15 Marzo 2019, Londra.
LOUIS' POV:
Quando io ed Elise ci eravamo sposati, il mio compito più faticoso ed impegnativo era stato il dovermi recare più volte all'Atelier per scegliere lo smoking e permettere poi alla signora Willis di prendere tutte le misure affinché fosse perfetto in ogni minimo punto.
Infatti, per quanto riguardava la chiesa, il ricevimento, le bomboniere, la lista di nozze, gli invitati e bla bla bla, avevo praticamente lasciato carta bianca ad Elise, sapendo che lei si sarebbe divertita sicuramente più di me ad andare in giro alla ricerca della "location perfetta" o dei segnaposti così come li aveva sempre sognati: avevo reso chiaro fin dall'inizio che non mi sarei lasciato trascinare avanti e indietro per mesi e mesi, e infondo lei non era stata chissà quanto dispiaciuta dalla mia decisione di lavarmene - quasi completamente - le mani.
Sapevo che il mio era un comportamento all'apparenza un po' menefreghista, ma infondo c'è una cosa che è risaputa da secoli: a noi maschi, dell'organizzare qualcosa in ogni minimo dettaglio, non ce ne frega assolutamente nulla. Abbiamo una mente più pratica e siamo più facilmente accontentabili rispetto alle ragazze, e sinceramente ancora non mi era chiaro per quale motivo questo a volte le facesse arrabbiare così tanto: infondo, se abbiamo cibo, un'Xbox collegata correttamente al televisore, la possibilità di girare nudi per casa - o in casi estremi, in boxer - e sesso ogni volta che vogliamo, siamo già al settimo cielo e non abbiamo bisogno di molto altro.
Io ed Elise era raro che litigassimo soprattutto perché tra noi si era ormai stabilito una sorta di accordo platonico, secondo cui lei poteva fare tutto quello che voleva fin quando i suoi piani non interferivano con la mia quiete quotidiana. Aveva sempre funzionato, in tutti quegli anni, ed era andata in quel modo, infondo, anche quando avevamo organizzato il nostro matrimonio.
Era probabilmente per questo che, per quanto mi sforzassi, non riuscivo sul serio a comprendere come fosse possibile che Harry ed Eveline non fossero ancora riusciti a giungere ad un accordo definitivo neanche per una sola cosa riguardo quel matrimonio, nonostante ormai mancassero praticamente poco più di quattro mesi alla data che avevano - indicativamente - fissato.
Conoscevo Eveline come le mie tasche, quindi sapevo che, quando si metteva in testa qualcosa, era difficile farle cambiare idea; tuttavia conoscevo ormai piuttosto bene anche Harry, tanto da sapere con certezza che, quando si trattava di Eveline, solitamente non riusciva a tenere il punto per più di un paio d'ore prima di cedere e darla vinta alla ragazza riguardo qualunque cosa.
Avevo immaginato che questi loro comportamenti standard avrebbero fatto sì che l'organizzazione del loro matrimonio fosse semplice tanto quanto lo era stata quello del mio, ma quando quel giorno mi ritrovai seduto sul divano di una delle sale comuni dello studio di registrazione in cui stavamo incidendo, rischiando che il tè bollente che avevo in mano mi finisse sui pantaloni a causa delle vibrazioni causate dalla gamba di Harry, seduto accanto a me, che scuotevano il divano, capii che quelle due teste bacate non fossero arrivate ad un accordo nemmeno quando ne avevano riparlato - per la milionesima volta - la sera precedente.
«Okay, stavolta il problema qual è?» gli chiesi, rinunciando a bere il tè e poggiandolo quindi sul tavolino.
Harry, braccia incrociate al petto, gamba che martellava insistentemente sul pavimento, sopracciglia leggermente aggrottate e sguardo perso nel vuoto, sospirò nervosamente alle mie parole.
«Sempre lo stesso.» rispose semplicemente.
Sollevai le sopracciglia, incredulo «Sul serio non avete risolto niente? - Harry scosse la testa - Nemmeno una sola cosa?»
Non era possibile che non si trovassero d'accordo assolutamente su niente; in realtà, sapevo che il problema principale era la città in cui il matrimonio si sarebbe svolto, visto che Eveline era convinta a volerlo organizzare a Londra mentre Harry erano mesi che premeva per Los Angeles, e quindi se non risolvevano quella questione fondamentale non c'era molto altro su cui potessero mettersi d'accordo.
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My Every Road Leads to You
Fanfic"Harry ed Eveline ne avevano passate tante, da quando si erano conosciuti, ma non ci sarebbe stata un'altra coppia al mondo sulla quale io sarei stato più sicuro: si erano lasciati, rimessi insieme, avevano litigato e fatto pace un milione di volte...