"Nuvole Bianche"

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Ispirazione: Composizione
"Nuvole Bianche", Ludovico Einaudi

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Hanta aveva appena terminato il liceo quando a 18 anni, da Osaka, si trasferì nella periferia di Tokyo.

I suoi genitori più volte gli avevano consigliato di condividere l'appartamento con un altro coinquilino, così da poter sopperire alla solitudine.

Ma il corvino la pensava diversamente, non perché non volesse fare amicizia, anzi, una volta entrato nel conservatorio non ebbe alcuna difficoltà a trovare quelli che poi sarebbero diventati i suoi migliori amici.

Infatti Denki Kaminari, Eijirou Kirishima e Katsuki Bakugou, che avevano già frequentato il liceo insieme e vivevano insieme nel college, avevano decisamente portato un po' di pepe e felicità in quegli anni di corsi.

Amava la loro compagnia e sin da subito sembrava che anche lui fosse cresciuto con gli altri tre, per quanto erano affiatati.

Trascorreva piacevolmente le serate ed i momenti liberi con loro, ma non aveva mai invitato nessuno a casa sua.

Semplicemente perché la riteneva un tempio per il suo spirito, e nella propria intimità e nella sua casa c'era spazio solo per la sua passione: il pianoforte.

Ne era sempre stato attratto sin da piccolo e già all'età di 8 anni, iniziò a prenderne lezioni.

Perché Hanta è anche questo: è anche melodia, senza parole.

Quando si ritrova in compagnia è allegro, spensierato, il classico tipo con la battuta pronta ed un sorriso sempre sulle labbra.

È spigliato, socievole, gentile e molto premuroso, con una parlantina da far invidia al suo migliore amico Denki.

Ma Hanta sa anche comprendere il silenzio, sa quanto sia importante la riflessione, come sa quanto sia un dolce balsamo prendersi del tempo per sé.

È anche per questo che fino a quel momento aveva amato vivere da solo, lui ed il suo piano, lui e la sua melodia.

E mai si sarebbe aspettato ciò che invece accadde cinque anni dopo il conservatorio.

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Era primavera ed il corvino ormai ventitreenne aveva terminato da un mese gli studi, conseguendo la laurea a pieni voti.

Venne organizzata così nella città una fiera con tre padiglioni che celebrassero i vari percorsi di studio della sua ex università: Arte, Musica e Spettacolo.

Hanta amava partecipare a quelle esposizioni, soprattutto perché nonostante fosse amante della musica ed avesse frequentato il conservatorio, non disdegnava assolutamente l'arte o lo spettacolo, anzi.

E così, si iscrisse alla manifestazione di Musica con altri quattordici partecipanti, suonando una delle sue composizioni preferite.

Tutto iniziò per gioco, tutto iniziò per divertimento e per il piacere di suonare, ma da quel giorno... tutto iniziò a cambiare.

[Al piano, Sero Hanta con "Nuvole Bianche" di Einaudi!]

La presentazione, le prime note, la concentrazione nello sguardo di Hanta, quel piede posato delicatamente sul pedale del pianoforte... e lì, in prima fila ad ascoltarlo, Lui.

Un ragazzo dalla chioma per metà candida come una nuvola e per metà rossa color fragola, riconoscendo il titolo della composizione, rimase senza fiato.

Al contempo fissava curioso le mani del corvino muoversi rapidamente sulla tastiera, non poteva farne a meno.

Ne era letteralmente rapito, nulla al mondo era mai riuscito a smuovere quel senso di novità ed incanto nel suo cuore.

Omnia vincit Amor ~ Raccolta OneShot Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora