Capitolo 3

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                                              Capitolo 3

Usciti dalla mostra decidiamo di andare a bere un aperitivo con Roberto e Federico.

Roberto è veramente simpatico ed è un appassionato di mostre e mentre ci intrattiene con i suoi racconti, guardo la mia amica che è veramente interessata a tutto quello che lui racconta, sono certa che si rivedranno anche dopo questa serata.

Anche Federico è molto simpatico, e anche lui è appassionato di mostre ma a confronto di suo cugino ne ha viste molte meno.

Alle venti ci salutiamo e io e Alessandra ci fermiamo ad una pizzeria, vicino a casa sua.

"Allora lo rivedrai?" chiedo curiosa mentre sorseggio la mia birra.

Lei mi guarda maliziosamente

"Credo di sì ma non durerà" mi risponde solerte

"Perché dici così? Vi ho visto molto presi l'uno con l'altra" le dico sorridendole

"Lo sai come sono fatta, le relazioni lunghe mi annoiano" mi dice mangiando un pezzo di pizza

"Forse invece questa volta è quella buona" le dico senza problemi

"Mah... si vedrà" mi risponde alzando le spalle

"Pensandoci bene non è male neanche Federico" mi fa presente dopo un attimo di silenzio

"E' un uomo molto simpatico, si è vero" le rispondo tranquillamente

"Io non parlavo solo di simpatia" mi dice mettendosi a ridere

E io la guardo perplessa mentre lei continua a dirmi:
"Non hai visto come ti guardava e ti parlava?"

"Ma smettila Ale, io non sono in cerca di un uomo. Ho Tommaso e mi basta"

"Ti scopa tutte le sere?" mi domanda guardandomi seriamente

"Su Ludovica ammettilo" mi dice stuzzicandomi

"Ma cosa dovrei ammettere?" le chiedo guardandola

"Che non ti era indifferente" mi dice tranquillamente

E io le rispondo diretta:
"Ascoltami bene, non sono scema, riconosco che è un bell'uomo. Alessandra lo sai anche tu che Tommaso è un brav'uomo, certo ha i suoi difetti, come li ho io e come li abbiamo tutti. Lui mi vuole bene e..."

Ma lei non mi fa finire la frase, che mi dice guardandomi da amica ad amica negli occhi:
"Ti vuole bene a modo suo Ludovica. Prima ci sono le sue creazioni e i suoi interessi e poi vieni tu. lo chiami amore questo?"

Abbasso per un attimo gli occhi sulla mia pizza riflettendo su quello che mi ha detto, per poi risponderle rialzando gli occhi e guardandola dritta nei suoi:
"Tommaso mi ama, lo so e a me stà bene così"

"Ludovica, lo sai quanto ti voglio bene e mi dispiace vederti triste"

"Non sono triste" le dico semplicemente

"Non lo sarai esternamente ma internamente lo sei, ma non lo vuoi ammettere. Ricordati non precluderti niente nella vita, siamo persone adulte e il tempo passa" mi dice con infinita dolcezza.

"Sei una persona solare, intelligente ed estremamente bella Ludovica, pensaci" mi fa presente infine la mia amica.

La guardo rimanendo in silenzio e prima che possa risponderle il mio telefono squilla, guardo il display.

"Scusami Ale devo rispondere è Tommaso" le dico alzandomi per rispondere

"Ciao tesoro" dico con voce tranquilla anche se non lo sono.

"Ciao come stai? Com'era la mostra?" mi domanda Tommaso con la sua voce calma

"Tutto alla perfezione la mostra è stata stupenda. Te come stai?" rispondo

"Non ti sei fatto sentire per tutto il giorno" gli faccio presente

"Ho lavorato tutto il giorno lo sapevi. Te l'avevo detto" mi risponde diretto

"Sì, sì lo sapevo" gli dico tristemente

Lo sapevo che era impegnato, ma speravo dentro di me che trovasse un attimo per un saluto, ma sono io che mi faccio illusioni, lui non ci pensa a questo, non lo fa con cattiveria, è fatto così.

Quando è immerso nel suo lavoro si estranea da tutto e da tutti e il tempo gli vola.

Quando finisce è sempre tardi, per qualsiasi cosa.

Tommaso mi racconta velocemente quello che ha fatto, poi ci salutiamo dopo che l'ho avvisato che sarò a casa domani verso le diciotto, e torno a sedermi trovando Alessandra intenta a messaggiare.

La guardo stupita e perplessa, pensando a chi possa averle scritto.

"Non fare supposizioni sbagliate" mi dice guardandomi

"Non ho aperto bocca" le dico scherzosamente

"So a cosa stai pensando e..." mi dice guardandomi sorniona

"E..." la incito io

"E... sì è Roberto" mi risponde ridendo

"Ecco lo sapevo!" esclamo

"Non cominciare amica mia" mi dice continuando a ridere

Io la guardo aspettando che mi dica altro e lo fa dicendomi seria e diretta:
"Mi ha scritto chiedendomi se domani sera vado a cena con lui e io gli ho risposto... di sì"

Io le sorrido contenta e le dico:
"Brava fai bene, non precluderti niente nella vita Alessandra, il tempo passa per tutti"

"E' giusto godersi la vita" mi dice guardandomi maliziosamente

Io annuisco sorridendole mentre ordiniamo i caffè, paghiamo poi il conto tornando a casa a braccetto, facendo battute stupide e ridendo come delle matte, ma felici.

Nota Autrice

Bhè credo che Alessandra abbia detto delle parole forti e sentite.

Avete iniziato a capire com'è Tommaso...

Spero che la storia vi piaccia e mi auguro che avrò il vostro voto con una ⭐️

I Binari dell'Amore  (Completa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora