parte 3

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POV ALEXA

Ero uscita con una mia amica e avevo spento il telefono non rispondendo alle chiamate e ai messaggi di Fabio. Ero in casa con questa mia amica e il citofono cominciò a suonare ripetutamente. Era Fabio, ma decisi di non aprirgli. per una sera volevo stare tranquilla.

F:" Alexa! SCENDI STRONZA. LO VUOI CAPIRE CHE SEI MIA. RISPONDIMI CAZZO, RISPONDIMI ADESSO. TI SEI DIVERTITA EH, MO FAMMI DIVERTIRE A ME"

A(amica):" non gli aprire. io chiamo la polizia questo è pazzo! poi guarda come ti ha ridotto cazzo." Fabio continuò a chiamarmi e insultarmi per mezz'ora.

io:" adesso scendo, aspettami qua" Presi la pistola che tenevo nel cassetto e scesi dalle scale. Andai avanti al cancello e vidi Fabio che mi stava aspettando.

io" che vuoi ancora"

F:" vieni qua stronza!" Mi prese la testa e cercò di incastrarmela tra e sbarre del cancello. Presi la pistola e gli sparai allo stomaco. La mia amica scese e impaurita se ne andò correndo via. Chiamai una ambulanza e scappai in casa. Il giorno dopo arrivò la polizia e mi arrestò.

Quando arrivai all'IPM tutti mi guardavano. il mio viso, le mie braccia erano coperti dai lividi, e per fortuna le gambe erano coperte dal pantone lungo che indossavo. Mio fratello mi stava guardando, era preoccupato e si vedeva dai suoi occhi.

la direttrice mi assegnò la cella e cominciai a sistemare le mie cose.

X:" io sono viola, la tua compagna di cella, se hai bisogno chiamami."

X2:" lasciala stare strunz, piacere io sono Naditza, ma chiamami nad."

io:" piacere, io sono Alexa."

amore violento| Cardiotrap-GianniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora