Capitolo 4

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Scoprì che tra di loro era finita ma non ne sapevo le cause.
Andai a casa finito l'orario di visite, mi immersi nella vasca da bagno e cercai di rilassarmi, l'unico pensiero che era nella mia mente era quel sorriso, era la cosa più bella che avessi mai visto.
Quella sera dovevo andare ad una festa, non mi dispiaceva affatto divertirmi un po'. Purtroppo non sapevo cosa mettere e mi collegai su internet, andai sul profilo di joe e cercai qualcosa che mi desse delle buone idee su come vestirmi.
Scelsi un look molto rock che con i miei capelli biondi stava molto bene. Scelsi un trucco leggero poichè era estate e mi feci accompagnare da mia madre a casa di Francesco. Quest'ultimo lo conoscevo da sempre poichè le nostre madri erano cugine e andavo spesso a casa sua dove mi divertivo moltissimo. La sua casa era molto grande, immersa nella campagna con una grande piscina. Il giardino era pieno di tavoli rotondi a cui ci sarremmo dovuti sedere poco dopo, lo andai a salutare abbracciandolo e dandogli due baci sulle guance rosse. Era molto simpatico e faceva ridere tutti.
-Nicole stai molto bene oggi!- mi disse.
-Grazie Fra'- dissi arrossendo.
-Vieni, ti presento quelli che non conosci-
Salutai mia madre ed entrammo.
Notai che saremmo state poche ragazze poichè ne vidi circa cinque. Mentre parlavamo in un angolo del giardino, Francesco prese in mano una lucertola e presa alla sprovvista arretrai cadendo su qualcosa o qualcuno.
Mi resi conto che era qualcuno e che gli si era rovesciata una bevanda sui vestiti però si girò molto prontamente e non so come non arrivai a terra, mi ritrovai con Francesco che mi teneva per il braccio sinistro e voltandomi a destra mi trovai a fissare due grandi occhi verdi.
Probabilmente assomigliavo più alla bambina di The Ring che ad una bella principessa in pericolo, comunque mi rialzai e quando fui in piedi riconobbi il proprietario di quei grandi occhi. Era Andrea.
-Scusa, non volevo proprio, perdonami per favore...- dissi in preda all'imbarazzo.
-Non ti preoccupare- aggiunse lui- l'importante è che non ti sei fatta male!-
Cercai di ridere insieme a tutti gli altri ma mi veniva molto difficile.
-Andiamo dentro e chiedo alla zia se ha qualcosa di asciutto!- proposi. Pur non essendo mia zia continuavo a chiamarla così.
Entrammo dall'entrata secondaria per evitare di lasciare tracce del nostro passaggio nel salotto. Gli feci strada fino alla cucina, vi erano mobili verde chiaro e notai una figura femminile di spalle.
-Ciao!- dissi con il sorriso stampato in viso.
-Ehi bella... Come stai? Non ci vediamo molto spesso ultimamente...- disse lei.
-Sto bene grazie zia... Posso chiederti un favore? Anzi due?
-Certamente.
-Prima cosa se potresti darmi un bicchiere d'acqua per favore e poi dove posso trovare le camicie di Francesco? - dissi indicando quella di andrea che era completamente ricoperta di liquido marrone- me ne servirebbe una...
-Sempre casini combini... -disse ridendo, poi mi disse dove si trovavano.
Salimmo al piano superiore e ci dirigemmo in camera di Francesco dove vi era un comò, aprì il primo cassetto e vi trovai la biancheria intima, risi imbarazzata.
Aprì il secondo e vi trovai le camicie.
-Scegline una... Non so quale potrebbe piacerti...-
-Boh non so... Di solito mi faccio aiutare per queste cose!
Ne scelsi una blu notte, trovavo gli stesse molto bene quel colore e e gliela porsi.
-Vieni che ti porto al bagno- dissi.
-No non ce n'è bisogno- disse lui.
Feci finta di essere interessata ai souvenir mentre lui si cambiava, credo di essere diventata color peperone peggio di prima. Mi voltai credendo che avesse già finito e lo vidi mentre aveva appena infilato la camicia. Non aveva un fisico scolpito anzi, era molto magro e aveva un accenno di tartaruga.
Quando finì ci affacciammo alla finestra: i tavolini bianchi li immaginai come delle stelle, poi vidi quelle nel cielo e quanto fossero meravigliose. I ragazzi seduti ai tavoli ridevano mentre parlavano tra loro, magari di ciò che era accaduto poco prima.
Scendemmo e trovammo posto allo stesso tavolo.
Spesso lo guardavo durante la cena e notavo lo facesse anche lui, finimmo ben presto di mangiare e la musica, prima di sottofondo, incominciò ad alzarsi e iniziammo a ballare.
Sarei stata l'ultima ad andar via quella sera e mi sedetti per prendere fiato, poi andai a bordopiscina con Matilde, una ragazza conosciuta lì anni prima e iniziammo a parlare di noi.
Notammo che gli altri ospiti dopo un po'iniziarono ad andare via, salutammo tutti da lì, quando andarono via tutti Francesco ci raggiunse. Come ai bei vecchi tempi ci stendemmo sulle sdraio a fissare il cielo.
Esordì Francesco con un:-Ma andrea lo conoscevi già?
-Certo! Viene nella nostra scuola!- aggiunsi io.
-Strano... Non è molto popolare...-
-Veramente l'ho conosciuto da poco al corso di recupero...-
-Ah okey... Immaginavo..- rispose lui.
-Ma è quel figo biondo?- disse Matilde.
-Sii- le risposi io ridendo
-Appena lo vedrò, riferirò!- disse ridendo francesco.
-Daiiii- dicemmo in coro io e matilde.
Poi scoppiammo a ridere tutti e tre.

Il tuo sorriso mi ha salvato la vitaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora