.
"Iscia" balbetta incerto prima di appoggiarsi del tutto sulla spalla e iniziare a sbuffare dei piccoli respiri nel sonno.

"Era questa la cosa importante che dovevi fare?" gli passo una mano tremolante sul viso.
Annuisce leggero per non muovere troppo il bimbo "mi ero stancato di non poterlo abbracciare senza che si scostasse ogni volta..."
"E di svegliare me tutte le notti per farlo riaddormentare, no?"
"No..." fa un occhiolino "quello ha i suoi vantaggi"
"Sei un cafone"

"Simò!" mi guarda fintamente sconvolto "C'ho il bambino in braccio! Datti un contegno!"
"E sei pure uno stronz-"
"Simone!" la voce di Rossana mi fa saltare "o' vuo nu cafe?"
Tento di articolare una risposta mentre Manuel si accosta al mio orecchio e "vabe ho capito... ne riparliamo stasera" mi sussurra portando pure per un attimo una mano sulla zona lombare appena sopra il sedere.
Arrossisco fino alla punta dei capelli.

"Allor stu cafe?"
"Come se avesse accettato Rossana!" interviene lui "mo dobbiamo andare a mettere il bimbo a letto" ruotando un po' su se stesso per indicare Thomas che beatamente gli sta sbrodolando la maglietta.
"Grazie ancora per averlo tenuto con te ogg-"
"Non lo dite nemmeno!" le brillano gli occhi "quello è la mia gioia, portatelo quando volete! E... Simone?"

"Mh?"
"Hai visto come par bello senza barba?" muove la testa verso Manuel.
"Bellissimo" soffio fissandolo e noto con piacere che anche lui arrossisce lievemente.
"E non fa niente se adesso si vede ancora di più che è più giovane di te..."
Eh?!
"Eh?!"
Il cretino ha pure l'ardire di ridacchiare.

"Beh si... dico Manuel" lo indica di nuovo come se le fosse venuto il dubbio che parliamo della stessa persona "lui è più giovane di te, no?"
"No!"
"Rossana" adesso si sta proprio sbellicando dalle risate "in realtà io so più vecchio di lui de n'anno"
"Ah..." mi guarda un po' sconsolata "e allora forse devi dormire nu poc di più figlio mio... magari sono le occhiaie che m'hanno ingannata..."
Usciamo da quella casa con Manuel che soffoca le risate per non svegliare Thomas e io con una crema antirughe che Rossana gentilmente mi ha regalato.

Still crazy after all these years. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora