Psychopath - Cashton + Muke (ITA)

1 (Calum)

Controllai l'orario sul telefono. Due e mezza del mattino, tipico.
"Cosa diamine c'è di sbagliato nel mio cervello?" Pensai sbuffando sonoramente. Inutile dire che avevo già i vestiti pronti sul comodino, non ci vollero neanche cinque minuti che ero già in strada pronto a schiarirmi le idee nella silenziosa atmosfera autunnale di San Francisco.
Okay, forse la città non era del tutto invasa dalla calma, soprattutto considerando che appena messo piede fuori di casa mi ero ritrovato nel bel mezzo di un temporale, ma dettagli.
Le strade sembravano quasi del tutto sgombre e i pochi negozi ancora aperti non erano per niente affollati.
Passo quasi un'ora prima del nostro incontro.
Se ne stava lì, immobile ad osservare le strade buie che gli si paravano davanti. In un primo momento mi chiesi se fosse cauto avvicinarmi ad uno sconosciuto sprovvisto di ombrello che non si curava di cercare riparo in una nottata come quella, ma poi mi sentii cogliere da un'ondata di coraggio che mi spinse ad approcciarmi a quel ragazzo misterioso.
"Hey tutto okay amico?" mi rivolsi titubante all'oggetto delle mie curiosità.
Quello restò in silenzio circa un minuto prima di girarsi verso di me e di focalizzare il suo sguardo e le sue attenzioni sulla mia figura.
"Credo di essermi semplicemente dimenticato l'ombrello, tu invece non sei troppo piccolo per uscire a quest'ora?"
Arricciai il naso, quel ragazzo sembrava essere un mio coetaneo ad essere onesti, come si permetteva di giudicarmi solo perché non avevo neanche un filo di barba?
"Forse, ma neanche tu mi sembri un uomo vissuto, eh" dissi alzando un sopracciglio. Lo sconosciuto sorrise leggermente prima di avvicinarsi e di mettersi sotto al mio ombrello.
"Ashton, venti."
"Scusami?"
"Ashton, vent'anni."
"Oh" annuii velocemente "Calum, ehm, d-diciassette.."
Lo sconosciuto, o meglio Ashton, sorrise nuovamente per poi guardarmi negli occhi e annuire a sua volta.
"Ti va di venire da me, Calum?"
E in quel momento capii di essere nei guai.