Buon pomeriggio! :)
Okay, prima di tutto mi dispiace per questo tremendo ritardo. Questa OS è stata un parto non solo per voi ma anche per me, ve lo assicuro ahahah
Comunque ora eccola qui, decisamente la più lunga che io abbia mai scritto... Così almeno un po' mi perdonate, no? ;)
Per chi non lo sapesse ancora, poi, ho cominciato a pubblicare la nuova storia di cui vi ho parlato, intitolata My boyfriend's brother. Se volete dare un'occhiata ai primi capitoli e farmi sapere che ne pensate, sapete che ne sono sempre molto felice :)
Se avete domande sapete ormai dove trovarmi, ma per chi in questo mese che è passato dall'ultima OS si fosse dimenticato di me...
Ask: SpreadYourWingsEFP oppure potete inviarmi un messaggio privato qui sopra, vi risponderò come sempre al più presto ;)
Un bacio, buona lettura! x
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17 Giugno 2020, Londra.
Non mi ero mai definita una persona particolarmente insofferente o piagnucolosa: infatti, ero sempre stata del parere che se una cosa deve essere fatta, va fatta e basta senza discutere, o che lamentarsi dalla mattina alla sera di qualcosa che non ti sta bene ma che non puoi modificare, non servirà a nulla se non a finire per urtare il sistema nervoso di chi ti deve stare a sentire. Tenendo fede alla mia stessa opinione, avevo sempre portato a termine doveri e mansioni senza lamentarmi - o comunque facendolo in modo abbastanza moderato - prendendo un respiro profondo per calmarmi quando non ce la facevo più e ripetendomi che meno ci avrei pensato, prima il tempo sarebbe passato.
Tuttavia non ero mai stata neanche una persona che amava starsene con le mani in mano per giornate intere, probabilmente perché nella mia vita avevo sempre studiato, lavorato, o fatto entrambe le cose contemporaneamente: quando poi avevo del tempo libero, era raro che lo trascorressi a casa a dormire o davanti alla televisione - avevo avuto anche io le mie giornate di puro ozio, non fraintendiamoci - ma solitamente preferivo di gran lunga anche solo uscire a fare una passeggiata, a prendere qualcosa al bar con le amiche o, in casi estremi, mettere a posto la casa e fare tutte quelle cose che normalmente non avevo il tempo di fare. Non mi definivo una persona attiva, ma una a cui piaceva sentirsi impegnata, quindi quando mi veniva imposto di starmene senza far nulla per giorni e giorni, era ovvio che ad un certo punto finissi per sentirmi come se stessi per impazzire.
Questo era esattamente quello che mi era successo nell'ultimo mese, quando, nonostante ufficialmente mi fosse stato permesso di lasciare la clinica due giorni dopo il parto, per un motivo o per un altro - e soprattutto per insistenza dei medici - avevo finito per rimanerci più di un mese e mezzo: le prime settimane avevo accettato di buon grado quella decisione, pensando che infondo non potesse essere una cosa chissà quanto tragica, ma dopo i primi quindici giorni avevo finito per diventare terribilmente insofferente.
Il fatto era che May era più piccola di quanto sarebbe dovuta essere, e doveva quindi rimanere in clinica fin quando non avrebbe raggiunto un certo peso stabilito dai medici: visto che però per il resto - ringraziando il cielo - stava bene, non c'era motivo che venisse alimentata tramite sondino o chissà che, ma aveva cominciato già dopo la prima settimana a succhiare direttamente il latte dal mio seno durante la marsupioterapia. Dal momento che doveva mangiare più volte al giorno e poco alla volta, io dovevo ovviamente essere presente in clinica non ventiquattro ore su ventiquattro ma quasi; per motivi pratici, quindi, insieme ai medici avevo deciso di rimanere direttamente lì fin quando anche la bambina non sarebbe stata dimessa, ma nonostante fossi comunque libera di entrare e uscire da lì dentro e fare praticamente qualunque cosa volessi - visto che, personalmente, stavo benissimo - dopo più di un mese e mezzo che non mettevo piede in casa mia se non per recuperare altri vestiti o mettere a posto ciò che Harry lasciava in disordine, direi che fosse comprensibile che non vedessi l'ora di andare via da quella clinica e non rimetterci mai più piede - cosa che sapevo essere impossibile, soprattutto perché avremmo dovuto tornarci per dei controlli periodici per May una volta che sarebbe stata dimessa, ma ci siamo capiti.
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My Every Road Leads to You
Fanfiction"Harry ed Eveline ne avevano passate tante, da quando si erano conosciuti, ma non ci sarebbe stata un'altra coppia al mondo sulla quale io sarei stato più sicuro: si erano lasciati, rimessi insieme, avevano litigato e fatto pace un milione di volte...