What Happens in Oslo

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Tutto sommato, il bene prevaleva sul male

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Tutto sommato, il bene prevaleva sul male. Non che Hermione fosse del tutto entusiasta di viaggiare con Draco Malfoy, figuriamoci di passare il weekend in sua compagnia, ma l'opportunità di rappresentare il suo dipartimento al Congresso Internazionale per la Ricerca e la Scoperta Magica era la spinta di cui la sua carriera aveva bisogno.

Non vedeva l'ora.

Se Malfoy avesse deciso di comportarsi in modo irritante come al solito, sarebbe stato un problema suo. Avevano lavorato insieme abbastanza a lungo da permetterle di tollerare quell'idiota, ma di certo non era nella lista delle sue persone preferite. Ne poteva nominare una dozzina con cui avrebbe preferito partecipare alla conferenza, ma non aveva intenzione di fare storie quando era stata scelta prima di tutti.

Era solo per due notti; quanto poteva essere brutto?

Trascurando il fatto che si era messa in imbarazzo l'anno precedente all'annuale gala di Natale del Ministero, ubriacandosi con qualche bicchiere in più di vino elfico, subito dopo la rottura con Adrian Pucey.

Spesso cercava di dimenticare che fosse successo. Il modo in cui si era avvicinata a lui per ballare; il modo in cui lui aveva alzato un solo sopracciglio pieno di sdegno in risposta.

E il modo in cui era poi fuggita, ricordandosi bene di tutto ciò solo dopo essersi svegliata la mattina dopo con un mal di testa martellante.

La prospettiva di un viaggio di un fine settimana a Oslo sarebbe stata molto più allettante se non fosse stato per il fatto che l'aria tra loro era stata imbarazzante e impacciata da allora.

Ma avrebbero partecipato a sessioni diverse e ascoltato oratori diversi. Per quanto ne sapeva lei, quasi non avrebbe visto il biondo.

«Sei pronta ad andare?» Disse Malfoy entrando con passo deciso nel dipartimento, con la cinghia della sua borsa firmata infilata su una spalla. Gettò un'occhiata precisa all'orologio, come se lei non lo stesse già aspettando. «La nostra Passaporta parte tra cinque minuti.»

«Lo so.» tagliò corto lei, rendendosi improvvisamente e profondamente consapevole della dolorosa rigidità con cui stava in piedi.

Per quasi sei mesi aveva desiderato dirgli che no, non ci aveva provato con lui, e che non era interessata a lui, ma il momento di farlo in modo appropriato era arrivato e se n'era andato, e ora vivevano così, invece dell'aria distaccata ma educata che c'era stata tra loro prima.

Non che lei e Draco Malfoy fossero mai stati amici. Ma avevano lavorato insieme a abbastanza progetti che lei aveva sviluppato un riluttante rispetto per quell'uomo, se non altro.

A Hogwarts, negli anni durante la guerra, non avrebbe mai potuto immaginare di vederlo maturare in un essere umano decente. Figuriamoci uno a cui importava abbastanza dell'esistenza delle creature magiche da dedicarsi a loro.

Sbuffò un respiro, guardò di nuovo l'orologio e si spostò sul posto.

«Non vedi l'ora di andare alla conferenza?» chiese in uno sforzo di gentilezza, anche se la sua voce le uscì stranamente alta.

What Happens in Oslo [TRADUZIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora