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Il piano era pronto,avevo convinto anche mio padre a venire con noi a Milano.
Ma sentivo una brutta sensazione per colpa di Ciro.
2 giorni fa mi ha minacciato che avrebbe ucciso questa volta, davvero mio padre.
Ora basta..devo andarmene e rifarmi una nuova vita anche con mio padre.
Nunzia ci viene a chiamare per l'ora d'aria.
Vedo che Ciro mi guarda con aria minacciosa,ovviamente.
Distolgo lo sguardo mentre vedo gli enormi cancelli aprirsi..
Oddio è Roberto.
Un mio amico che non rivedevo da tantissimi mesi.
Mi vede e io inizio a correre da lui,sotto gli occhi di Ciro.
Ci abbracciamo
<<comm so felic Verò>>
<<ma che hai fatto?>>gli chiedo preoccupata
<<mio padre.>>
Si aveva avuto sempre problemi con suo padre,anche quando andavo a casa sua era sempre arrabbiato anche con me.
<<tranquillo>>gli dico facendo un sorrisino.
Mentre vedo Ciro parlare con lino è uscendo dal campo mentre si avvicina a noi.
<<Verò chi è chist?>>dice Ciro.

Mentre sto per parlare Roberto mi blocca.

<<sono il suo migliore amico, qualche problema?>>

No,no,no...
Così fa peggio.
Non deve sfidarlo.
Guardo Roberto e gli faccio segno di smetterla.
Arriva il comandante che lo porta dalla direttrice.
Ma ovviamente Ciro mi ferma da un braccio.
<<Verò il tuo amico può essere vivo oggi ma non domani>>mi dice e se ne va.
Che bastardo.

•IL GIORNO DEL PIANO•

Oggi è il grande giorno,uscirò da qui.
È andrò a Milano con mio padre e Carmine.
Saluto le mie amiche e io e Liz ci avviamo all'uscita.
<<fa a brav>>mi dice liz.
<<nun t preoccupà>>

Saluto liz e mi avvio all'ospedale.

Pov Ciro:
Oggi farò finta di stare molto male così mi porteranno all'ospedale qui vicino.
Mi mettono in macchina per poi partire.
Appena arrivati scendo e vedo Veronica.
Lei non deve vedermi.
Carico la pistola appena scenderà suo padre,per poi sparare.

Pov Veronica:
Entro nella stanza di mio padre e lo aiuto,siamo pronti ormai.
Carmine ci sta aspettando di sotto con la macchina, con anche il comandate e la direttrice.
<<siamo pronti papà>>
<<si figlia mia>>
Scendiamo mentre vedo Ciro puntare una pistola dritta a mia padre.
Senza pensarci mi getto su mio padre sentendo un dolore allucinante al braccio e allo stomaco.
Sento le voci gridare in torno a me.
Vedo tutte le persone in torno a me per poi iniziare a vedere sfocato e poi buio.

Pov Ciro:
Ok Veronica mi ha visto ma poco importa.
Non mi interessa se mi odierà prima o poi sarà mia,solo mia.
Carico la pistola e la miro su suo padre.
Sparo ma non mi rendo conto che Veronica aveva fatto di scudo al padre.
CAZZO...NO
Ho preso lei...
No.
No.
Inizio a dare pugni alla macchina mentre i miei "amici"dicono che dobbiamo andarcene.
Ma non posso...sono morto anche io con lei qui.
Vedo il suo piccolo corpicino mentre stringe la mano di suo padre.
Per poi portala di nuovo dentro all'ospedale.
Volevo andarci anche io quindi senza pensarci due volte entro seguito dalla polizia.
Dovevano riportami di nuovo all'Ipm..ok ma basta che Veronica sia viva.

Pov Veronica:
Mi sveglio in una camera bianca, vedo mio padre seduto sulla poltroncina mi guarda e vede che ho aperto gli occhi.
Sgrana gli occhi e mi abbraccia.
Vedendo fuori dalla finestra vedo che è notte..
<<p-papà>>
<<shh figlia mia non fare sforzi>>
<<ci sta Ciro fuori vero?>>gli chiedo.

<<s-si>>
A quel "si" non ci ragiono più così prendo mio padre dalla mano e guardandolo negli occhi gli dico:

<<digli che sono morta>>

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NON SONO TUA.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora