James rimase lì, in piedi, incredulo.
Stringeva tra le mani la boccetta donatagli da Lily Evans, come se fosse la cosa più cara che avesse.
Non poteva crederci.
No, nella sua mente non era mai stata nemmeno lontanamente contemplata l'idea che Lily entrasse, volontariamente, in camera sua.
Sembrava tutto fantastico.
James, pensieroso, volse lo sguardo ad osservare il luccichio rossastro dello shampoo.
Chissà com'era avere, anche solo per una volta, qualcosa che sarebbe davvero piaciuto alla Evans. Magari gli avrebbe persino annusato i capelli, e poi avrebbe sorriso all'odore del sapone, e avrebbe arricciato le labbra come faceva quando rideva seriamente.
No, smettila, James. Lo shampoo è di Remus. Lui è germofobico, potrebbe morire, se restasse senza sapone.
James accatastò l'idea di usare lo shampoo in un angolino remoto della sua testa. Lily Evans si sarebbe potuta arrabbiare, se avesse scoperto che lui si era lavato con il suo sapone.
Però, se non lo saprà, non ne soffrirà ...
James strinse ancora di più a sé la boccetta e, furtivamente, la nascose in un'anta del suo armadio.
Solo una volta, James. Almeno così avrai qualcosa in comune con Lily.
La domenica mattina portò in regalo un bel sole autunnale.
Gli studenti, liberati dal pesantissimo carico delle lezioni, tentavano di godersi al meglio quel po' di calura che avrebbe preceduto un rigidissimo inverno.
I malandrini, ovviamente, non potevano certo farsi scappare una giornata del genere.
James se ne stava seduto, la schiena poggiata contro un albero di fronte al lago nero. Stringeva tra le dita affusolate un lucente boccino d'oro.
Sirius, invece, prendeva il sole, attirando gli sguardi di gran parte delle ragazze; Peter cercava di scopiazzare qualche riga del tema di Moony sull'uso dell'algabranchia, mentre quest'ultimo era impegnato in un furioso (e alquanto inutile) ripasso.
James non riusciva a pensare ad altro che non fosse quella boccetta. Non poteva credere che la ragazza che amava dal quinto anno fosse venuta volontariamente nel suo dormitorio.
"Prongs, smettila di fare il muto. Sei noioso" esordì, sbuffando, Padfoot.
Gli occhi del Malandrino si illuminarono.
"A proposito, ti ho già detto con chi esco più tardi?" continuò, stavolta più emozionato.
James volse subito lo sguardo verso quello dell'amico, il sorriso di nuovo a solcargli il volto.
"Beccah Endertourne? Merlino, quella ha due gigantesche..."
"Ehm, ehm!"
Lily Evans sbucò all'improvviso, i capelli fiammanti raccolti in una coda stretta.
Accanto a lei, Mary MacDonald, i soliti ricci a ricoprirle in parte il volto, emise un verso disgustato.
"Beccah Endertourne? Sirius, quella ha le tette più grandi del resto del corpo!" sibilò, infastidita.
"Credo porti una sesta ..." aggiunse, poi.
Gli occhi di Sirius di illuminarono ancora di più.
Lily Evans sbuffò infastidita. Ovviamente, mentre Mary e Sirius conversavano amabilmente, James non aveva perso l'occasione di tormentarla.
"Lily, che ne dici di organizzare un'uscita a quattro?"
"Scordatelo, Potter. Per la cronaca, io sono qui solo per Remus."
Detto questo, la ragazza si avvicinò al suo amico, e la sua espressione si addolcì moltissimo.
"Remus, dopo ti va di ripassare insieme Storia Della Magia? Giuro, l'ultima lezione con Ruf è stata talmente soporifera che non sono nemmeno riuscita a prendere appunti ..."
Mentre il vociare dei suoi amici empiva l'aria, James mise su un broncio da primadonna, e si concentrò sul luccichio dorato del Boccino. Lo lasciò andare, per poi riacciuffarlo con le lunghe dita affusolate.Il suono dell'acqua scrosciante riempiva il dormitorio dei Malandrini.
James, sotto la doccia, cantava in modo decisamente poco virile la famosissima canzone "Un calderone pieno di forte amore bollente".
Si sciacquò per bene i suoi amatissimi capelli folti e, sorridendo come un bambino la mattina di Natale, afferrò la boccetta di shampoo.
La svitò con cautela, e la versò in mano.
Dunque era quello lo shampoo che usava Lily Evans? In effetti non odorava di Lily Evans. Odorava di cera e di lamponi. Ma, dopotutto, se piaceva a Lily, se lo sarebbe fatto piacere anche lui.
Consolato da questi pensieri, iniziò a spalmarsi il liquido sui capelli neri come la pece, intonando un acuto da soprano.
Si stava appunto massaggiando il cuoio capelluto, quando ebbe una sgradevole sensazione. Lentamente, levò una mano dai capelli e se la portò davanti agli occhi.
Il suo urlo si sentì fino al dormitorio femminile.
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L'ultimo nemico che sarà sconfitto è la Morte
Hayran KurguSi sedette poco convinta, mentre già sentiva la fatidica domanda risuonarle nella testa, come una ninna nanna estremamente fastidiosa. Ehy, Evans, vuoi venire ad Hogsmeade con me? Lily avrebbe voluto rispondere una volta e per sempre, con un bel "no...