Capitolo 26
Ludovica
E' un mese che sono tornata, ed è un mese che non vedo Stefano di persona, ci sentiamo tutti i giorni con telefonate, messaggi e videochiamate.
Non è facile per nessuno dei due, tutto questo ma ci stiamo facendo l'abitudine.
Stefano mi ha raccontato della discussione con sua madre e quella con Kate, e apprezzo la sua sincerità nel dirmi che lei l'ha baciato.
Sentendosi in colpa per non avermi creduto quando gli avevo detto che lei era ancora innamorata.
Ho finito di cenare e ho rimesso a posto la cucina, dovrei sentire Stefano tra poco, aveva una riunione importante al lavoro e dovrebbe finire verso le dieci, ovvero le undici qui in Italia.
Non ho voglia di vedere niente alla tv e decido di prendere un libro e andarmene a leggere a letto, faccio per salire le scale quando, il campanello mi fa sobbalzare, pensando subito ad Agnese la mia vicina di casa, è anziana ed abita da sola.
Apro svelta la porta dicendo:
"Agnese che suc..."Ma rimango sbalordita nel ritrovarmi davanti la madre di Stefano.
Ancora lei!
Ci guardiamo per alcuni secondi che sembrano ore, per poi di getto dirle questa volta a brutto muso:
"Cosa vuole da me ancora?""Parlare con te seriamente" mi risponde con la sua arroganza mentre entra senza chiedere il permesso, spostandomi di lato con la mano.
"La prego di uscire da casa mia Signora Marzi. Non ho niente da dirle" le dico con educazione
"Non ti ho detto che tu devi parlare. Sono io che voglio parlare con te" sentenzia seria mentre si guarda attorno.
"Piccola ma carina. Decisamente sei una persona precisa e pignola. Hai buon gusto per essere..."
Non finisce la frase, ma ho capito alla perfezione quello che intende, poi rivolge lo sguardo su di me, siamo una davanti all'altra, i nostri sguardi sono di ghiaccio e pieni di rabbia.
Io ho le braccia incrociate sul petto in attesa delle sue parole e lei è guardinga e arrogante.
Continuiamo a guardarci, se pensa che abbassi lo sguardo o la guardia si sbaglia di grosso.
Il suo petto fa su è giù sotto il suo costoso cappotto color cammello.
"So perfettamente che sei stata a Londra da Stefano"
Annuisco restando in silenzio con fare indifferente.
"So perfettamente a cosa punti e non ci girerò tanto attorno" mi dice senza mai distogliere lo sguardo.
"Conosco perfettamente le persone come te" continua a dirmi
"Non credo proprio" rispondo secca
"Non fare l'arrogante con me, io non ci casco" mi dice con fermezza
Questa donna ha proprio una pietra al posto del cuore, sono proprio curiosa di sapere dove vuole andare a parare.
"Dimmi quanto vuoi" mi chiede di getto con la faccia di bronzo
"Prego?" chiedo allibita
Ho capito quello che mi ha detto, ma sono talmente stravolta che non credo di aver capito bene.
"Su hai capito perfettamente. Quanto vuoi per sparire dalla vita di mio figlio. Trentamila? Quarantamila euro?"
Continuo a guardarla sbalordita dalla sua faccia tosta scuotendo la testa.
Questa donna è fuori di testa!
Mai avrei pensato ad una cosa del genere.
"Ok va bene Cinquantamila" mi dice mentre prende dalla borsa il libretto degli assegni.
La mia bile sale fino al cervello rendendo la mia rabbia un vulcano in eruzione dentro le mie vene.
"Lei è proprio una persona senza ritegno, senza cuore, senza sentimenti" le dico a denti stretti
Lei mi guarda come si guarda una pezzente e io continuo a dirle:
"Vada immediatamente fuori da casa MIA. Io non cerco soldi da nessuno. Si deve vergognare. Ma cosa stò dicendo Lei non sa neanche il significato della parola vergogna. Mi fa solo schifo, mi dispiace solo per Stefano. Lui le vuole bene e vorrebbe solo essere amato da lei""Io amo mio figlio, cosa ne puoi sapere tu? Faccio questo per lui" mi dice con voce alterata
"No, lei facendo così lo uccide! Se sapesse questo lo perderebbe del tutto" le faccio presente anche se so che le mie parole sono buttate al vento.
"Mi vuoi far credere che tu non gli dirai niente?" mi dice con strafottenza
"Io non sono così meschina, lei non mi conosce. Non farei mai del male a Stefano, lo amo troppo per vederlo soffrire per questo" gli rispondo con voce triste, trattenendo le lacrime.
"Se lo ami tanto come dici, allora lascialo è la cosa più giusta che puoi fare. Perché alla fine sarai solo tu a soffrire" mi dice per poi avviarsi alla porta.
Si volta e mi accorgo che in mano ha un assegno, mi avvicino a lei e me lo porge sorridendo malignamente, lo prendo tenendo sempre lo sguardo puntato su di lei che continua a sorridermi con malignità e a quel punto strappo quel pezzo di carta riducendolo in mille pezzettini, per poi mettere quei pezzettini nella sua mano.
"Adesso se ne vada da casa mia" le dico
"Sei solo una stupida a fare così. Sarai l'unica a rimetterci" mi dice uscendo e sbattendo la porta.
Mi accascio a terra stremata e sconvolta, mentre le lacrime scorgono e i singhiozzi sconquassano il mio corpo.
Il telefono prende a suonare, so chi è ma decido di non rispondere, mi rialzo, salgo le scale piangendo mentre il telefono riprende a suonare, lo lascio suonare fino a quando non smette.
Mi butto sul letto mentre sento arrivare un messaggio, che non visualizzo.
Le lacrime continuano a rigarmi il viso per tutta la notte.
Nota Autrice
E la madre ha fatto la sua mossa...
Ludovica adesso è distrutta
Che succederà?Avrà fatto bene a non rispondere a Stefano?
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I Binari dell'Amore (Completa)
Roman d'amourUn treno, uno scambio profondo di sguardi e una forte attrazione inaspettata. Ludovica e Stefano, Londra e Arezzo le città in cui vivono, 19 gli anni di differenza eppure tutto questo non li fermerà nel tentativo di vivere una storia d'amore. Una pa...