Hold Back The River

382 37 1
                                    

Chris

Mi precipito fuori dal locale e vorrei urlare – sputare fuori tutto quello che mi sta consumando giorno dopo giorno.

Vorrei urlare che mi manca l'aria, che sono stanco di chiudermi in camera da solo e di piangere fino ad addormentarmi con le guance indolenzite, che sogno di ricucire le ferite e non sentire più dolore quando mi sveglio e metto piede nel mondo, che essere me è bello, che mi piaccio così con le ossa tutte rotte e gli occhi troppo azzurri e l'ansia che mi morde le caviglie, che non sono perfetto – ma, in fondo, chi lo è?

Vorrei sputare in faccia alla gente che mi piacciono i maschi e, no, non sono malato, che eterosessualità non va obbligatoriamente a braccetto con umanità, che desidero crearmi una famiglia e adottare dei figli e insegnare loro ad amare e rispettare sé stessi e il prossimo – nonostante tutto e tutti.

È come quando sei sugli scogli e hai paura di tuffarti. Aspetti solo il momento giusto, quell'attimo di coraggio, per poterti godere la caduta e volerlo fare ancora e ancora e ancora – finché il Sole non tramonta e senti troppo freddo per entrare di nuovo in acqua.

Io sto cercando quel secondo prima del tuffo.

O, forse, è già arrivato. Così all'improvviso che mi ha colto alla sprovvista e mi è venuto da scappare.

Perché quando trovo qualcosa che mi piace davvero, qualcosa per cui vale la pena mettersi in gioco, ho talmente tanta paura di perderla - di perdermi - che, alla fine, sono io ad abbandonare la partita.

"Chris, torna-" sento la porta aprirsi bruscamente e le gambe diventano molli – lasciami in pace, Darren, vattene.

Le lacrime ancora fresche sulle guance, il respiro bloccato in gola e—

Corro.

Corro e dove vado non lo so.

Corro.

Corro e ho bisogno di aria nei polmoni.

Corro.

Corro e piango azzurro.

Mi lascio cadere sull'erba di un parco, le ginocchia doloranti e i muscoli contratti.

La gente mi fissa, mi chiede se sto bene, se mi serve qualcosa – ho bisogno di coraggio, di esprimere me stesso senza averne paura. Ho bisogno di tante, troppe cose in questo momento.

E l'unica che riesco a fare è rimanermene così, con l'erba a rovinarmi i pantaloni e l'anima che perde il suo blu.

E mentre chiudo gli occhi per asciugarmi le lacrime vedo il suo viso, come fosse davanti a me – lasciami in pace, Darren, vattene.

Vai via, non sono adatto a te. Non vado bene per quegli occhi di Sole e quel sorriso disarmante. Non sono giusto per la tua continua voglia di ridere – di vivere. Non sono pronto ad innamorarmi di quella parlantina e di quei capelli troppo ricci.

Rischi di soffocare anche tu e non è questo che meriti, non è questa la vita che devi avere.

"Io non ti lascio stare, hai capito? Non sono come gli altri. Io non me ne sto qui a guardarti mentre piangi e vuoi leccarti le ferite da solo." la sua voce. "E puoi anche mandarmi a fanculo perché, in fondo, non ci conosciamo nemmeno, ma chiedere aiuto non è un male a volte. Specialmente se quella persona ti sembra conoscerla da sempre." un respiro profondo e mi alzo in piedi. "Perché- perché non me ne frega se sei etero, gay o devoto al Signore, mi è bastato uno sguardo per capirti e diventare tuo amico, non importa quanta resistenza tu faccia."

"Darren, io-" mi volto e l'azzurro scivola via completamente.

"No, Chris. Tu cosa? Se il destino ci ha fatti incontrare così all'improvviso un motivo ci sarà, no?"

"Non credo nel destino." sussurro e lo guardo negli occhi.

"Nemmeno io, ma voglio pensare che insieme possiamo farlo." Darren, vai via.

"Non è giusto. Lasciami da solo, ti prego." e in un attimo mi ritrovo tra le sue braccia, forti e sicure – non farmi più cadere.

"Non piangere, Chris. Il rosso e l'azzurro non stanno bene insieme." in realtà sì, Darren. Mi scappa da ridere - da vivere - e mi strofino gli occhi con la manica della camicia. "Ti va di tornare al pub?"

Mugugno in segno di disapprovazione senza togliere la guancia dalla sua spalla e, stavolta, tocca a lui sorridere. "Però ho fame." sussurro.

"Gelato, ci stai?" sì, ma non muoviamoci da questa posizione, per favore. Annuisco. "Amici? Sul serio però, non scappare di nuovo ché io non riesco a starti dietro."

"La vecchiaia è una brutta bestia." lo prendo in giro e rinizio a correre, con l'anima sempre più blu.

Stai attento, Darren.

Non sono molto convinta, ma spero piaccia almeno a voi :)

Could I lock in your love?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora