Someone to You // Jakehoon (EDITED)

12✔

"...Tutto ciò che può fargli perdere la pazienza! Quando accadrà, vorrà annullare lui stesso il matrimonio."

Parole del genere furono le ultime a risuonare nel suo confuso sogno prima che si fosse finalmente svegliato completamente. I suoi occhi si spalancarono per registrare la luce del sole che filtrava attraverso le barriere fotoelettriche lasciate dopo che quelle più pesanti erano state tolte per far entrare un po' di luce nella sua camera da letto. Ma mentre è stato fatto proprio come aveva chiesto espressamente alle sue infermiere di non poterlo fare da solo, per qualche motivo, la luce soffusa del mattino era troppo dura per i suoi occhi in quel momento.

Solo la sua fortuna, nessun altro era nella sua stanza in quel momento, probabilmente per fornirgli abbastanza privacy per riposare da solo. Ma quando una lacrima gli scese ancora una volta, Jake capì di potersi avvalere della compagnia in quel momento, di qualsiasi tipo e chiunque fosse possibile. Persino...

Persino Sunghoon.

Anche se il solo pensiero di lui spezza il cuore di Jake ogni volta perché porta le pesanti conseguenze della sua impulsività. Ora che finalmente si è seduto a pensarci, presumeva che non fosse affatto così che voleva che le cose andassero a finire. Perché, naturalmente, è stata la sua stessa incapacità di mantenere la sua determinazione che sembrava tutto più grave di quanto si rendesse conto, perché chi mai avrebbe voluto offendere qualcuno che hai imparato ad amare?

Mentre piangeva di nuovo a squarciagola proprio come aveva fatto dal momento in cui si era svegliato dopo essere svenuto, non poteva fare a meno di provare pietà per se stesso. Che patetico. Guardalo, facendo esattamente quello che aveva giurato a se stesso di non fare mai: piangere per un ragazzo. Sapendo di aver ceduto al suo destino impotente non ha fatto nulla per tranquillizzarsi, semmai si sentiva solo più infelice.

Un colpo alla porta interruppe la sua commovente introspezione, facendolo sedere bene e asciugandosi le lacrime dal viso. I suoi sforzi hanno fatto ben poco per pulirlo completamente, ma ehi, meno disordinato, meglio è, giusto?

Sentì un breve scambio di parole tra un paio di voci sommesse prima che la porta si aprisse finalmente. Proprio come prima, quasi si aspettava che fosse Sunghoon. Una parte di lui temeva ancora quando finalmente avrebbero parlato di nuovo, perché sapeva quanto fosse stato sconsiderato nei confronti dell'altro e quindi si sentiva ancora in colpa per questo. Allo stesso tempo, il suo cuore desiderava essere di nuovo alla presenza del giovane, motivo per cui ogni volta che la porta si apriva a qualcun altro, sentiva ogni volta qualcosa nel suo petto cadere.

"Jake hyung?"

Oh. Jungwon.

Jake tirò su col naso una volta e si spostò un po' sul letto per fare spazio al suo ospite abituale. Un'altra cosa per cui si sentiva in colpa era che il principe ereditario lo visitasse personalmente tra i suoi doveri reali; sapeva quanto fosse faticoso soddisfarli tutti, e qui stava persino trovando il tempo per Jake.

Decise di non parlare più ad alta voce, tuttavia, poiché sapeva che Jungwon lo avrebbe rimproverato di nuovo per questo. Ha senso, farebbe lo stesso anche lui.

Non appena sentì un leggero peso sul lato del letto, Jake sentì una mano allungarsi per asciugargli la traccia di lacrime sul suo viso.

Non poteva resistere al rossore sulle sue guance al pensiero che il suo tentativo di nascondere qualsiasi prova del suo crollo emotivo non fosse passato inosservato agli occhi perspicaci di suo cugino.

"Hai pianto di nuovo, vero?" Jungwon sospirò. Tirò indietro la mano cercando di aprire le braccia sotto forma di un abbraccio e, senza esitazione, Jake si gettò sul più giovane nonostante si sentisse ancora piuttosto pigro.