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<<E quindi tu praticamente non hai mai avuto un ragazzo?>> mi chiede Serena seduta con me sul suo letto.

<<Niente, davvero nulla. La cosa onestamente è alquanto imbarazzante a quasi 20 anni>> ammetto abbassando la testa.

<<Invece no, semplicemente non hai avuto l'opportunità di fare esperienze del genere a differenza delle tue coetanee. Avevi pur sempre uno stile di vita ben differente e dei ritmi praticamente sfiancanti>> mi fa notare la riccia.

<<Beh si...però ora basta parlare del San Carlo, cambiamo argomento>> mi siedo meglio e lego i capelli in una coda alta.

<<Mi sorge spontaneo chiederti se qui c'è qualcuno che ti interessa>> eccola lì.
<<Ceh, lo so che sei qui praticamente da oggi pomeriggio e sono le undici di sera o poco più, ma comunque credo che un'idea te la sia fatta no? Non ci credo che non ti piace nessuno>> continua.

<<Dio, "piacere" adesso è un parolone. Certo, c'è qualcuno di carino, ma la cosa finisce lì. Sono venuta per ballare sere, voglio concentrarmi su quello onestamente>>.

<<Allora però qualcuno di carino c'è eh!>> mi punzecchia il fianco ed io le schiaffeggio delicatamente la mano.

Ci conosciamo da pochissime ore, ma in realtà parliamo come se ci conoscessimo da sempre.

<<Si, c'è qualcuno di carino>> mi alzo sorridendo per aver "osato" così tanto e andando a prendere la bottiglina d'acqua sul mio Comò.

<<Ed io ora voglio sapere chi è>> si alza sue ginocchia sere mentre io bevo.

<<È troppo presto, non voglio arrivare a conclusioni affrettate>> accartoccio la bottiglietta finita e le faccio segno che vado in cucina di là per buttarla.

<<Guarda che riprenderemo questo discorso, non mi scappi>> semplicemente rido, senza però girarmi.

Entrata in cucina butto ciò che devo buttare e vengo fermata da Alex e Cosmary, nuova coppia della casetta.

<<Vi, ti abbiamo aggiunta nella tabella delle pulizie. Ci sono i vari giorni, gli orari e le cose da fare. Ovviamente si lavora in coppia. Noi ti abbiamo messo per il momento con Alice, perché siete entrambe appena arrivate e ci era più comodo, se poi volete cambiare coppia ditecelo e vediamo come cambiare>> prende parola il moro, mentre la ballerina accanto a lui si limita semplicemente ad annuire ad ogni parola pronunciata dal ragazzo, quasi come fosse un gesto meccanico (ma so che non lo è).

Alice, la ragazza con cui ho parlato poco prima di esibirmi, alla fine ha preso un banco proprio come me.

<<Va bene, grazie mille. In caso di problemi chiederò ad uno di voi due, ma dubito ce ne sarà bisogno>>.

<<Perfetto, ci si vede in giro>> termina la conversazione cosmary e poi prende sotto braccio Alex trascinandolo sul divano della saletta che si trova accanto al salone principale.

<<Vitto, ti va di unirti a noi? Siamo un po' in gradinata a parlare, magari è anche un'occasione per conoscersi di più>> entra in cucina Christian col suo solito sorriso contagioso.

<<Ehm, si certo, volentieri>> lo seguo in gradinata e, arrivati a destinazione, lui va a sedersi nel lato opposto al mio con Mattia, Dario ed Albe, mentre io mi siedo in uno dei gradini di mezzo circondata da Luca, Crytical, Sissi e Luigi.

Questa situazione è alquanto surreale (per me), ma davvero piacevole. Potrei anche stare qui in silenzio per ore a vedere come si prendono in giro a vicenda e a come quasi sembrano una vera e propria famiglia.

<<Ok, lo sciolgo io il ghiaccio, perché lei è troppo timida per farlo>> parla LDA guardandomi ed indicandomi più volte ed io sorrido leggermente: mi hanno già inquadrata. <<Tu balli solamente o hai anche qualche altra passione?>>.

<<Amo leggere, mi piacciono la musica e canticchiare ogni tanto (pur non essendo brava) e adoro le serie tv...credo basti>> cerco di tenere il contatto visivo un po' con tutti, ritrovandomi poi alla fine a guardare colui che mi ha posto la domanda.

<<Che musica ascolti di solito?>> mi chiede poi Luigi, seduto sul gradino superiore al mio.

<<In realtà ascolto qualunque genere, tranne la trap probabilmente. Sono una a cui piace provare tutto. In questo periodo, ad esempio, sto seguendo molto frah Quintale, ho ripreso a sentire qualcosa di Lucio Dalla, dei beatles ed iniziato a seguire qualche vecchio album di ed Sheeran che non conoscevo>> spiego, stavolta però guardando solo il diretto interessato.

<<Niente di più rock o non so, romantico?>> porta avanti la conversazione e nessuno dei due sembra intenzionato a distogliere lo sguardo, io men che meno.

<<Di rock assolutamente gli ACDC o magari il rock-pop dei Queen, senza dubbio. Di più romantico non saprei, probabilmente Adele>> ci rifletto un po' su.

<<Senti davvero di tutto quindi>> continuiamo a guardarci.

<<Già...>> annuisco.

<<Buono a sapersi>>.

<<Si no, ci siamo anche noi comunque eh>> un colpo di tosse di Dario fa interrompere  ad entrambi il contatto visivo che si era creato.

Abbasso lo sguardo, ancora una volta, probabilmente un po' rossa in volto.

Restiamo tutti a parlare per un bel po', fin quando pian piano tutti ritornano all'ovile e vanno a letto. Io prendo il mio Macbook dalla camera da letto e lo accendo, lasciandolo poi sul divano mentre mi preparo una bella camomilla.

Non appena è pronta vado con in mano la mia tazza fumante sul sofà e mi siedo a gambe incrociate, poggiando poi il macbook sulle gambe.

Controllo le mail, le novità su Netflix (aggiungendo qualcosina alla lista) e butto l'occhio sulle varie notizie del momento, senza però interessarmi particolarmente ad alcuna di esse.

<<Ti disturbo?>> l'entrata di luigi dalla stanza della gradinata mi sorprende.

<<Affatto>> dico semplicemente, posando poi la tazza ormai vuota accanto a me.

<<Pensavo stessi già dormendo>> afferma sedendosi alla mia sinistra.

<<Tra un po' vado. Mi sono fatta della tisana, ne è rimasta un po' se ti va>> gli dico senza staccare gli occhi dallo schermo.

Sto scorrendo qualche vecchia foto da una cartella piccola e nascosta che ho appena ritrovato.

<<Sei tu quella con quegli occhioni così blu?>> indica il cantante di rudy sullo schermo una foto di me all'età di 5 anni circa al compleanno di mia cugina Livia.

<<Si, sono io>> mi volto verso di lui sorridendo e lui ricambia.

<<Non sei cambiata di una virgola>> quasi sussurra.

<<È cambiato solo il colore degli occhi, poi per il resto è tutto uguale>> preciso.

<<Perché, ora ora che colore sono i tuoi occhi?>> mi guarda.

<<Sono più verso il grigio>> gli faccio notare.

<<E li preferivi di più azzurri>>.

<<Li avrei preferiti marroni, io amo gli occhi marroni>>.

<<Come i miei>>.

<<Proprio come i tuoi>>.

Come nelle canzoni -Luigi StrangisDove le storie prendono vita. Scoprilo ora