Capitolo 17

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                                              Capitolo 17

Stefano

I giorni di ferie sono finiti, ho cercato di passare il mio tempo libero con Ludovica senza che mia madre mi rompesse le scatole.

Anzi devo essere sincero, mi sono meravigliato perché non mi ha più fatto domande di nessun genere.

Sono partito presto per Milano, ho l'aereo nel tardo pomeriggio e ieri sera ho salutato Ludovica,  mi ha promesso che appena può scappa a Londra.

Partire mi pesa devo proprio essere sincero con me stesso, tutti i propositi di dirle quello che provo per lei sono andati a farsi friggere.

Ma spero che li abbia veramente capiti.

Non ho mai provato niente di simile per nessuna, i sentimenti per lei sono molto forti a volte mi spiazzano perché non avendoli mai provati faccio fatica a gestirli.

Posso dire con certezza che amo quella donna, Ludovica per me è tutto, ne prendo consapevolezza giorno per giorno.

Appena esco dall'aeroporto di Londra, l'uragano Allyson mi travolge con la sua ilarità.

"Bentornato straniero" mi dice abbracciandomi

"Ma tu non dovevi essere ad una festa?" chiedo ricambiando l'abbraccio

"Sì c'ero, ma poi mi sono rotta le palle, ho definitivamente mandato a quel paese Thomas e ho deciso di venire a prendere il mio amico" mi spiega velocemente.

"Ah bè se sei felice tu... e' bello vederti" le rispondo sorridendole

E ci avviamo alla sua macchina, appena si ferma sotto casa mia Allyson mi chiede:
"Stefano io domani sera dovrei andare ad una festa, mi potresti accompagnare? Sai adesso sono sola"

Sorrido lievemente

"Lo sai che non sono da feste, ma per te farò un'eccezione" le rispondo salutandola e ringraziandola.

La sera successiva Allyson passa a prendermi alle otto come da accordi presi nel pomeriggio tramite messaggio, appena salgo nella sua macchina mi dice:
"Bello ed elegante come sempre Marzi"

"Grazie, me l'ha detto anche Ludovica in videochiamata e ti saluta" le rispondo cortesemente

"Grazie. Sei proprio preso da lei" mi dice guardandomi per poi riprendere a guidare

E io annuisco silenziosamente.

"Mi devi raccontare tutto non dimenticarlo, perché dalla tua telefonata notturna non so più niente" ribatte curiosa

"Ah già! Sì hai ragione... è un discorso abbastanza lungo" le rispondo serio

"Sì lo immagino" finisce di dirmi prima di parcheggiare l'auto davanti ad una villetta tutta illuminata.

Mi guardo attorno mentre scendo e avviandomi insieme a lei chiedo:
"Di chi è la festa?"

"E' di Alexander un amico di mia cugina Christine"mi spiega brevemente

Mi blocco di colpo guardandola in malo modo.

"C'è tua cugina alla festa?" chiedo brusco

"No, lei è a Romford col suo ragazzo" mi risponde diretta camminando verso la villetta.

Poi si ferma, si volta e mi guarda allibita dicendomi:
"Stefano tu devi essere matto se penso a quello che stai pensando"

Continuo a guardarla aspettando che continui, lo so che non mi farebbe mai una cosa del genere, ma preferisco sentirglielo dire.

I Binari dell'Amore  (Completa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora